27/12/2024

Fast Animals And Slow Kids, Napoli

27/12/2024

Edoardo Bennato, Roma

27/12/2024

Quintorigo e John De Leo, Torino

28/12/2024

Fast Animals And Slow Kids, Molfetta (BA)

28/12/2024

PFM, Senigallia (AN)

28/12/2024

PFM, Isernia

28/12/2024

Beatrice Antolini, Rosà (VI)

28/12/2024

Cleopatras, Firenze

28/12/2024

Quintorigo e John De Leo, San Martino Buon Albergo (VR)

30/12/2024

Fast Animals And Slow Kids, Catania

30/12/2024

PFM, Roma

31/12/2024

New Year’s Eve Rock Party, Bologna

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Lachy Doley intervista

Il musicista australiano è considerato uno dei maggiori organisti e tastieristi in circolazione

Sulla scena internazionale dal 2010 con all’attivo partecipazioni a oltre 300 spettacoli e festival in tutto il mondo, dopo un primo lavoro solista, con il Lachy Doley Group ha pubblicato cinque album: “S.O.S – Singer Organ Soul” (2013), “Conviction” (2015), “Lovelight” (2017), “Make or Break” (March 2019) e il recentissimo “A World Worth Fighting For” (2023). Abbiamo avuto l’immenso piacere di poter vedere una delle sue infuocate performance dal vivo il 23 luglio al Seravezza Blues Festival (il nostro report), e di intervistarlo nel backstage.  Un virtuoso dell’organo e del clavinet, ha un modo unico e spettacolare di suonare questi strumenti, che piega al suo volere e alla propria musica. Con un Hammond C3, un ampli Leslie, e un Hohner D6 Whammy Clavinet, modificato con una whammy bar che invece di abbassare il tono, lo alza, produce suoni incredibili, che accompagna con la sua bellissima voce blues. Ascoltarlo, e soprattutto vederlo, per credere. Intanto conosciamolo meglio dalle sue parole.

Intervista e foto di Francesca Cecconi

Si ringrazia Silvio e Sofia di The Hive Project per aver organizzato l’intervista e aver fornito il supporto tecnico

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