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Carcass live Cremona

Malvagi e caustici, dimostrano il perché sono ancora la band di Grindcore più importante di tutti i tempi

Siamo giunti alla preparazione del palco per gli headliner del terzo e ultimo giorno del Luppolo in Rock edizione 2023, a Cremona. Durante tutti i live del pomeriggio la gente non ha smesso di affluire, e arrivati a questo punto ci siamo trovati in una vera marea umana di capelli lunghi più o meno colorati, borchie, bandane, giovani e meno giovani, fino a gremire come un formicaio le Colonie Padane: i fan cercano ovunque un posto dove poter celebrare questo gruppo che ha fatto la storia, li troveremo sulle scale, sulle terrazze, in bilico su gradini. L’ aria notturna risuona ancora delle note dei potenti Soulfly, ma attorno al palco, mentre viene spogliato del set precedente (la nostra recensione), aleggia un’atmosfera carica di fremente  aspettativa; persino il brusio dell’immenso pubblico si affievolisce e fa da sottofondo a un’attesa quasi sacra.

Questa notte è stata sia un viaggio nel tempo  per i fan di vecchia data, che una lezione su cosa sia l’eccellenza del Metal estremo per i più giovani. Pionieri britannici del Death Metal, i Carcass hanno pubblicato il loro primo album nel 1988, e in questo tour celebrano il loro ultimo lavoro, il settimo album in studio  “Torn Arteries” pubblicato il 17 settembre 2021 per  Nuclear Blast. Jeff Walker, Bill Steer, Tom Draper e Daniel Wilding salgono sul palco provocando qualcosa di molto simile a una scossa tellurica, facendo accorrere tutto il personale di sicurezza nel pit.

Malvagi e caustici fin dal primissimo momento della loro impeccabile performance, ci martellano con ferocia dimostrando il perché sono ancora la band di Grindcore più importante di tutti i tempi. Hanno preparato un capolavoro di scaletta, con brani presi da tutti i loro album, ma con un maggiore riferimento a “Torn Arteries”, “Surgical Steel” del 2013 e “Heartwork ” del 1993.

Semplicemente inarrestabili, dopo più di quarant’anni riescono ancora a far arrossire di imbarazzo band con meno della metà dei loro anni, grazie alla loro professionalità ai massimi livelli e una discografia intoccabile. Aprono con “Buried Dreams”, senza perdere tempo, seguita da “Kelly’s Meat Emporium” e “Incarnated Solvent Abuse ” in rapida successione ; il bassista e  vocalist  Jeff Walker si rivolge alla folla ringhiando, puntando il suo basso come un fucile e sollevandolo come un trofeo, mentre Bill Steer si destreggia con i suoi riff incredibili e inconfondibili, e su “The Scythe’s Remorseless Swing” ha silurato per sempre il mito secondo cui il Metal estremo manca di tecnicità e sfumature.

Everyone feeling fantastic? Ringhia Walker, mentre la folla si scatena e diventa sempre più incontrollabile, mettendo a dura prova la preparazione e la forza fisica della security alle nostre spalle. Più volte hanno letteralmente preso al volo i fan che atterravano nel pit dopo il crowdsurfing, evitando che ci atterrassero sulla testa.

Eseguite con precisione chirurgica, le canzoni del loro catalogo hanno resistito imperiosamente alla prova del tempo e suonano fresche come lo erano più di trenta anni fa. Si può semplicemente perdere il conto degli infiniti sottogeneri metal di cui i Carcass sono capostipiti. Ognuno dei loro album presenta svolte decise rispetto al loro predecessore, quasi come se creando un nuovo stile di Metal, se ne annoiassero all’istante, provando l’irresistibile desiderio di sperimentare e innovare.

Nonostante il suo personaggio scontroso, Jeff alla fine del concerto, che ha mandato avanti per quasi due ore in una folle cavalcata della discografia dei Carcass, sembra sinceramente toccato dalle ondate di apprezzamento emesse dalla folla, dai cori da stadio, dai fan che  continuavano a cadere nel pit e tornare a fare crowdsurfing in un loop senza fine.

Raise your fist, li esorta poi,  e io da lontano vedo davvero volare di tutto davanti al palco: persone, bicchieri di plastica, magliette sventolate come bandiere, persino un pallone di gommapiuma. Il tutto annaffiato dalle ormai familiari bottigliette d’acqua dei buttafuori. Il concerto si conclude senza troppe cerimonie, mille grazie, buonanotte, e le leggende girano le spalle e scompaiono dalla nostra vista.

So che è un cliché, ma l’età e l’immensa esperienza continuano a migliorare questa band, e mentre tutti ci allontaniamo storditi , cotti dal sole e dal caldo del pomeriggio, ubriachi di musica e di vita,  cercando di capire come diavolo faremo a tornare a casa, c’è un consenso generale sul fatto che abbiamo assistito a un capolavoro fatto e finito.

Articolo e foto di Simona Isonni

Set List Carcass Cremona 23 luglio 2023

  1. Buried Dreams
  2. Kelly’ s Meat Emporium
  3. Incarnated Solvent Abuse
  4. Under The Scalpel Blade
  5. This Mortal Coil
  6. Tomorrow Belongs To Nobody / Death Certificate
  7. Dance Of Ixtab (Psychopomp & Circumstance March No.1 in B)
  8. Black Star / Keep On Rotting In The Free World
  9. Genital Grinder / Pyosisified ( Rotten To The Gore)
  10. The Scythe’s Remorseless Swing
  11. Corporal Jigsore Quandary
  12. Ruptured In Purulence / Heartwork
  13. Exhume To Consume
  14. Tools Of The Trade
  15. 316L Grade Surgical Steel
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