Sono state stimate quaranta mila persone per il concerto dei Blur al Lucca Summer Festival il 22 Luglio. Una cifra che sembra più che ragionevole se si considerano gli anni di assenza dall’ultimo live in Italia.Ad aprire il concerto ci hanno pensato i Sounds Mint, una giovanissima band inglese post-punk piena di energie. Non è facile aprire ai Blur, eppure i Sounds Mint hanno fatto del loro meglio per coinvolgere il pubblico. Il loro sound ricorda molto il Punk inglese anni Novanta ma per riproporre questo stile nel 2023 è un imperativo aggiungere qualcosa di originale, purtroppo la giovane band non ci è riuscita. Nel complesso sono una band promettente, gli auguro di crescere e di trovare un suono che li possa contraddistinguere.
Puntualissimi, i Blur aprono le danze alle 9:30 con “St. Charles Square”, canzone del nuovo album “The Ballad Of Darren” (la nostra recensione). Mentre salgono sul palco la scritta neon “Blur” scende dall’alto. Il pubblico è in estasi e approfittando della scia di potenza lasciata dalla nuova canzone la band inglese attacca con “There’s no Other Way”, una delle canzoni eseguite meglio in tutta la serata. Seguono “Popscene” e “Tracy Jacks”, la voce di Damon Albarn non è invecchiata e se si chiudono gli occhi sembra quasi di sentire cantare il vent’enne di “Modern Life Is Rubbish”. A questo punto Albarn prende la chitarra acustica e la band inglese attacca con “Beetlebum”, ed è impossibile non avere i lacrimoni agli occhi. “Trimm Trab” e “Villa Rosie” vengono eseguite divinamente ma purtroppo su quest’ultima l’impianto salta. La band cerca di riattaccare subito ma i problemi tecnici non sembrano risolversi. Damon Albarn, da bravo professionista, ci regala “Intermission” al pianoforte, unico strumento che al momento funzionava.
Siete pronti? chiede infine il cantante. Il pubblico risponde in corso di sì, Albarn ride Non stavo parlando con voi, è ovvio che voi siete pronti! Stavo parlando con il fonico! Scoppiamo tutti a ridere e dopo pochi secondi parte “Coffe & TV” che non delude mai. Non tarda ad arrivare “Parklife” ed è una vera e propria bomba di energia. Sarò di parte, essendo una delle mie canzoni preferite in assoluto, ma credo sia stata una delle canzoni più divertenti che abbia mai sentito live. I problemi tecnici continuano con “Oily Water” e “Advert”, tanto che in quest’ultima Alex James si allontana dal palco, probabilmente per capire cosa stesse succedendo. Segue “Song 2”, inutile dire che si è scatenato il delirio. Il pubblico cantava così forte che facevo fatica a sentire la voce del cantante.
Il pubblico è stato quasi altrettanto rumoroso per “The Narcissist”, dal nuovo album “The Ballad Of Darren, confermando che il successo dei Blur è lontano dal tramonto. Chiude la prima parte del concerto “This Is a Low” ed è impossibile non scoppiare a piangere. Dopo pochi minuti la band inglese torna per l’encore, aperta con “Barbaric”. Se “St. Charles Square” e “The Narcissist” erano uscite il mese scorso come singoli, “Barbaric” è uscita insieme all’album il 21 luglio, il giorno prima del concerto italiano. Molte persone nel pubblico già la conoscevano a memoria e Albarn se n’è accorto, lanciano uno sguardo compiaciuto a Graham Coxon. Ovviamente non sono potute mancare “Girls and Boys” e “For Tomorrow”. Impossibile non menzionare le scenografie del concerto, luci coloratissime che vanno a completare le canzoni stesse – in “Girls & Boys” era un continuo gioco tra il colore rosa e blu-. Chiudono il concerto “Tender” e “The Universal” e le lacrime scendono giù.
La sensazione di vuoto post-concerto è forte, difficile poter stabilire se e quando sarà possibile ri-assistere a una reunion dei Blur. Un concerto spettacolare che non ha fatto altro che confermare la grandezza della band inglese.
Articolo di Ambra Nardi, foto di Michele Faliani
Set list Blur Lucca Summer Festival
- St. Charles Square
- There’s no Other Way
- Popscene
- Tracy Jacks
- Beetlebum
- Trimm Trab
- Villa Rosie
- Intermission (non in setlist, suonata durante i problemi tecnici)
- Coffee & TV
- End of a Century
- Country House
- Parklife
- To the End
- Oily Water
- Advert
- Song 2
- The Narcissist
- This Is a Low
- Barbaric
- Girls & Boys
- For Tomorrow
- Tender
- The Universal