“AngelHeaded Hipster: The Songs Of Marc Bolan and T.Rex” è uno straordinario album tributo a uno dei grandi compositori del rock, in uscita il 4 Settembre 2020 su BMG. Marc è stato da sempre citato come una delle maggiori influenze da alcuni dei più grandi nomi della musica da David Bowie a Johnny Marr. L’epoca d’oro di Bolan risale tra la fine degli anni Sessanta ed i Settanta, quando era l’artista più venduto dopo i Beatles, oltre ad essere star del cinema e la scintilla dietro la scena Glam Rock. Morì nel 1977 a soli 29 anni, dopo un incidente d’auto a Barnes, Londra, ma la sua reputazione negli anni è solo cresciuta.
Nell’anno in cui Marc sarà inserito nella Rock n Roll Hall Of Fame e a 50 anni dal primo singolo e album dei T.Rex, illustri fan si sono riuniti per rendergli omaggio e per sostenere il suo posto tra i grandi della musica. Per “AngelHeaded Hipster”, grandi star tra cui Elton John, U2, Joan Jett, Nick Cave, Peaches e Marc Almond hanno reinterpretato e rivisitato alcuni dei suoi più grandi brani tra cui Jeepster, Bang A Gong (Get It On) e Ride A White Swan.
Marc Bolan è stato molte cose – un trovatore del folk pop, il metal guru del Glam Rock, una pop star che splendeva come poche altre, un brillante chitarrista, il 20th Century Boy, una icona di stile e un poeta. Per qualcuno, la sua immagine abbagliante ha messo in ombra la sua eredità musicale, ma con “AngelHeaded Hipster”, oggi viene giustamente celebrato nel tempo come scrittore e compositore.
L’album è stato realizzato sotto la direzione di Hal Willner, un veterano con la fama di saper creare l’alchimia con i diversi artisti con cui ha collaborato, che purtroppo ci ha lasciato il 7 aprile colpito da COVID-19, una scomparsa che ha generato dietro di sé una serie infinita di affettuosi omaggi da parte di tutti coloro che hanno lavorato con lui e lo hanno conosciuto.
Mi sono immerso in questo artista ascoltando tutto, parlando con gli esperti e i fan di Bolan, facendo ricerche su recensioni e interviste. Ho scoperto che di Bolan non si parla quasi mai come “compositore”. Si è detto di lui come fosse un grande rocker, di quanto fosse innovativo, di come David Bowie prendesse la sua essenza e Bolan fosse nella sua ombra… Ma io l’ho messo nello stesso pantheon degli altri compositori che ho esplorato in precedenza. Così, il concetto dell’album è diventato quello di mostrare il Bolan come compositore, con il nostro tipico cast di artisti provenienti da mondi diversi che raramente si vedono nello stesso posto.
E i risultati sono sbalorditivi. Cosmic Dancer di Nick Cave è uscita in concomitanza con l’annuncio del progetto. Cave che esplora il cuore di una canzone che racconta la nascita creativa di Bolan, mentre si interroga sul suo essere mortale, un artista che parla a un altro attraverso le generazioni. Cave dice di Hal:
Gli highlight dell’album si susseguono velocemente ogni qualvolta che ogni artista esplora il suo Marc preferito, sia i suoi album incendiari da pop star come ‘Electric Warrior’ e ‘The Slider’, sia il repertorio con Steve Peregrin Took coi Tyrannosaurus Rex (la formazione che ha collegato il suo periodo folk acustico al risveglio elettrico dei T.Rex), o i sui suoi dischi successivi, arrivando persino a I Love To Boogie, la hit tratta dall’ultimo album del 1976 ‘Dandy In The Underworld’.
C’è la rielaborazione elettronica di Peaches di Solid Gold, Easy Action (registrata a Berlino), che in qualche modo mantiene ancora lo spirito rockabilly dell’originale. A New Orleans, gli U2 celebrano il loro idolo adolescenziale con una fedele Bang A Gong (Get It On), accompagnati al pianoforte da Elton John, quasi 50 anni dopo aver raggiunto Marc a Top Of The Pops nel 1971 e col contributo di Trombone Shorty.
Main Man di Father John Misty è un’impennata emotiva, un’interpretazione tenera e lussureggiante del brano stralunato e autoreferenziale dall’album ‘The Slider’. E Kesha esorcizza i demoni su una appassionata e cupa Children Of The Revolution.
Willner ha lavorato sull’album per diversi anni, con session attraverso i continenti, da New York, Los Angeles e New Orleans a Londra, Parigi e Berlino. L’album presenta ospiti speciali come Donald Fagen, Mike Garson, Bill Frisell, Wayne Kramer, Van Dyke Parks e Marc Ribot, con arrangiamenti di Thomas Bartlett, Steven Bernstein, Eli Brueggemann, J.G. Thirlwell e Steve Weisberg.
Ogni brano rivela un Marc diverso e offre un omaggio unico al musicista, scrittore, poeta e compositore poliedrico.
Marc Bolan è morto troppo giovane, ma la sua musica continua a vivere, il suo posto nella Rock n Roll Hall Of Fame è certo e ‘AngelHeaded Hipster’ dimostra che la sua straordinaria eredità vive attraverso i musicisti che lo hanno seguito.
Tracklist ” AngelHeaded Hipster: The Songs Of Marc Bolan and T.Rex”
- Children Of The Revolution – Kesha
- Cosmic Dancer – Nick Cave
- Jeepster – Joan Jett
- Scenescof – Devendra Banhart
- Life’s A Gas – Lucinda Williams
- Solid Gold, Easy Action – Peaches
- Dawn Storm – Børns
- Hippy Gumbo – Beth Orton
- I Love To Boogie – King Khan
- Beltane Walk – Gaby Moreno
- Bang A Gong (Get It On) – U2 feat. Elton John
- Diamond Meadows – John Cameron Mitchell
- Ballrooms Of Mars – Emily Haines
- Main Man – Father John Misty
- Rock On – Perry Farrell
- The Street and Babe Shadow – Elysian Fields
- The Leopards – Gavin Friday
- Metal Guru – Nena
- Teenage Dream – Marc Almond
- Organ Blues – Helga Davis
- Planet Queen – Todd Rundgren
- Great Horse – Jessie Harris
- Mambo Sun – Sean Lennon and Charlotte Kemp Muhl
- Pilgrim’s Tale – Victoria Williams with Julian Lennon
- Bang A Gong (Get It On) Reprise – David Johansen
- She Was Born To Be My Unicorn / Ride A White Swan – Maria McKee