Volume strenna questo “Live 1976 – infinito” che, sul finire del 2024, è uscito in edizione aggiornata per Rizzoli. Un libro ponderoso, nel prezzo (55 euro) e anche nel formato, nel peso complessivo (tutta carta patinata), che raccoglie le testimonianze degli oltre 800 live che Vasco Rossi ha tenuto nella sua carriera. Libro utile per fan rigorosi, e per appassionati, oltre a essere di fatto un’enciclopedia dettagliata dei concerti del rocker di Zocca. Nella parte finale, infatti, c’è tutto l’elenco, dal primo show del 1976 a Finale Emilia (MO), fino a Salerno il 29 giugno del 2023. E Vasco, come è noto, non si è fermato, dato che il 2024 ha regalato le sette date a San Siro, oltre ai concerti a Bari, e fra poche settimane si riparte per il tour del 2025.
Il volume, ricco di fotografie, molte delle quali inedite, è la testimonianza di un mondo musicale ed artistico che è diventato popolare nel corso dei decenni. Dai primi show degli anni ’70, testimoniati da fotografie che, ormai, sono molto note fra i fans, si passa ai live degli anni ’80, dove si vede, e non solo per la qualità degli scatti dell’epoca, come il clima, a quei concerti fosse davvero speciale e ben differente da quelli attuali. Il viaggio, poi, prosegue con gli anni ’90, e cioè la consacrazione del mito, con i primi show a San Siro, da Fronte del Palco a Rock Sotto l’Assedio, i due concerti aperti con “Generale”, per poi arrivare ai bagni di folla di fine anni ’90 e primi anni 2000, con il debutto indimenticabile a Imola, show aperto da Massimo Riva, solo sul palco, a lanciare gli accordi di “Quanti anni hai”.
La nuova edizione contempla anche lo show dei record del 2017, Modenapark, e gli spettacoli a seguire, fino al 2023. In queste pagine ci sono alcune delle fotografie che, ogni anno, sono edite nei volumi fotografici che seguono lo svolgersi del tour, arricchite però anche con scatti inediti. I testi sono pochi, ma essenziali: da Fernanda Pivano ai collaboratori di Vasco, passando per le due parole, che aprono il volume e che ricordano quello che, per tutte le persone che partecipano a questo rito collettivo, è ben evidente: Quando sono sul palco, non interpreto le canzoni, le vivo con tutta la rabbia, il dolore e la gioia che ho dentro, con tutto quello che sento mentre scrivo, dichiara il rocker.
Un’onestà che piace ai tanti fan, e che, allo stesso tempo, è ciò che fa arrabbiare i detrattori. Vasco è tutto questo, e si carica sulle spalle, da tempo, queste contraddizioni, vivendole più o meno con serenità. Ciò che più stupisce di questo volume sono comunque i numeri, che chi ha curato il testo non omette: 45 anni di tour raccontati con immagini e parole; 800 concerti (elencati data per data); 36 volte a San Siro, 22 all’Olimpico di Roma; 13 milioni di spettatori (stimati) complessivamente, senza dimenticare i record di Modena.
Insomma, pur se non è un volume per tutti, è di certo una bella summa dell’attività live di Vasco Rossi, l’unico artista italiano, che piaccia o meno, che da anni, senza altra necessità se non quella dei suoi testi, riempie con costanza tutte le location nelle quali si esibisce.
Articolo di Luca Cremonesi