23/11/2024

Davide Van De Sfroos, Milano

23/11/2024

Public Service Broadcasting, Milano

23/11/2024

Holden, Roncade (TV)

23/11/2024

Ancillotti, Pistoia

23/11/2024

The Winstons, Torino

23/11/2024

Genus Ordinis Dei, Bologna

23/11/2024

Savana Funk, Arco (TN)

23/11/2024

Animaux Formidables, Prato

23/11/2024

Non Voglio Che Clara, Firenze

23/11/2024

Avion Travel, Jesolo (VE)

23/11/2024

Teho Teardo & Blixa Bargeld, Treviso

23/11/2024

Altre Di B, Bologna

Agenda

Scopri tutti
Crocodile Rock

Guaitamacchi e Bacciocchi “Crocodile Rock”

Un libro unico, pieno di storie musicali di animali, su animali, in favore di animali

“Crocodile Rock” è il primo libro al mondo che racconta le connessioni tra musica e animali, scritto a quattro mani da Ezio Guaitamacchi e Antonio Bacciocchi, pubblicato a novembre 2021 da Hoepli. Ne parliamo proprio con Antonio in video-chiamata, lo troviamo nella sua cassa nella campagna piacentina con la voglia di raccontarci molti degli aneddoti del libro e di come nel libro sono finiti.

Antonio, vogliamo sapere com’è nata l’idea così nuova e fresca di questo libro davvero unico?

Ho conosciuto Ezio Guaitamacchi parecchio tempo fa, alla presentazione di un suo libro a Piacenza, ma sapevo già che lui coordinava la collana musicale di Hoepli. Avevo molte idee e spunti su cui speravo di scrivere, così un paio d’anni fa lo contattai preparando schede dettagliate su quattro argomenti secondo me molto interessanti. Ezio mi ricevette molto gentilmente, e vagliò con attenzione quanto proponevo, ma niente, non lo interessarono. Mentre lo salutavo, mi vennero in mente alcune parole di mia moglie urlate sulla porta di casa mentre partivo per l’appuntamento -urlava perché il nostro cane abbia sempre quando qualcuno entra o esce! – “Se le tue idee non gli piacciono, prova a proporgli un libro sulle connessioni tra musica e animali!” Così ho fatto, già sulla porta, e lui invece di dirmi l’aspettato ”ok, lasciami il numero, ti chiamo io”, mi ha detto “levati il cappotto, siediti”. Da lì abbiamo iniziato a insieme a cercare materiale e notizie, rendendoci conto c’era pochissimo che parlasse dell’argomento, magari qualcosa su cani e gatti, ma davvero non esisteva al mondo nessun libro che accorpasse tutti gli animali e la musica fino a “Crocodile Rock”. Devo dirti che è stato un lavoro molto divertente ma anche faticosissimo.

Il libro parte subito con una prefazione blasonata …

Sì, la prefazione è nientedimeno che di Laurie Anderson. Lei e Lou Reed erano affezionatissimi alla loro cagnolina Lolabel, e una volta che ha perso la vista furono consigliati di avvicinarla alla musica e al pianoforte in particolare. Attraverso questa esperienza Lolabel ha ripreso vitalità, e questo ha portato la Anderson ha ideare, sviluppare e realizzare un progetto peculiare, un concerto dedicato proprio ai cani. Toccando certe frequenze sonore riusciva a far reagire i cani presenti. Ezio mi dette l’indirizzo email di Laurie, e le scrissi del nostro libro, non sperando neanche in una risposta, invece lei dopo poche ore mi aveva già scritto che avrebbe partecipato e con molto entusiasmo!

L’introduzione su musica e natura invece è di Walter Maioli

Sì, Walter Maioli, musicista incredibile e ricercatore unico, ha preparato l’approfondita sezione introduttiva “Alle origini del suono”. Il suono come sperimentazione della natura, e il rapporto tra la musica e gli animali nella storia. In antichità questa era già un rapporto scandagliato.

Come dicevi, non solo cani e gatti, ma davvero un’arca di Noè in questo libro, no?

E davvero una quantità di artisti, dalle stelle a quelli di nicchia, che hanno avuto rapporti con animali di ogni genere. Le storie sono tante, e nel libro sono narrate non solo quelle note, ma molti aneddoti curiosi, dai Pink Floyd ai Pinguini Tattici Nucleari.

“Call me animal”: i nomi di gruppi che hanno preso in prestito il loro brand da animali abbondano!

Beh, tutta colpa dei Beatles, come sempre! (ride) Non che i Fab Four  siano stati i primi, visto che loro stessi si ispirarono a Buddy Holly e ai suoi Crickets, ma diciamo che resero prassi comune ispirarsi alle bestie, e non solo le più dolci e carine. Negli anni Sessanta, i gruppi – soprattutto in Italia – nati sull’onda beatlesiana tirarono fuori tutti gli animali possibili, dai delfini ai camaleonti, dalle scimmie ai vari tipi di uccelli, dai rinoceronti ai galli. Di contro, a volte i nomi dei gruppi che a volte sembra ovvio abbiano preso spunto da qualche specie animali, poi si scopre che non è così…

Rock Nation ha sede a Firenze, quindi non posso non chiederti dell’aneddoto su David Bowie e i ragni marziani!

L’album del 1972 “The Rise And Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars” del duca bianco ha “pescato” i ragni da un fatto di cronaca locale che fece il giro del mondo: nel 1954 durante una partita di calcio amichevole tra le squadre toscane Fiorentina e Pistoiese apparvero in cielo strani oggetti volanti, specie di filamenti bianchi che spaventarono tanto il pubblico tanto che la partita fu anche sospesa. Era il periodo in cui si cominciava a parlare di ufo e di marziani, ma il fenomeno fu identificato dagli scienziati come una ondata di ragni migratori che rilasciavano nell’aria ragnatele che poi si appallottolavano. La notizia arrivò anche in Gran Bretagna, e alle orecchie di Bowie, che nominò così la sua band, Spiders From Mars quindi viene da una partita della vostra squadra!

“Nella vecchia fattoria” è la sezione che raccoglie invece i brani agli animali dedicati o sono a loro dedicati …

Abbiamo dovuto fare una selezione tra tutti i brani da me scovati, qui si è aperto un mondo davvero enorme, avremmo potuto fare un libro solo con questa sezione, figurati. E non si parla soltanto di brani in lingua inglese, anche nel nostro paese le dediche sono fioccate abbondantemente. Qui i cani ma anche i gatti spopolano, ma non solo. Il nostro libro infatti prende il titolo da una canzone di Elton John, un caso di supposto plagio, sempre animalesco, no?

Gli animali anche in copertina, e non per caso …

Ecco, anche qui la quantità è travolgente. Magari in molti casi non è stata neanche una mossa studiata, ma sono entrati nelle session fotografiche dei loro padroni, e ci sono rimasti diventando poi star loro stessi. Poi ci sono ovviamente artisti bizzarri, che hanno trattato i propri animali come compagni di vita, e si sconfina nelle manie, vedi Michael Jackson.

Si parla sempre non solo di artisti internazionali, ma anche nostrani … Veniamo all’argomento dell’animalismo, e sono particolarmente felice che una delle sezioni del libro!

Sono tanti i musicisti che hanno messo la faccia per la causa degli animali.  La scelta non è solo etica, a volte è ambientalista, a volte salutista. Il Rock è spesso vegetariano, e anche qui i Beatles sono capofila … Paul McCartney è stato e tutt’ora è un paladino dei diritti degli animali, non ha mai smesso di schierarsi ed esporsi in difesa degli esseri viventi, anche con l’aiuto di Linda, una pioniera nel cercare e trovare soluzioni alternative per trovare le proteine. Con la loro fama hanno fatto da cassa di risonanza per il vegetarianesimo. Certo Paul non è stato il primo Beatle a diventare vegetariano, forse non è noto che è inaspettatamente stato Ringo già nel 1965, quando in Spagna vie la corrida e trovò orrenda l’uccisione del toro; poi ovviamente anche Lennon e Harrison furono tra le prime star a rinunciare alla carne.

E chi di noi non ha mai chiamato uno dei propri piccoli amici dal nome di un artista preferito? (Alzo la mano, ho avuto un cane dal nome “Ace” da Ace Frehley, tanto per dire!”)

Articolo di Francesca Cecconi

© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!