Basta un solo accordo graffiante per capire che i Crocodiles non lasciano scampo: il loro Noise-Pop avvolge e travolge con forza irrefrenabile. L’8 novembre al Covo Club di Bologna ce ne hanno dato prova, scatenando un’energia esplosiva e mescolando atmosfere indie-pop con incursioni di Alternative Rock. Il risultato? Un pubblico conquistato, anche dai più scettici, che si è lasciato travolgere dalle loro melodie caotiche e riverberi ipnotici.
L’apertura dei Phoenix Can Die è stata una piacevole e inaspettata sorpresa. Questo progetto segna una vera e propria rinascita per il duo bolognese formato da Richard Blackstar e Mirco is Dead, che fonde esperienze passate nell’Alternative Rock con una ricerca sonora più audace e sperimentale.
Il loro sound – un perfetto incrocio tra Elettronica e Alt-Rock – si arricchisce di sonorità moderne, ma non perdendo mai il legame con le radici più oscure del Post-Punk e dell’Indie. Con una scaletta di otto brani, i Phoenix Can Die offrono un set coinvolgente e intenso.
Ma inutile dirlo, i veri protagonisti della serata sono i Crocodiles; e quando finalmente salgono sul palco, la magia prende vita. Appena le luci si abbassano e il primo accordo di “Love Beyond The Grave” irrompe nella sala, è subito chiaro che non siamo di fronte a una semplice performance, ma a un’immersione totale nel cuore pulsante del Noise-Pop. Il brano, tratto dal loro ottavo album “Upside Down In Heaven”, cattura il pubblico fin dal primo ritornello, trascinandolo in un turbine di suoni turbolenti e travolgenti.
Il Covo Club di Bologna è per i Crocodiles quasi una seconda dimora, come ha ammesso lo stesso frontman Brandon Welchez, descrivendo il locale come un ritorno nella nostra casa lontana. Nonostante le sue dimensioni ridotte e un’insonorizzazione non proprio impeccabile, il Covo offre un’atmosfera unica, perfetta per immergersi nel mondo della band.
Durante il concerto, però, un piccolo imprevisto arricchisce la serata: a metà scaletta, la corda della chitarra Fender Squire di Welchez si rompe. In tempo record, senza possibilità di cambiarla, il frontman si affretta a prendere una nuova chitarra, sfoggiando una splendida Fender Jaguar che, con il suo suono vibrante, si integra perfettamente con l’energia del live.
Nonostante i Crocodiles non siano particolarmente loquaci, limitandosi a scambiare poche parole con il pubblico, il loro atteggiamento distaccato aggiunge un fascino irresistibile alla performance. Saranno forse gli occhiali da sole indossati anche al chiuso o l’outfit impeccabile, ma ogni dettaglio sembra rimandare a un’estetica post-punk che si fonde perfettamente con il loro sound graffiante.
E per rendere la serata ancora più speciale, a fine concerto Welchez sorprende tutti rivelando che è il compleanno del batterista Diego Dal Bon, scatenando sotto i riflettori un caloroso tanti auguri intonato dal pubblico.
Nel finale i Crocodiles incendiano la sala con l’iconica “Cum On Feel The Noize”, un brano che non ha certo bisogno di presentazioni. Appena le prime note esplodono, dal pubblico si scatena il pogo, trasformando il Covo in un vero e proprio tripudio di energia. La richiesta di un bis è inevitabile e il gruppo non delude: sul palco tornano con “Degeneration”, “Mirrors” e “Jet Girls”, i tre brani più noti della band, regalando un finale esplosivo che lascia il pubblico senza fiato.
Tra riff ipnotici e ritmi serrati, i Crocodiles portano il pubblico in un viaggio che oscilla tra melodie spiazzanti e caos controllato, catturando perfettamente l’essenza della loro identità musicale. Se non avete ancora avuto l’occasione di immergervi nel mondo dei Crocodiles, niente paura: il loro tour è lontano dalla conclusione e proseguirà fino ad agosto 2025, con nuove tappe nelle principali città europee.
Articolo di Ambra Nardi, foto di Pascal Baracani
Set list Crocodiles Bologna 8 novembre 2024
- Love Beyond The Grave
- Exit My Head
- Crybaby Demon
- Wait Until Tomorrow
- Upside Down In Heaven
- Surfing With Death
- I’ve Become What I Fear The Most
- Foolin’ Around
- Dead Beat
- Heart Like A Gun
- Cum On Feel The Noize (Slide cover)
- Degeneration
- Mirrors
- Jet Boy Jet Girl