La Noise non è mai stato un genere facile, è il connubio di alcune sonorità che sono dissonanti, discordanti, violente, difficili e non fruibili per tutti. Devi amare un certo tipo di musica, e capirne alcune dinamiche per amare The Austerity Program. C’è musica nettamente intelligente, ci sono realtà nella musica dei nostri giorni che vanno al di fuori di ogni catalogazione, dove essere musicisti a volte comporta a delle scelte stilistiche, relative al modo di percepire certi Hertz.
Made in NYC dal 1998, prima Polonium – ritenuto dalla tavola periodica il metallo più pesante – poi The Austerity Program: un duo, note aggressive, una drum machine, distorsioni come se non ci fosse un domani, tematiche che si avvicinano alla scena Noise made in USA ma con tematiche importanti.
Il modo in cui Justin e Thad lavorano è unico. Un connubio di suoni, intenzioni, citazioni e distruzione in una cornice lirica che affonda i denti sulla natura violenta e brutale dell’uomo.
La chat che segue è un’ora di ricordi, ricette su come fare una perfetta omelette e progetti future di una delle band più mature ed esplosive della scena Noise americana.
The Austerity Program interview
They’re few realities outside there in the music industry that they can’t put it in a box. Few extremely intelligent musicians. Be a musician is basically knowing Hz that regular people are not able to perceive or understand. Being a Noise musician is not simple either. Noise is a complex exercise that is pulling together a bunch of violent, dissonant, discordant, difficult sounds. Is not a cookie for everyone…really hard to chew?
One of toughest is The Austerity Program Made in NYC, a duo since 1998 (Int he beginning the duo choose the name POLONIUM, aka the heaviest metal in the periodic table) In between Sludge, Grind, Industrial, Post-Noise and Song writing the duo has been recording two LP (Beyond Calculation in 2017 and the amazin Bible Songs vol I in 2019) and an amazing set of gigs around US. Justin and Thad they’re having an unique way to produce music and follow up what the imaginary drummer (A drum machine) is letting them do.
This conversation is a mix in between: memories, amazing omelette skills and future project from one of the most mature and explosive band out there
Articolo di Alessandro Marano, video-editing di Claudio Rogai