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Zucchero presenta “D.O.C. Deluxe Edition”

Zucchero ha incontrato i giornalisti per presentare questa edizione deluxe del suo “D.O.C.”

È disponibile da venerdì 11 dicembre “D.O.C. Deluxe Edition”, il nuovo progetto discografico di Zucchero “Sugar” Fornaciari contenente tutti i brani dell’album “D.O.C.” più 6 nuove canzoni tra cui “September”, il singolo in cui Zucchero duetta con Sting, che ne è anche il produttore. Gli altri 5 brani sono “Non illudermi così”, rivisitazione del brano “Don’t Make Promises”, “Wichita Lineman”, cover del brano di Jimmy Webb, e gli inediti “Succede”, “Facile” e “Don’t cry Angelina”.

“D.O.C. Deluxe Edition” è disponibile in formato doppio cd, triplo vinile colorato, digitale e in formato triplo vinile nero autografato (quest’ultimo solo in edizione limitata e in esclusiva per Amazon). Il brano “September”, il cui video è stato evidentemente girato nel paesaggio toscano (e noi di Rock Nation ci immaginiamo proprio alla fattoria Il Palagio e dintorni), sarà incluso anche nel prossimo disco di Sting. Zucchero ha incontrato i giornalisti per presentare il disco

E dunque cos’ha fatto Zucchero da marzo a ora, vedendosi annullato un tour mondiale grandioso? Niente mani in mano, piuttosto al piano e alla carta e penna. Un momento sospeso nel tempo che ha favorito l’arte di reinventarsi, di scoprire nuove cose per restare attivi, vivi. Per coltivare o riattivare vecchie conoscenze.  Per scrivere nuovi brani, e non solo questi 6 nuove gemme per “D.O.C.”, ma anche per contaminarsi con gli altri amici musicisti. Ne sono nate varie collaborazioni, tra cui quella con Bono Vox sulla canzone che ha dedicato all’Italia, o il riadattamento in italiano di “No Time For Love Like Now” di Michael Stipe che è diventata “Amore adesso!”. Per non farsi mancare niente, Zucchero ha  rappresentato l’Italia all’evento mondiale in streaming organizzato da Lady Gaga “One World: Together at Home”. È pronta anche una canzone di Natale, una ri-scrittura non religiosa della classica “Silent night”, con parole in italiano che sono un inno alla pace e alla speranza. Continuare a lavorare senza potersi esibire o promuovere è una necessità creativa, ma anche un messaggio per i lavoratori dello spettacolo; Zucchero peraltro sostiene personalmente il suo staff.

Ma veniamo a “D.O.C. Deluxe Editon”. Il filo logico che lega le 6 nuove canzoni all’album originale è il tema, pur sottile e a volte soltanto sottointeso, della redenzione; peraltro 2 di questi brani erano già stati messi in lavorazione durante la prima registrazione, e dunque a questo legati nello stile.  Tra i sei nuovi brani troviamo una cover di Jimmy Webb, il perché della scelta è presto chiara: Zucchero dichiara di aver sempre amato questo brano, sin da quando girava nelle balere coi primi gruppi, anche perché la storia cantata è non solo bella, ma sempre attuale. Ovviamente il brano è stato completamente “zuccherizzato”, rivisitato in modo minimalista e in una tonalità più bassa. L’ispirazione per il testo “Don’t cry Angelina” viene dalla lettura di un libro, una storia partigiana e d’amore vera accaduta durante la guerra; questo brano era stato scritto nel 1989 durante la lavorazione di “Oro, incenso e birra”, ma mai finito. A giugno di quest’anno Zucchero è riuscito a completare la musica e aggiungere il testo per arrivare alla versione finale. Con “Non illudermi così” Zucchero non la manda a dire, al suo solito: i social sono falsi, non gli piacciono, stanno a lui come una cravatta al maiale; si dichiara un po’ orso, un uomo che preferisce una stretta di mano a un emoji. Evviva!

L’intervista vira verso considerazioni sulla creatività discografica in Italia, e se ci sono ancora margini per rivoluzioni musicali. Beh, Zucchero guarda al suo percorso, ribadendo che per lui è importante fare quello che gli piace, quello che sente, non quello che può funzionare, che vende. Non è in questo caso un’affermazione ipocrita come potrebbe sembrare; Zucchero ammette che può permettersi di dire questo e di farlo ma solo grazie al fatto che ha una lunga e buona carriera alle spalle, che gli permette di invecchiare alla grande, senza l’urgenza di essere o mostrarsi giovanile o radiofonicamente attuale. Per le rivoluzioni musicali, ma questo non solo in Italia, inutile aspettarsele dal Rock contemporaneo, in tutte le sue forme nuove e vecchie, perché è molto “annacquato”; il primo Rap ha portato più innovazione, forse lì c’è ancora un qualche margine, ma non certo in quello italiano. L’augurio che si fa Zucchero (e anche tutti noi) è che il Rock si riprenda la funzione che ha avuto in passato e che gli spetta secondo la storia.

Tornando al disco, Zucchero ovviamente non vede l’ora di suonarlo live, nelle sue parole per confermare quello che provo io per questo album; questi brani li ho sempre visti lì davanti al me dal vivo. Ci sono canzoni che lievitano nel tempo attraverso i concerti, le vedi entrare nel cuore della gente anche se non sono singoli. Durante i concerti hai davvero i feedback del tuo pubblico, che non li hai certo dai passaggi radio!

Articolo di Francesca Cecconi

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