22/12/2024

Vinicio Capossela, Mantova

22/12/2024

PFM, Marsala

22/12/2024

Quintorigo e John De Leo, Conversano (BA)

22/12/2024

Painted Vein, Modena

22/12/2024

Justin Adams & Mauro Durante, Melpignano (LE)

22/12/2024

The Molotovs, Bologna

22/12/2024

Antonella Ruggiero, Milano

25/12/2024

Vinicio Capossela, Taneto di Gattatico (RE)

26/12/2024

Vinicio Capossela, Taneto di Gattatico (RE)

27/12/2024

Fast Animals And Slow Kids, Napoli

27/12/2024

Edoardo Bennato, Roma

27/12/2024

Quintorigo e John De Leo, Torino

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MISSIO intervista

Ogni loro ep corrisponde a una specifica emozione umana

É uscito il 25 agosto il nuovo lavoro dei MISSIO, “I Am High” (la nostra recensione), e incontriamo con curiosità Matthew Brue e David Butler, componenti del gruppo che peculiarmente vanta una serie di collaborazioni musicali con le più importanti case di moda a livello mondiale. Nell’intervista spiegano come la loro musica sia dovuta a influenze molto ampie, sia dal punto di vista stilistico che temporale, peraltro differenziate per ognuno dei due componenti della band. Grazie a queste influenze e con il desiderio di regalare all’ascoltatore qualcosa che si avvicini al suo stato d’animo del momento, stanno realizzando un prodotto musicale composito, che li vedrà impegnati per alcuni anni, dove ogni ep corrisponde a una specifica emozione umana.

Il duo Matthew Brue / David Butler è ormai abbastanza famoso grazie alle collaborazioni con importanti case di moda. C’è qualcosa che volete ricordare di questa fase iniziale?
Nessuno è rimasto più sorpreso di noi stessi sul fatto che MISSIO abbia ottenuto il successo che ha effettivamente avuto grazie alle partnership con le maggiori case di moda. MISSIO è nata da due semplici musicisti indipendenti di Austin, nel Texas, che adoravano far musica fantastica insieme, una musica innovativa. I nostri obiettivi, quando mai ce ne fossero stati, sono sempre stati di fornire un prodotto artistico più autentico e vero possibile, per noi stessi. MISSIO ha sempre avuto un carattere coraggioso, cercando di dare alla nostra musica un carattere innovativo e immagino che anche molti marchi di moda diano valore alle stesse cose.

Come iniziò la collaborazione con i marchi di moda?
Tutti i nostri pezzi musicali che sono divenuti poi grandi pezzi commerciali sono partiti come semplici emozioni che, come compositori, sentivamo e che avevamo necessità di documentare. In MISSIO, ogni cosa ruota intorno alla scrittura dei pezzi. È così che tutto inizia. Pezzi come “I See You” o “Bottom of the Deep Blue Sea” sono canzoni profondamente personali che vengono dalle più importanti esperienze di vita personali. Ci piace questo modo di lavorare, da quei primi momenti personali in cui scriviamo un pezzo, ai momenti successivi alla pubblicazione in cui vediamo lo straordinario impatto positivo che il pezzo può avere. La musica può avere un impatto su tutti, in tutto il mondo. È fantastico.

Collaborare con brand di moda non rischia di snaturare la vostra arte per scopi commerciali? Oppure si tratta di aspetti indipendenti, nel senso che il percorso creativo, anche se commissionato, rimane indipendente?
MISSIO si è sempre autodefinita “indipendente”. Per noi esiste uno spirito indipendente in tutto ciò che facciamo. Per quanto possa essere difficile il business della musica per gli artisti indipendenti, noi non abbiamo mai compromesso la nostra libertà creativa. Questo significa che MISSIO è, e sarà sempre, un gruppo costituito da due carissimi amici che scrivono qualunque tipo di musica e canzoni abbiamo voglia di scrivere in quel momento. È divertente ed è importante per noi. Ci piace anche aspirare a creare musica che nuova, diversa, originale e consideriamo il fatto di essere considerati “indie” o “indipendenti” come un complimento.

Che rapporto esiste tra il singolo pezzo, l’album e la serie “Cinco EP 2023-2024”?
“I Am Cinco” è il titolo del nostro quinto album, in pubblicazione attualmente. L’album sarà composto da 5 EP separati, ognuno con uno specifico tema emotivo di genere musicale. C’è un elemento di musicoterapia che ci porta a raggruppare i nostri pezzi in questo modo nuovo. La speranza è che quando un ascoltatore di MISSIO si sente triste e solo… vada ad ascoltare l’ep “I Am Sad” e grazie a questo si senta meno solo e più a proprio agio. Ogni EP sarà dunque lì per te quando verrà il momento giusto. Pubblicheremo nuovi pezzi nel prossimo anno e dunque siamo davvero eccitati pensando a quanto condivideremo con il pubblico nel prossimo futuro.

Matthew ha riferito di aver sperimentato qualcosa di nuovo, sia negli arrangiamenti che nella strumentazione. In che senso con riferimento alla strumentazione musicale utilizzata?
Sapevamo che a partire da questo album avremmo dovuto cambiare il processo di registrazione musicale. Abbiamo quindi deciso che invece di registrare nel comfort della nostra città, Austin avremmo registrato questo album nel centro di Città del Messico. Avevamo trascorso un po’ di tempo a Città del Messico prima del tour e ci eravamo davvero innamorati della gente e della cultura; abbiamo trascorso un periodo di ispirazione magica a Città del Messico.

Quali sono le vostre influenze musicali?
Vaste! Veniamo da influenze musicali talmente diversificate che è difficile fornire una risposta che abbia senso. Eccone alcune: per Matthew, classica, Sigur Ros, Radiohead, James Blake, Death Cab, per David musica Grunge, Radiohead, Led Zeppelin, Peter Tosh, Paul Simon, Jay Z, Jamiroquai, Smashing Pumpkins, The Offspring, Korn, The Beatles.

Cosa accade nei live? Riuscite a riprodurre gli stessi suoni degli album, e quindi le stesse emozioni nel pubblico? Come ci riuscite dal punto di vista tecnico e strumentale?
Adoriamo suonare dal vivo e il nostro spettacolo è musicalmente molto vario. Ci sono momenti dello spettacolo in cui sul palco somigliamo molto a una rock band, poi ci sono altri momenti in cui abbiamo scelto di presentare le canzoni più in modo elettronico. Ci sono momenti in cui ci piace suonare semplicemente le canzoni in acustico. Entrambi suoniamo più strumenti e quasi in ogni pezzo almeno uno di noi alterna più strumenti. Anche utilizzare un batterista come terzo musicista, per coprire tutte le parti di batteria dal vivo, è una parte davvero divertente dello spettacolo.

State utilizzando il termine “MISSIO MAFIA” per scopi di marketing. La parola “mafia” in Italia, ma anche nel mondo ha un significato negativo. Perché questa scelta?
Nel corso degli anni si è sviluppato un bellissimo rapporto con i nostri fan e abbiamo sempre usato “mafia” come un vezzeggiativo, per aiutare a definire un gruppo di persone che si uniscono per una causa/movimento comune. L’utilizzo iniziale è stato suggerito dai nostri stessi fan che hanno apprezzato il suono e il feeling di “MISSIO MAFIA” e hanno preso l’iniziativa per assicurarsi che le persone sapessero che facevano parte del nostro “club”. La particolarità di questo nostro movimento è che è composto da persone che si sentono escluse, quasi che il mondo non fosse ancora pronto per loro, insomma le persone che non si sentono a proprio agio. Queste parole descrivono i nostri fan e anche noi personalmente. La nostra speranza più autentica, fin dal primo giorno in MISSIO, è stata quella di connettersi con le persone in modi autentici, attraverso la musica, e di essere per loro una luce nell’oscurità e questo ci motiva tutt’oggi. Vorrei dire che nutriamo amore e genuino apprezzamento per il gruppo di fan che si definiscono MISSIO MAFIA. Dai matrimoni agli incontri di gruppo in tutto il mondo, incontrare nuovi amici e assistere a uno spettacolo MISSIO: per chi lo sa la MISSIO MAFIA è dunque una comunità che sta avendo un impatto grandissimo grande in tutto il mondo.

MISSIO interview

The duo Matthew Brue and David Butler are now quite famous, thanks to their collaborations with very important fashion brands. Are there any episodes from the initial phase to remember?
No one would be more surprised that MISSIO would have had the success we’ve had to date partnering with major fashion brands, than us. Haha. MISSIO humbly began as two independent musicians from Austin, TX, who just loved making dope music together that made us feel something new. Our “goals”, if any, have always been to try to make art as authentic and true to ourselves as possible. MISSIO has always had a fearless edge to us, we’ve always tried to bring fresh new sounds and tones to our music. I guess it just happens that a lot of fashion brands also seem to value some of the same things.

How did the collaboration with fashion companies begin?
All of the big songs that have been placed in big commercials have all started as simple feelings / emotions that we felt as songwriters we needed to document. In MISSIO, everything is about the songwriting. So that’s where everything starts. Songs like “I See You” or “Bottom of the Deep Blue Sea” are deeply personal songs that came from some of our most personal experiences in life. We love the process, from those early personal moments we have writing a song, to the moments after we release a song where we get to see the amazing positive impact a song can have. Music can impact someone across the world. It’s amazing.

Collaborating with fashion brands doesn’t risk distorting your art for commercial purposes? Or are these independent aspects in the sense that the creative path, even if commissioned, remains independent?
MISSIO has always self-identified as “independent”. To us there is an independent spirit to everything we do. As difficult as the music business can be to navigate for independent artists, we’ve never compromised our creative freedom. Meaning MISSIO has always and will always be two best friends that write whatever kind of music and songs that we feel like writing at the moment. That’s fun. And that’s important to us. We also like to aspire towards creating music that is new and different and original. We both take being considered “indie” or “independent” as a compliment.

What relationship exists between the single piece, the album, and the “Cinco EP 2023-2024” series?
“I Am Cinco” is the title of our 5th album, which we are currently in the process of releasing. The album will be made up of 5 separate EPs, each with a specific emotional theme / genre of music. There is an element of music therapy that leads us to group our songs in this new way. The hope is that when a MISSIO listener is feeling sad and lonely… they can go listen to “I Am Sad” ep, and they will hopefully feel comfort through feeling like they aren’t alone. Each EP will be there for you when the time is right. We’re releasing new music every few weeks for the next year so there’s a lot we are excited about sharing in the near future.

Matthew said he experimented with new things in both the arrangements and the instrumentation. In what sense regarding musical instrumentation?
We knew coming into this album that we were going to have to change our process of recording music. We decided that instead of recording in the comfort of our own city, Austin, Tx, we were going to record this album in the heart of Mexico City. We had spent some time in Mexico City before from touring and really fell in love with the people and culture there. We had a magically inspired time in Mexico City. 

What are your musical influences?
Vast! We come from such a massively diverse set of music that it is hard to give an answer that even makes sense. Here are a few from each of us:
Matthew: Classical, Sigur Ros, Radiohead, James Blake, Death Cab,
David: Grunge Music, Radiohead, Led Zeppelin, Peter Tosh, Paul Simon, Jay Z, Jamiroquai, Smashing Pumpkins, The Offspring, Korn, The Beatles.

What happens in live shows? Are you able to reproduce the same sounds as the records, and therefore the same emotions in the audience? How from a technical and instrumental point of view?
We love playing live. Our live show is very diverse musically. There are elements of the show that we look a lot like a rock band on stage, then there are times that we chose to present the songs more in a synth electronic way. Then, there are moments where we like to break down and simply play songs acoustic. We both play multiple instruments and almost every song someone switches to a new instrument.  Bringing a drummer as a 3rd musician to cover all the drum parts live is also a really fun part for us.

You are using the term “MISSIO MAFIA” for marketing purposes. The word “mafia” in Italy but also in the world has a negative meaning. Why this choice?
We have developed such a beautiful relationship with our fans over the years. We’ve always used “mafia” as a term of endearment to help define a group of people coming together for a common cause/movement. The real start of the usage came from our fans themselves who enjoyed how “MISSIO MAFIA” felt & sounded & really took the initiative to make sure people knew they were a part of our “club.” What is special about our movement is that it is made up of people that feel left out, like the world isn’t quite ready for them. The people that don’t feel like they fit in. Those words describe our fans AND us personally.  Our deepest hope from day one in MISSIO has just been to connect with people in real authentic ways through music, and to be a light in the darkness. That still motivates us. I would just say that we have a genuine love and appreciation for the group of fans that call themselves the MISSIO MAFIA. From weddings to group meet ups all over the world, meeting new friends and hanging out at a MISSIO show is what it’s all about. The MISSIO MAFIA is a community that is having a really great impact all over the world, for those that know.

Articolo di Sergio Bedessi

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