La leggenda narra che, in una baracca nella regione di Parigi, Phil Fernandez ha unito le sue chitarre al basso di Lamine Guerfi. Da questa unione nascono nel 1996 i Big Dez. La famiglia blues cresce rapidamente con l’arrivo di Marc Schaeller all’armonica. Dopo aver perlustrato per alcuni anni i bar della regione parigina, il richiamo del mare li porta negli Stati Uniti dove stringono amicizia con artisti di Chicago, Austin e Saint Louis e compongono il loro primo album, “Sail On Blues”, registrato ad Austin, in Texas, nel 2003.
L’album “Night after Night” arriva mentre sono ancora ad Austin, nel 2004 e “You can Smile” a Jamestown nel 2007. Nel febbraio 2009 Big Dez vengono selezionati per rappresentare la Francia all’international Blues Challenge a Menphis Tennessee. Nello stesso anno, “Late Live” appare in un’antologia di vari concerti europei; arrivano poi i due album successivi: “Lazy Star” nel 2010 e “Wet Paint” nel 2012, e infine “Chicken in the car and the car can’t go”.
Dopo vent’anni i Big Dez sono ora composti da Phil Fernandez alla chitarra e alla voce, Lamine Guerfi al basso, Paco “Lefty hand” alla chitarra, Guillaume Destarac alla batteria, Léa Worms alle tastiere e Marc Schaeller all’armonica, e continuano a partecipare ai festival europei e americani con la stessa energia di sempre. Lo stile Big Dez è blues elettrico misto a umorismo e malinconia, fortemente venato di Funk, Soul e Rock’n’Roll. Ma ce ne parla Phil Fernandez stesso nel backstage del Seravezza Blues Festival 2022 (il nostro live report), dove i Big Dez sono stati headliner della serata di sabato 23 luglio.
Articolo di Francesca Cecconi, intervista di Daniele Gemignani