Melancholia. Una ragazza, due ragazzi, giovani fuori, ma “navigati” dentro (lo so, lo so, voi usate un altro aggettivo). Giovanissimi anzi, ma sanno il fatto loro, e parecchio. Vengono dalla provincia, hanno sogni, hanno la musica dentro, non hanno timore di sputare sangue per … arrivare? No, in primis per esprimersi in modo personale e soprattutto libero, nell’accezione di rispettosi di sé stessi, della loro anima fresca, ribelle, curiosa, intensa, sensibile, aperta, impavida, sperimentale. E questo non soltanto durante la gavetta, ma anche poi, quando si aprono gli orizzonti, i grandi palchi.
Nel loro “Time. Sleep” tour hanno macinato date su e giù per lo stivale, tra luglio e fine settembre, noi incontriamo Benedetta, Filippo e Fabio prima del penultimo appuntamento, quello fiorentino all’anfiteatro Ultravox.
Articolo di Francesca Cecconi, foto di Lia Baccelli