Il 2 settembre l’Arena della Regina di Cattolica si prepara ad accogliere un Rock nato dall’uso sapiente di diverse sperimentazioni, tenute assieme dal fronte comune di una grande band: diamo il benvenuto allo stile irresistibile dei Franz Ferdinand. Scozzesi di origine, internazionali nel loro modo di interpretare l’innovazione che subisce il Rock passando per le loro corde: va bene il più che noto rimando al Post-Punk revival o al Dance-Punk, va bene che c’è chi preferisce definirlo (in parte giustamente) Dance-Rock, o chi ci vede quasi un nuovo ramo dell’indie Rock non classificabile altrove, ma alla fine cosa resta? Resta l’intelligenza musicale con cui sono in grado di riproporre una frangia del Punk Rock riunendo assieme vari pezzi di un puzzle che assume la forma solo quando sono loro a suonarlo.
Ad aprire per loro la serata gli Omini: band di ragazzi giovanissimi che ha esordito sul palco di X Factor ma che poi da lì ha preso il volo, ottenendo la possibilità di aprire diversi concerti di un certo calibro sulla scena italiana e internazionale; il gruppo è formato da Julian Loggia (voce e basso), Zack Loggia (chitarra e cori) e Mattia Fratucelli (batteria).
Nonostante la recente nascita musicale, trasmettono chiaramente il loro bisogno di coinvolgere e raggiungere chi li ascolta; desiderano far luce sul loro “qui e ora”. E infatti tra una cover e l’altra, propongono al pubblico anche un pezzo fresco di scrittura, quasi improvvisato. Ma quando il coraggio nasce da un’esigenza musicale non c’è timore del giudizio, quello che rimane a parlare a far parlare di sé è solo la musica. Di certo sono su una buonissima strada, e noi aspettiamo solo di vedere dove il loro progetto li porterà.
All’improvviso a luci spente il brusio del pubblico si trasforma in grida di entusiasmo: poche note del tema iniziale di “The Dark of Matinée” e si riconosce subito il loro tipico sound accompagnato dalla nitidezza degli strumenti e della voce. Inutile quasi da dire, i Franz Ferdinand sono sempre un piacere da ascoltare.
Anzi, non solo da ascoltare, ma anche da vedere; Alex Kapranos (voce e chitarra) in fatto di frontman sa il fatto suo: salta in tutte le direzioni suonando, dirige i movimenti del pubblico e lo fa cantare al suo comando. Gli altri membri lo seguono come fossero tutti parti di un unico corpo: Dino Bardot (chitarra), Bon Hardy (basso), Julian Corrie (tastiere, cori) e Audrey Tait (batteria e cori).
Con “Do You Want To” danno inizio a una serie di brani simbolo del loro modo di lavorare in musica; in “Evil Eye” si apprezza in particolare la pulizia dei suoni che Corrie riesce a ottenere con tastiera e synth; in “Michael” la batteria e la chitarra sono intervallate da accenti e pause che vengono messe in risalto da un gioco di luci perfettamente studiato (un plauso va anche ai tecnici del suono e delle luci).
Tutto sembra guidare il pubblico che salta da sottopalco fino all’ultima fila: a questo punto è davvero spettacolo. Arrivano subito alcuni grandissimi successi che si cantano ora come allora, mai rimasti indietro sul panorama musicale ma destinati a segnare un frammento della storia del rock: “Right Action”, “Love Illumination”, “Take Me Out”.
Seguono poi altri brani in cui la tipica sperimentazione si affianca all’incisività dei testi che hanno il potere di coinvolgere soprattutto perché strutturati nella loro personale impostazione ritmica: è il caso di canzoni come “Jacqueline” e “Ulysses”.
Nel finale con “This Fire” possiamo dire che il cerchio si chiude: il riff introduttivo va a salire aprendosi nel ritornello mentre le parole martellano This fire is out of control. Eh sì, il fuoco dell’originalità che hanno acceso in questo angolo di Rock è divampato ed è destinato a non fermarsi più.
Articolo di Perla Suppi, foto di Michele Arduini
Set list Franz Ferdinand 2 settembre 2023 Cattolica
- The Dark of the Matinée
- No You Girls
- Walk Away
- Build It Up
- Do You Want To
- Glimpse of Love
- Evil Eye
- Michael
- Right Action
- Love Illumination
- Lucid Dreams
- Take Me Out
- The Fallen
- Ulysses
- Outsiders
- Jacqueline
- Knock Knock
- Darts of pleasure
- This Fire