Solo una sedia di legno bianca, un microfono e un chitarra acustica Gibson Sj-200; si presenta così il palco del Brillante – Nuovo Teatro Lippi di Firenze la sera del 21 novembre prima dell’ingresso in scena di Cristiano Godano, storico cantante e leader dei Marlene Kuntz, stasera in veste solista.
Una serata speciale, perché è anche il cinquantottesimo compleanno dell’artista che lo vede protagonista dell’evento che fa parte del calendario “Musica da abitare”, organizzato da Music Pool e Arci Firenze. Alle 21:45, introdotto dalla presentazione degli organizzatori, il cantautore prende le scene accolto dagli oltre centocinquanta presenti seduti sulle poltroncine del piccolo teatro fiorentino.
Siamo lontani da quei palchi su cui siamo abituati a vedere i concerti dei Marlene Kuntz, in cui solitamente il pubblico salta inondato dall’energia elettrica di una delle rock band più iconiche della scena alternative italiana. Cristiano Godano si siede, imbraccia la chitarra e inizia il concerto con una tripletta di brani facenti parte del suo album solista “Mi ero perso il cuore” uscito nel 2020 (la nostra recensione).
La voce è chiara, la base chitarristica decisa, e il suono avvolge il pubblico aiutato dall’ottima acustica del Brillante. “Ma il cuore batte” è il brano di apertura, canzone dalle atmosfere country (genere molto amato dall’artista) che subito ci fa rendere l’idea di quello che sarà il mood dell’esibizione, ovvero una performance intima e a tratti delicata, quasi confidenziale nei confronti di quel pubblico che da oltre trent’anni apprezza le liriche e la musica di Cristiano Godano.
Seguono “Ciò che sarò io” e “Sei sempre qui con me” prima di addentrarci nella discografia ri-arrangiata dei Marlene Kuntz: “Notte” introduce la carrellata di quelli che sono i brani storici della band. Le versioni di queste canzoni solo voce e chitarra tendono a evidenziare molto i testi e ci portano in una dimensione diversa da quella a cui siamo abituati a sentire; Godano poi suona bene, semplice ma mai banale, e l’accompagnamento senza fronzoli è sempre misurato e preciso in ogni brano.
Dopo alcuni pezzi storici dei Marlene, è la volta di un tributo (ce ne saranno tre durante la serata) a David Bowie con l’ultima canzone che scrisse prima di morire, ovvero “Lazarus”. Il concerto prosegue ancora continuando attraverso la storica discografia della band piemontese rievocando album come “Il vile” e “Senza peso”, fino ad arrivare a quello che sarà forse il momento più emozionante della serata, quando Cristiano intona “La canzone che scrivo per te”.
Il pubblico è visibilmente trasportato e i ricordi vanno a quell’esibizione live del 1 maggio 2020, quando durante la pandemia all’Auditorium di Roma Cristiano Godano cantò senza pubblico questo brano nella stessa versione solo voce e chitarra. Il set prosegue ancora sulle note dei Marlene fino a “Musa”, canzone che chiude il concerto, o almeno così sembra…
Dopo gli applausi e i ringraziamenti Godano ritorna sul palco e canta due cover: prima si cimenta in “Karma Police” dei Radiohead e poi (dichiarando che è forse il suo cantante preferito) “Old Man” di Neil Young. C’è spazio ancora per un brano del suo disco solista, “Com’è possibile” e il finale con l’immancabile “Lieve” a chiudere una performance interessante, scorrevole ed emozionante. La standing ovation viene naturale e gli applausi scrosciano dalle mani; l’abbraccio del pubblico fiorentino si può quasi sentire e Cristiano Godano è visibilmente emozionato. Un concerto da vedere.
Articolo e foto di Pascal Baracani
Set list Cristiano Godano Firenze 21 novembre 2024
- Ma il cuore batte
- Ciò che sarò io
- Sei sempre qui con me
- Notte
- La lira di Narciso
- Solstizio
- Lazarus (David Bowie)
- Catastrofe
- L’artista
- Ti giro intorno
- La canzone che scrivo per te
- Osja, amore mio
- Padre e figlio
- Musa
- Karma Police (Radiohead)
- Old Man (Neil Young)
- Com’è possibile
- Lieve