23/11/2024

Davide Van De Sfroos, Milano

23/11/2024

Public Service Broadcasting, Milano

23/11/2024

Holden, Roncade (TV)

23/11/2024

Ancillotti, Pistoia

23/11/2024

The Winstons, Torino

23/11/2024

Genus Ordinis Dei, Bologna

23/11/2024

Savana Funk, Arco (TN)

23/11/2024

Animaux Formidables, Prato

23/11/2024

Non Voglio Che Clara, Firenze

23/11/2024

Avion Travel, Jesolo (VE)

23/11/2024

Teho Teardo & Blixa Bargeld, Treviso

23/11/2024

Altre Di B, Bologna

Agenda

Scopri tutti

Fontaines D.C. live Lido di Camaiore

Nel bill dell’ultima serata de La Prima estate terza edizione anche Kasabian, Shame e Wu-Lu

Domenica 23 giugno i Fontaines D.C., headliner insieme ai Kasabian, si sono esibiti a conclusione dell’ultima giornata della terza edizione de La Prima Estate, festival al Lido di Camaiore.

Wu-Lu
Wu-Lu

A dare il via all’evento è Wu-Lu, musicista di Brixton e personalità rilevante nel panorama musicale black britannico. Il pubblico, che sembra non conoscere l’artista, è però piuttosto intrigato dal mix di sonorità psichedeliche e hip hop, infatti non mancano calorosi applausi di supporto.

Shame
Shame

La scaletta procede e, terminato il primo scroscio di pioggia, salgono sul palco gli Shame, gruppo post-punk londinese. Il successo dell’ultimo disco, “Food For Worms”, uscito nel 2023, ha raggiunto anche l’Italia: il primo brano in scaletta è “Fingers Of Steel”, pezzo adorato dai fan e incredibile scoperta per tutti gli altri. Charlie Steen, frontman trasandato e fuori di testa, canta, balla, si spoglia, fa crowdsurfing e ringrazia il pubblico per essere così energico e coinvolto nello show circa una decina di volte.

Shame
Shame

La band è giovane e, sebbene il prato non sia ancora esattamente gremito di gente, dà tutto quello che può. La performance risulta impeccabile dal punto di vista musicale, oltre a essere genuina e divertente. Menzione d’onore al bassista Josh Fintery per aver intrapreso acrobazie per l’intera durata del set.

Kasabian

I tempi vengono rispettati alla perfezione, inizia a fare buio e i 7500 spettatori si ritrovano sotto il palco in attesa che si esibiscano i Kasabian. Sono trascorsi quattro anni da quando Tom Meighan non fa più parte della band, e la nuova formazione sembra aver finalmente ritrovato l’equilibrio.

Kasabian

Sergio Pizzorno si rivela essere un ottimo lead singer non soltanto per range vocale e intonazione, ma perché crea un’atmosfera di spensieratezza e puro divertimento che trascina anche chi aveva acquistato il biglietto soltanto per i Fontaines DC.

Kasabian

La setlist presenta le iconiche “Club Foot”, “Underdog” e “LSF”, cui si alternano momenti più emotivi come la performance di “Algorithms”. Quando è il turno di “Days Are Forgotten” Sergio, che fin dal primo momento ha catalizzato tutte le attenzioni su di sé, scende dal palco raggiungendo i fan ai lati del corridoio giusto in tempo per il ritornello. I Kasabian trasmettono gioia ed energia, specialmente con “Call” e “Coming Back To Me Good”, i singoli decisamente più dance e pop che anticipano l’uscita dell’ottavo album in studio della band.

Kasabian

“Happenings”, questo il titolo del progetto, è anche l’enorme scritta dai colori sgargianti presente sul palco alle spalle del gruppo, quasi un arcobaleno che compare dopo l’ennesima pioggia della serata. L’esibizione, durata più di un’ora, si conclude con “Fire”, brano che piace adesso come allora, anche se quasi irriconoscibile perché privo della seconda voce. La band allora ringrazia ed esce accompagnata dal pubblico che di sua iniziativa intona, più forte e senza sosta, il coro di “Algorithms”.

Kasabian

Effettuato l’ultimo soundcheck, è ormai evidente che l’attesa, per quanto sia stata resa piacevole dalle band precedenti, è terminata. Il brusio proveniente dalla folla è sempre più fitto fino a che l’inconfondibile scritta non illumina il palco: i Fontaines D.C. entrano in scena sulle note di “Romance”, brano di cui la band ci aveva regalato un estratto di una manciata di secondi per annunciare l’uscita dell’omonimo album in arrivo il 23 di agosto.

Fontaines D.C.

L’atmosfera cambia improvvisamente, è oscura e grottesca, la voce di Grian Chatten incanta dolcemente il pubblico. L’abbigliamento è non-convenzionale, occhiali da sole e magliette dei Celtics, luci e ombre delineano le sagome dei componenti disposti sul palco evidenziandone le posture inconfondibili.

Fontaines D.C.

La platea si scalda immediatamente con “Jackie Down The Line”, pezzo tratto da “Skinty Fia” e diventato subito uno dei preferiti dai fan. I movimenti convulsi di Chatten seguono il vortice di chitarre di “A Lucid Dream”, con “Big” i piedi battono forte sul pavimento e alimentano l’entusiasmo di un pubblico che si lascia trasportare tanto da intonare la strumentale, non soltanto le parole, di qualsiasi pezzo.

Fontaines D.C.

Ogni brano è emozionante nella sua diversità, profondo e sincero. La setlist rinnovata racchiude i brani che hanno a che fare con le tante possibili percezioni dell’amore, costruendo così un percorso concettuale che culminerà con l’uscita dell’album. Naturalmente, non mancano i nuovi singoli “Starburster” e “Favourite”, straordinari debutti live in Italia.

Fontaines D.C.

I Fontaines D.C. procedono rapidamente, un pezzo dopo l’altro, lasciando che sia la musica a coinvolgere il pubblico, a trasportarlo in quel posto che proprio loro chiamano “Romance” (Romance is a place).

Fontaines D.C.

Per questo motivo è un vero dispiacere l’interruzione dovuta a un problema tecnico riscontrato alla chitarra di Carlos O’Connell. Grian si scusa dicendo al pubblico di non avere alcuna intenzione di deluderlo e la band esce. Trascorrono una decina di minuti e l’imprevisto è già dimenticato: tornano sul palco con “Too Real” e Carlos può finalmente suonare, stavolta utilizzando l’iconica bottiglia di vetro.

Fontaines D.C.

La capacità di esecuzione e la portata dei testi rendono l’intera esibizione potente ed emotiva, e sono indice della complessità della visione artistica del gruppo in costante evoluzione. I Fontaines D.C., indubbiamente una delle band più interessanti degli ultimi anni, percepiscono il cambiamento come parte integrante di sé, sanno di essere autentici ed è in questa verità che ogni ascoltatore può ritrovare qualcosa di personale. Hanno idee, passione e una maturità tale per cui dimostrano, ancora una volta, di non poter essere etichettati in nessun modo e per nessun motivo.

Fontaines D.C.

Oltre alla seconda data estiva a Roma, i Fontaines D.C. torneranno in Italia per una sola tappa del “Romance Tour” il 4 novembre all’Alcatraz di Milano, già sold-out.

Articolo di Sabrina Tartarello, foto di Luca Taddeo

Setl ist Kasabian 23 giugno 2024 Lido di Camaiore

  1. Club Foot
  2. Ill Ray (The King)
  3. Underdog
  4. Call
  5. CHEMICALS
  6. Shoot the Runner
  7. Re‐Wired
  8. You’re in Love With a Psycho
  9. Coming Back to Me Good
  10. Days Are Forgotten
  11. Algorithms
  12. treat
  13. Vlad the Impaler
  14. L.S.F. (Lost Souls Forever)
  15. Fire

Set list Fontaines D.C. 23 giugno 2024 Lido di Camaiore

  1. Romance
  2. Jackie Down the Line
  3. Televised Mind
  4. Roman Holiday
  5. Big Shot
  6. I Don’t Belong
  7. Skinty Fia
  8. Chequeless Reckless
  9. A Hero’s Death
  10. Big
  11. How Cold Love Is
  12. A Lucid Dream
  13. Too Real
  14. Nabokov
  15. Sha Sha Sha
  16. Favourite
  17. Boys in the Better Land
  18. Starburster
  19. I Love You
© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!