Dopo cinque anni di stop è tornato Elio! Il 14 novembre abbiamo assistito al concerto di Elio e le Storie Tese al Teatro Duse a Bologna: due ore di esibizione, diretta dal regista Giorgio Gallione, tra canzoni, monologhi, scherzi musicali e performance strumentali. Lo spettacolo è un vero e proprio viaggio nell’immaginario ironico e assurdo di Elio e le Storie Tese, popolato di bellimbusti modaioli, da onorevoli poco onorati, da ammaestratori di cozze e da bizzarri animali…
Il concerto apre con “La Terra dei Cachi” dove il satirico e il grottesco disegnano il bel paese contemporaneo. La canzone non ha bisogno di presentazioni, essendo la più famosa del gruppo e presentata al Festival di Sanremo nel 1996. Appena finita la canzone arriva, accolto da un boato, Mangoni sul palco, lasciandolo quasi subito dopo un breve saluto.
Oltre agli sketch, a ogni componente durante la serata è riservato un monologo comico, di solito a completare o presentare la canzone successiva. Il primo monologo è quello del bassista Faso, un Blues di basso e voce sui giovani di oggi.
Introduce il brano “Supergiovani”, che vede il ritorno di Mangoni vestito da supereroe, o meglio, da supergiovane. Segue “Il vitello dai piedi di balsa”, dove il teso a fine canzone recita: Ma la legge prevede una pena aggiuntiva per questo reato l’ascolto forzato di…. Ma invece di partire l’iconica parte delirante-strumentale attacca uno snippet di “Brividi” di Blanco, lasciando la canzone a metà. Resto un po’ con l’amaro in bocca per “Gimmi I.”, il mio brano preferito grazie al testo tragi-comico.
Purtroppo, da una parte a causa dell’acustica, dall’altra perché il brano è stato eseguito troppo velocemente, il testo era difficile da seguire. Nel bis ci regalano “Out Into the Daylight”, cover di MiKe Rutherford che in quattro minuti di strumentale riesce a sottolineare il virtuosismo di ogni componente della band. Chiudono con la famosa “Tapparella”, dove sul lungo coro di forza Panino il pubblico si alza in una standing ovation.
La serata è unica, i componenti – Stefano Belisari alias Elio, Luca Mangoni, Davide Luca Civaschi alias Cesareo, Nicola Fasani alias Faso, Christian Meyer, Antonello Aguzzi alias Jantoman, Vittorio Cosma – presentano alcuni dei loro brani migliori. Eppure la scaletta non presenta alcuni pilastri: “John Holmes”, “La canzone monotona”, “Pippero”, sono assenti.
Un concerto teatrale dove il virtuosismo strumentale si alterna agli intermezzi comici, non risultando mai stucchevole, dove lo sguardo amaro e cinico sul mondo moderno viene filtrato dall’umorismo demenziale caratteristico della band. Un live assolutamente da non perdere, anche per i non amanti della band, perché l’ironia di Elio e le Storie Tese non riesce a non convincere.
Articolo di Ambra Nardi, foto di Irene Arditi
Setlist Elio e le Storie Tese Bologna 14 novembre
- Unanimi
- La terra dei cachi
- Arriva Elia
- Uomini con borsello (ragazza che limoni da sola)
- Supergiovane
- Il vitello dai piedi di balsa
- Valzer transgenico
- Pork & Cindy
- Servi della gleba
- La follia della donna
- Parco Sempione
- Cameroon
- Gimmi I.
- Storia di un bellimbusto
- Urna
- Born to be Abramo
- Arrivederci
- Out into the Daylight (Mike Rutherford cover)
- Tapparella