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Sarah Fornito intervista

Musica rock indipendente molto personale e ibridata da varie influenze e approcci

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Fuori in digitale “A testa in giù” il nuovo brano di Cenere, duo bolognese composto da Sarah Fornito, ex cantante di Diva Scarlet e Decana, e Rebecca Dallolio, violinista di formazione classica. È il secondo lavoro di questo tandem creativo, e vede massima cura non solo nella produzione musicale, ma anche nella sua espressione artistica in video, davvero impattante, originale, curato; inoltre la copertina del brano è realizzata da un’artista, Benedetta Bartolucci, che ha riadattato una sua opera sul concetto “A testa in giù”.

Conosciamo meglio il progetto Cenere grazie a una lunga telefonata con Sarah Fornito, dove la voglia di condividere il ritorno alla realtà, alla (nuova) normalità, pervade la nostra conversazione.

Come nasce il progetto Cenere, l’incontro tra tu e Rebecca?

È l’incontro tra una selvaggia autodidatta, tutto istinto, senza la capacità di scrivere note su un pentagramma – io! E Rebecca, che ha una formazione classica, di musica colta, e che padroneggia la tecnica e la razionalità. Due mondi apparentemente diversi che hanno portato ad una sinergia senza prevaricazioni, dove abbiamo cercato di contaminarci e prendere dall’altra ciò che non ci apparteneva musicalmente. Ho sempre avuto una forte esigenza a confrontarmi con altre realtà musicali, e questa è stata una nuova e bella occasione! Ho conosciuto Rebecca che aveva solo 18 anni, venne in tour con le Diva Scarlet, agli archi. Per un po’ non ci siamo più artisticamente incontrate, fino a qualche tempo fa, e abbiamo provato a scrivere insieme. Il nostro primo singolo “Che differenza fa” ci ha dato subito forza, abbiamo vinto dei premi, e lo stimolo a proseguire è stato naturale.

Come nasce quindi la vostra musica?

In tutta libertà. Non subiamo ingerenze da parte di nessuno. Ci influenziamo da sole, ascoltiamo svariati generi musicali, non solo Rock anni ’90 dove pur abbiamo radici, andiamo dall’elettronica alla trap music. Siamo e restiamo indipendenti, e se vuoi questo ci porta a etichettarci come indie-rock, ma ne siamo orgogliose, ci permette di fare musica intimista, e anche dolce se ci va. Abbiamo composto, arrangiato e registrato le basi con le nostre sole forze, Rebecca è polistrumentista, per poi colorare e popolare i brani finiti con il contributo musicale di musicisti che ci hanno messo il cuore: Tommaso Ruggero alla batteria e Alessandro Cosentino al basso e chitarra, che poi è stato anche il nostro fonico in studio. Siamo riuscite a trasformare una base fredda, fatta con il pc, in qualcosa di forte e carnale.

Come nome del duo avete scelto “Cenere”, ha un particolare significato?

Sì, anzi più d’uno. Siamo artisticamente rinate, come l’araba fenice, dalle ceneri di un periodo storico soffocante, la pandemia, che abbiamo sofferto come una devastazione dell’anima: non poter uscire, la diffidenza nei confronti del prossimo, la mancanza di socialità, l’ansia da mascherina… Ma anche per l’impalpabilità della cenere, così leggera che non si contiene, si sparge e si dissemina nella aria senza controllo.

Il video di “A testa in giù” è bellissimo, decisamente artistico …

La video-maker ci ha proposto tre idee tra le quali scegliere, con riferimenti visivi al brano e alla sua storia. Abbiamo optato per uno storyboard dove l’arte è protagonista, grazie alla reinterpretazione di alcuni dipinti, tra cui “One Minute Sculptures” di Erwin Wurm e “How To Not Destroy Your Tights” di Maurizio Di Iorio, ai quali viene dato vita e anima facendoli muovere e cantare con lo scopo di liberarli dalla staticità della foto. Gesti estremi, di claustrofobia, situazioni assurde che esprimono il disagio con ironia, sottolineando sia lo stress da isolamento forzato sia il tentativo di sperimentare creativamente per evaderne. Vogliamo urlare la necessità di liberazione dall’angoscia, dalla paura, è un passaggio faticoso, e ci vorrà tempo per compierlo pienamente. Il video esprime appieno il nostro brano, davvero.

Vi vedremo live?

Certamente, inizieremo a settembre le date nei club, per sapere come e dove raggiungerci basta seguire i nostri account social.

Articolo di Francesca Cecconi

Sarah Fornito nasce a Bologna nel maggio del 1980. Nel 1996 incontra Cecilia Bernardi con cui fonda la rock band Diva Scarlet, pubblicano 2 album: “Apparenze” nel 2004 (Mescal/Sony) e nel 2009 “Non+silenzio” (prodotto da Giulio Ragno Favero). La band apre i concerti di Afterhours, Litfiba, Zucchero, Marlene Kunz, Meg, Verdena, Massimo Volume, Modena City Ramblers e moltissimi altri. Nello stesso anno la band conquista il palco del Concerto del primo maggio a Roma e una lunga tournée in Olanda, Germania, Spagna, Bosnia, al termine della quale pubblicano l’EP “Give Me Just One Reason For”. Nel 2013 Sarah e Cecilia fondano DECANA con una nuova formazione, pubblicando l’omonimo album “Decana”, prodotto da Umberto Maria Giardini (Moltheni).

Rebecca Dallolio nasce a Bologna nel novembre del 1993. Violinista di formazione classica, si laurea a pieni voti al conservatorio di Bologna in violino e in musica d’insieme. Rebecca è violinista nell’Orchestra Senzaspine dalla sua nascita. Da qui, poco dopo viene alla luce il gruppo Novensemble, del quale fa parte dal 2014. Collabora con numerose orchestre, come l’Orchestra Filarmonica Italiana e l’Orchestra LaCorelli con le quali ha partecipato ad eventi del calibro di Radio Italia Live, Ravenna Festival e Heroes Festival. Dal 2004 al 2013 collabora con Diva Scarlet e Decana. Nel 2019 Sarah e Rebecca si ritrovano a un live dove nasce la prima scintilla del progetto Cenere. Con il primo singolo “Che differenza fa” si aggiudicano il premio “Suoni d’Ambiente” e adesso sono pronte al ritorno in grande stile con il brano “A testa in giù”, in digitale dal 27 maggio.

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