Parte l’8 novembre dall’Arci Tom di Mantova il lungo tour celebrativo dei 40 anni di “Siberia”, album iconico dei Diaframma che, da alcune settimane, è disponibile in una nuova versione in vinile, con allegato il cd che contiene la registrazione originale, e un live del 1985.
A Mantova Federico Fiumani, unico componente originale della band rimasto in formazione, è salito sul palco poco dopo le 22 con Edoardo Daidone alla chitarra, Luca Cantanaso al basso e Tancredi Lo Cigno alla batteria, formazione che da alcuni anni accompagna in tour il chitarrista e cantante toscano.
Una serie di concerti che, ha ricordato Fiumani, proseguiranno anche per tutta l’estate del 2025, a sottolineare come le celebrazioni di “Siberia” hanno già avuto il successo che hanno ottenuto i festeggiamenti dei CCCP, di Cisco con “Riportando tutto a casa Tour” e dei Marlene Kuntz che hanno festeggiato “Catartica”. Pur se il pubblico mantovano non è stato generoso in termini di presenze, complice una sera fredda, nebbiosa e tipicamente lombarda, diversa è stata invece l’accoglienza per questa lunga scaletta che ha visto l’esecuzione di “Siberia”, e di un’ampia scelta di brani che hanno pescato nella lunga carriera della band.
Essenziale e asciutto, Fiumani non ha concesso nulla di più della sua musica. Poche battute durante lo show per prediligere la musica suonata, senza orpelli e artifici. Allo stesso tempo, Fiumani è stato tanto generoso nel pre e nel post show con tutti i fan, alcuni arrivati con discografie intere da far autografare. Come accade con un vecchio amico al bar, il cantante ha dato soddisfazione a tutti e a tutte, dialogando, firmando dischi e autografi, senza scadere nel divismo, atteggiamento che non ha mai caratterizzato il suo operato.
Il concerto, da un punto di vista musicale, è stata la prova generale di questo lungo tour che vedrà Fiumani e i suoi attuali Diaframma impegnati in tutta la penisola. La scaletta vede l’esecuzione di “Siberia”, album del 1984, che apre lo show con “Neogrigio”, “Impronte”, brani presenti nell’edizione originale, e a seguire “Elena” e “Ultimo boulevard”, tracce apparse nell’edizione del 1992.
La prima pausa dai pezzi introspettivi e grigi, come li ha definiti lo stesso Fiumani, è con “Gennaio”, brano molto amato dal pubblico che, da quel momento in poi, ballerà per tutta la durata dello spettacolo, a sottolineare come questa musica non solo è ancora capace di generare passioni, ma è anche il punto di partenza necessario per una storia alla quale guardare se si vuole sperare di tornare a un’esperienza collettiva autentica e vera, come è sempre stata quella dei live show.
Da questo punto di vista Fiumani è un resistente, come lo furono i giapponesi dispersi nelle isole del Pacifico, quelli ai quali si diceva che la guerra era ormai finita. Questi, però, non volevano dargliela vinta, e proseguivano la loro battaglia. Ed ecco che il cantante toscano ha messo in scena, e porterà in giro per molti mesi, uno spettacolo ricco, dove non risparmia voce, sudore e presenza scenica, anche a costo di alcune sbavature che, ne sono convinto, con il rodaggio dello spettacolo andranno a scomparire.
Se poi dovessero restare, saranno la certificazione di un concerto vero e autentico, come d’altronde i testi dello stesso Fiumani. Se, infatti, da un punto di vista degli arrangiamenti non c’è, a oggi, un lavoro di rifinitura certosina, se non per alcuni passaggi di “Siberia”, di “Amsterdam” e “Diamante Grezzo”, il tutto però senza stravolgere in nessun modo il mondo sonoro di quelle canzoni, sul fronte dei testi invece questo tour celebra un artista che ha sempre messo se stesso in prima fila. Dai tempi del freddo gelido, siberiano appunto, dell’esistenza negli anni ’80, alla quotidianità graffiata dei 2000, Fiumani si è sempre messo a nudo davanti al suo pubblico.
Ancora una volta, con il tour celebrativo di “Siberia” non si sottrae a questo ruolo, e solo in questa veste acquista la sua statura di vero grande artista di un mondo musicale estinto. Anche in questa celebrazione Fiumani sa fare la differenza. Agli orpelli delle altre band, che forse pagheranno in termini di cachet, i Diaframma di Fiumani scelgono un’altra strada.
Di certo meno redditizia per il conto in banca, ma sicuramente più genuina e onesta, capace cioè di far rivivere non solo musica e canzoni, ma anche atmosfere. Spiace per i conti che si tireranno a fine giornata, ma in realtà questa scelta premierà, sul medio termine, Fiumani che, ancora una volta, si conferma artista anomalo, singolare e capace di stare ben lontano dallo star system dominante.
Fra i brani proposti, la cover dei Television, “See No Evil”, canzone che è parte del repertorio dei Diaframma, “Blu petrolio”, “Libra”, eseguita con grande intensità, brano che in un diverso contesto avrebbe scatenato un sano pogo, “Caldo” e “L’odore delle rose”, brani che sono tutti stati accolti da lunghi applausi. I Diaframma sono tornati, e hanno voglia di suonare, di far divertire e di raccontare in musica, nuda e cruda, la loro storia.
Articolo di Luca Cremonesi, foto di Roberto Fontana
Set list Diaframma Mantova 9 novembre 2024
- Neogrigio
- Impronte
- Elena
- Ultimo boulevard
- Siberia
- Gennaio
- Gloria
- See No Evil
- Adoro Guardarti
- Desiderio del nulla
- Delorenzo
- Marisa Allasio
- Oceano
- Specchi d’acqua
- Altrove
- Illusione ottica
- Amsterdam
- Blu petrolio
- Libra
- Andiamo insieme a donare il sangue
- L’amore segue i passi di un cane vagabondo
- Caldo
- Tre volte lacrime
- L’odore delle rose
- Diamante grezzo
- Labbra blu
- La mia vita con una dea