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Fabio Treves & Eugenio Finardi live Pistoia Blues

Rito collettivo di purificazione, facciamo un bagno nel Blues e la nostra anima torna in una dimensione corale e collettiva

Dopo l’anteprima con The Tallest Man on Earth nei giardini della Fortezza, la 41/ma edizione del Pistoia Blues Festival l’8 luglio torna nella sua casa dopo lo stop pandemico, nella meravigliosa Piazza Duomo. A ingresso libero c’è la grande serata “Sweet Home Pistoia”, titolo del primo libro ufficiale sul Pistoia Blues “Sweet Home Pistoia – 40 anni di Festival Blues” (la nostra recensione) che ripercorre l’intera storia di uno dei festival musicali più longevi d’Italia. Sul palco per questa occasione speciale due giganti del Blues italiano: Fabio Treves e Eugenio Finardi, accompagnati dalla Treves Blues Band.

Intanto un inchino alla sempre ottima organizzazione di questo festival: tutto funziona, tutto è piacevole, rilassato, qui si può ancora bere e mangiare senza token (che tutti odiamo), muoversi in piazza senza alcuna difficoltà e al sicuro.

Ma la serata si preannuncia lunga e ricca di ottimo Blues, e mentre il sole comincia a calare, il palco si comincia ad animare grazie a Cek Franceschetti, chitarra resofonica e voce, accompagnato da The Stompers, ovvero Alessandra”Cekka Lou”Cecala  al contrabbasso, Giorgio Peggiani all’armonica e Annalisa Giudici Favero alla washboard. Il quartetto si è formato dopo l’uscita dell’ultimo album “Sarneghera Stomp”, di cui ci danno un assaggio dal vivo.

Sale velocemente poi Francesco Piu, cantante e chitarrista sardo accompagnato dalla sua poliedrica band, e portano un’energica miscela di Blues, Funky, Rock e Soul in chiave elettroacustica. Un po’ di emozione, certo quello di Pistoia è un pubblico esigente in materia di Blues, il palco è grande, importante, ma entrambi gli artisti superano la prova brillantemente.

La piazza nel frattempo si riempie, è stracolma di appassionati per il momento seduti; le seggiole iniziano a traballare quando salgono i qui ben noti Superdownhome, che portano con sé un bellissimo dono: questa volta sono accompagnati da due ospiti d’eccezione, Mark Feltham & Dennis Greaves, rispettivamente voce e armonica e voce e chitarra, fondatori e anima della storica band Rock Blues britannica Nine Below Zero, con i quali il duo bresciano ha realizzato anche l’ultimo singolo “Homework”.

Uno show superdownhomiano, ovvero irrefrenabile, energico, ironico, magico, materico, intenso. Show perfetto, con l’unico difetto di durare troppo poco nei suoi circa 50 minuti pur continuativi. Beh, vi riaspettiamo qui, ovviamente.

Ma la nostra fame di Blues viene comunque saziata, e con un ultima portata da mensa regale, con un grande vassoio dove sono disposti tutti gli ingredienti più gustosi, più genuini, niente di geneticamente modificato. Torna in quella che ormai è per lui una casa, e dove siamo tutti una famiglia, Fabio Treves con la sua Blues Band: Alex Kid Gariazzo alle chitarre, Massimo Serra alla batteria, Gab Delle Piano al basso.

Il concerto è grandioso, la situazione è grandiosa. Le sedie ci vanno strette, e con “The Devil And The Deep Blue Sea” via finalmente in piedi fino al sottopalco a ondeggiare i fianchi, a lasciarci ad andare, in un rito collettivo di purificazione, facciamo un bagno nel Blues e la nostra anima torna per una sera felice, intensa, immersa in una dimensione corale e collettiva. Fabio trascina la sua band instancabilmente, e a metà di questo lungo concerto, articolato su una scaletta fatta senza fretta alcuna, ospita sul palco il grande amico di sempre, Eugenio Finardi.

Il primo brano insieme è “Soul of a man”, e poteva essere diversamente? Finardi aggiunge una ciliegina al set, portando Giovanni Maggiore, in arte Giuvazza, chitarrista sopraffino. Dunque armonica, tre chitarre perfettamente dialoganti, basso, batteria, e la voce di Finardi che diventa puro Blues, profonda, spessa, bollente, per una performance unica.

Nonostante l’ora tarda e i regolamenti sulla quiete pubblica, i musicisti rientrano per l’encore perché il pubblico non se ne vuole andare, non vuole saziarsi, e Fabio annuncia che Il privilegio di stare nella Treves Blues Band è che si fa quello che dico io, e io voglio chiudere conThe Blues Is Allright”. La catarsi è compiuta, possiamo sciamare verso casa, con un tesoretto nel cuore.

Articolo di Francesca Cecconi, foto di Damiano Giangaspero

Set List Fabio Treves & Treves Blues band con Eugenio Finardi

  1. Oh Yeah
  2. Just Your Fool
  3. Minglewood Blues 
  4. The Devil And The Deep Blue Sea
  5. Don’t Start Me Talkin’
  6. Heaven In Hell
  7. Midnight Special+Treno
  8. Stone Fox Chase
  9. Soul Of A Man
  10. Heart Of The Country 
  11. Love In Vain 
  12. Spoonful
  13. Little Red Rooster
  14. Hip Shake Things
  15. Hoochie Koochie Man
  16. I Got My Mojo Workin
  17. The Blues Is Allright

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