È il 18 settembre, comincia a essere decisamente fresco. Ma la Piazza Duomo di Pistoia è piena, stracolma. Il concerto di Elisa era previsto a luglio nel cartellone del prestigioso Pistoia Blues Festival, ma causa di forza maggiore (anche i grandi artisti prendono il covid), era stato spostato come uno degli ultimi eventi all’aperto in Toscana per questo 2022, dove la musica live ha fatto scintille.
Sono quasi le 22 quando, insieme ai suoi musicisti e coriste, Elisa sale sul palco, ritardo dovuto all’attesa di aver fatto accomodare tutti quanti in piazza. (Lo so, dovrei narrare che c’è stato un blackout a inizio concerto, e blah blah le solite sterili polemiche, ma cosa ci importa?).
Eccola Elisa, con quell’aria un po’ freak (leggi libera, anti-diva) e un sorriso genuino, che mai la lascerà durante le due ore di concerto, e con quel suo fare musica non per compiacere se stessa, ma per la gente, per il suo pubblico, un’artista davvero pop pur nella sofisticatezza delle sue scelte complessive. Beh, qualche piccolo scivolone l’ha fatto, ma solo in studio, dal vivo ci sono i pezzi più belli, quelli più empatici, e portatori di messaggi quanto mai necessari.
Vorrei elencare anche argomenti che ha fatto chiari dal palco, perché questi messaggi fanno parte dell’attitudine verso la vita, della personalità e dell’anima di Elisa: l’eco-sostenibilità, tutto il tour ne è stato all’insegna, tema ripreso più volte, anche attraverso un video-messaggio del Dalai Lama proiettato sullo schermo a led (unico allestimento scenografico del palco); la lotta all’omofobia in tutte le sue molteplici forme; l’integrazione fra etnie diverse in un mondo pacifico e accogliente; la necessità di andare a votare “per chi ci protegge, non per chi ci minaccia”.
Due volte imbraccia la sua chitarra acustica, ringrazia molto i suoi musicisti e in particolare le coriste, che sono state davvero lievi, mai invasive; d’altra parte tutti i suoni del concerto erano equilibratissimi, perfetti (un plauso ai fonici, molti non riescono in questa piazza).
Forse il momento più emozionante, pregnante, è stata l’esecuzione di “Hallelujah” Di Leonard Cohen, nella versione di Jeff Buckley dall’album masterpiece “Grace”. Dice Elisa Se non conoscete questo album, uno dei più belli della storia della musica, rimediate, ascoltatelo … Una voce incredibile.
Elisa danza sul palco, il suo corpo si muove come vibrato dalla musica, fluido, presente, sempre proteso verso l’essere in sinergia con il sentire del pubblico, che canta, e smania sulle sedie, vuole andare sotto palco, e più volte timidi tentativi sono fermati dagli uomini della sicurezza. Ma durante gli ultimi quattro brani ormai la catarsi collettiva che solo i grandi artisti riescono a generare durante un concerto si compie, e centinaia di persone diventano un’onda inarrestabile, pacifica, e finalmente arrivano vicini a Elisa e possono saltare e ballare.
Un concerto 10 e lode, valutazione che leggete raramente dalla mia penna.
Articolo e foto di Francesca Cecconi
Set list Elisa Pistoia 18 settembre 2022
- Let me
- Come sei veramente
- Seta
- Palla al centro
- Rainbow
- L’anima vola
- A tempo perso
- Heaven
- Silent song
- Hallelujah
- Anche fragile
- Eppure sentire
- Ostacoli del cuore
- Forse sei tu
- Se piovesse il tuo nome
- Luce
- Stay
- No hero
- Together
- A modo tuo