26/12/2024

Vinicio Capossela, Taneto di Gattatico (RE)

27/12/2024

Fast Animals And Slow Kids, Napoli

27/12/2024

Edoardo Bennato, Roma

27/12/2024

Quintorigo e John De Leo, Torino

28/12/2024

Fast Animals And Slow Kids, Molfetta (BA)

28/12/2024

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Duran Duran live Lido Di Camaiore

E capisci perché una band che all’inizi degli anni ’80 sembrava solo voler puntare alle classifiche è riuscita a durare per più di 40 anni

Duran Duran foto_FrancescaCecconi2022

Lido Di Camaiore è una location prettamente vacanziera a un passo dal mare, e qui si svolge in prima edizione dal 21 al 26 di giugno il festival La Prima Estate, una proposta ricca e varia per sei giorni di musica all’interno del Parco Bussola Domani. La terza giornata, 23 giugno, vede in cartellone Corasan e il quintetto inglese dei Easy Life, seguiti dai rinati Bluvertigo e dalle mega star Duran Duran.

Una serata molto interessante, la band di Simon Le Bon continua infatti a esercitare un discreto appeal sul pubblico italiano che anche in questa occasione non si è fatto desiderare, l’affluenza è molto buona e si preannuncia proprio una bella serata.

Procediamo però con ordine. Dopo gli apripista alle 21 salgono sul palco i Bluvertigo, Morgan torna a fare quello che gli riesce meglio, il musicista, il resto della band appare piuttosto statica pur fornendo una performance eccellente. Morgan suona basso, chitarra, tastiere e canta con intensità e partecipazione, intrattiene il pubblico con piccoli monologhi mentre per buona parte della serata ingaggia una lotta con i suoi ear monitor e si conferma come un vero animale da palco. Lo show viene molto apprezzato, un’ora di concerto per undici brani, compresi le riletture di Depeche Mode e Bowie inclusi originariamente nel primo e terzo album della band.

L’attesa per i Duran cresce, la band è prevista salire sul palco per le 22:30 ma ci saranno una decina di minuti di ritardo almeno e il pubblico, perlopiù di età compresa fra i 25 e i 55 anni inizia a invocare a gran voce la band.

L’intro “Velvet Newton” dal loro ultimo album “Future Past” (la nostra recensione) si diffonde nell’aria, e a uno a uno i membri della band salgono sul palco, per ultimo Simon le Bon, jeans e giacca bianca e una maglietta nera, le note di “Wild Boys” esplodono dall’impianto e la festa ha inizio. I “ragazzi” appaiono in forma come sempre, le 60 primavere sono state superate da ognuno di loro ma il tempo è stato clemente con questi musicisti di Birmingham, che continuano a girare il mondo proponendo si i loro vecchi successi ma con ancora la voglia di proporre nuova musica, con i loro 16 album sono una delle pochissime band degli anni ’80 che non è sparita.

Sono sicuri e sciolti, c’è molta complicità sul palco, soprattutto fra John Taylor e Simon, che spesso cantano dallo stesso microfono, John suona guardando frequentemente la band, dinoccolato e sicuro sul suo quattro corde, Roger e Nick sono l’ossatura del suono dei Duran Duran, mentre occasionalmente appare sul palco un sassofonista che dà il suo contributo assieme alle due coriste e al chitarrista Dom Brown, Simon Le Bon è in forma, tecnicamente non fra i migliori della sua generazione, ma dispone di un carisma e una stage persona che non possono comunque passare inosservati.

Il suono è eccellente, nessun particolare effetto scenico ma solo un ottimo gioco di luci che sottolinea tutti i diciannove brani della scaletta, ben quattro pezzi dal loro ultimo album e quasi tutti i classici che ti aspetti vengono suonati, “Rio” è l’album più saccheggiato, “Girls On Film” chiude il set, ma nell’immancabile bis, “The Chaffeur”, “Save A Prayer” e “Rio” sono un tris che stende.

Un’ora e mezzo di concerto se ne va e non ti sembra vero, poi mentre te ne ritorni verso casa, rifletti e capisci perché una band che all’inizio degli anni ’80 sembrava solo voler puntare alle classifiche è riuscita a durare per più di 40 anni, capisci che dietro i video con le ragazze, i vestiti d’alta moda, la vita da jet set c’erano cinque musicisti veri e una manciata di canzoni scritte e suonate con l’attitudine della garage band, che le radici dalle quali provenivano erano quelle del Rock degli anni ’70 e che se 40 anni fa eri un rocker ma ti piaceva ascoltare anche altro, ovviamente non potevi tifare per gli Spandau.

Articolo di Andrea Bartolini, foto di Francesca Cecconi

Set list Bluvertigo Lido Di Camaiore 23 giugno 2022

  1. Finché saprai spiegarti
  2. (Le arti dei) Miscugli
  3. Decadenza
  4. L’assenzio (The Power Of Nothing)
  5. Complicità (Here Is The House) (Depeche Mode cover)
  6. Always Crashing In The Same Car (David Bowie cover)
  7. Sono = sono
  8. La crisi
  9. Cieli Neri
  10. Altre F.D.V.
  11. Zero

Set list Duran Duran Lido Di Camaiore 23 giugno 2022

  1. Velvet Newton (intro)
  2. The Wild Boys
  3. Invisible
  4. All Of You
  5. A View To A Kill
  6. Notorius
  7. Union Of The Snake
  8. Come Undone
  9. Give It All Up
  10. The Reflex
  11. Friends Of Mine
  12. Ordinary World
  13. Tonight United
  14. Planet Earth
  15. Hold Back The Rain
  16. Hungry Like The Wolf
  17. Girls On Film / Acceptable in the 80’s
  18. The Chaffeur
  19. Save A Prayer
  20. Rio
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