Non La pioggia nel pineto, ma la brezza dal pineto ha fatto da cornice allo splendido spettacolo andato in scena il 10 luglio al Vittoriale di Gardone Riviera, nell’ambito dell’edizione 2024 del Festival Tener-A-Mente. Sul palco ci sono stati due giganti del Blues contemporaneo, e cioè Kingfish, che ha aperto la serata con un set da 45 minuti, e a seguire c’è stato il ritorno, qui al Vittoriale, di Gary Clark Jr.
Originario di Austin, Gary Clark Jr, ha preso in mano la chitarra a 12 anni, e da allora è diventato uno dei più importanti rappresentanti della nuova generazione del Blues statunitense. Con lui, sul palco, in apertura, e nel finale insieme, Christone “Kingfish” Ingram, cantante e chitarrista anch’egli statunitense, noto fin dalla giovane età come uno dei migliori musicisti blues della sua generazione. Le premesse, dunque, c’erano tutte, perché fosse una serata magica, e proprio così è stato.
Dei 45 minuti di Kingfish, prima volta che lo sento dal vivo, porto via con me la grande naturalezza con la quale ha suonato la sua sei corde. Maturità esecutiva, e allo stesso tempo padronanza del palco, elementi che hanno celato la sua giovinezza, facendolo emergere già come un artista maturo. D’altronde – e ne consiglio l’ascolto – il suo “Live in London” è un disco meraviglioso, che profuma di grande tradizione musicale.
Con lui, sul palco del Duse, quattro musicisti che hanno letteralmente esaltato la sua performance. Batteria e basso hanno dettato il ritmo come un cuore pulsante; mentre le tastiere, a tinte Prog e Black Music, hanno fatto da tappeto ornamentale a trame sonore morbide, sporrete da una vocalità piena e matura. Grande esibizione, nella speranza di avere qui, prima o poi, un suo concerto integrale.
Cambio di palco lungo quasi 30 minuti per l’arrivo di Gary Clark Jr che, questa volta, si è presentato sul palco del Duse con sette musicisti, dei quali tre coriste favolose. Sale in scena con atteggiamento mistico, quasi da santone. Appare dalla sinistra del palco, e l’ingresso ha ricordato quello dei militari del film “Apocalypse Now”: lento e maestoso. Se lo potrà permettere, perché quando ha preso in mano la chitarra si è notata subito la differenza con l’esibizione di alcuni anni fa.
In quell’occasione Gary Clark Jr arrivava qua con il peso sulla spalle di essere il bluesman destinato a salvare il genere. Era reduce dall’ottimo album “Live” – da ascoltare ad alto volume – e allo stesso tempo non aveva ancora accumulato esperienza in giro per il mondo. Ora, invece, è tornato a Gardone Riviera con nuove consapevolezze, e tutte sono ben evidenti nel suo modo di suonare e presentare la sua musica.
Clark sa di essere non più la speranza, ma la certezza di un destino nuovo del Blues. La sua musica è pura contaminazione, come dimostra l’ultimo lavoro – quel “Jpeg Raw” che sarà la matrice del concerto – e rilettura di sonorità classiche del genere. Non solo, il concerto vede anche momenti di Black Music di grande intensità, come l’esecuzione di “What About The Children”, brano che ha segnato la collaborazione con Stevie Wonder; ma anche “Triumph”, brano che viene eseguito senza suonare la chitarra, da solista puro, dimostrando di possedere anche ottime qualità canore senza la sua sei corde in mano.
Ogni solo, ogni esecuzione, ogni brano appaiono come il frutto di una meditazione collettiva che Gary Clark Jr mette a disposizione del pubblico. Sembrava davvero che stesse componendo in diretta. Il concerto al quale si è assistito, insomma, sapeva di improvvisazione, anche se così non è stato. Nel senso, i brani sono tutti editi – e Clark spazia in tutto il suo repertorio – ma se si ascolta la scaletta su Spotify (cercare “Gary Clark Jr Vittoriale), ci si rende conto che tutto quello che si è sentito dal vivo era unico, perché reso tale dal tocco personale del chitarrista.
Così l’apertura con “Maktub”, brano quasi funky nella versione studio, è diventata più rock; stessa cosa per “When My Train Pulls In”, che da Blues classico si è trasformato in un mood acido, con rimandi ai suoni di Santana – non sarà l’unica volta nel corso della serata; “Bright Lights” viene ripulita, ed è diventata quasi un brano a tinte festaiole, che esalta il pubblico; “Jpeg Raw”, che nel disco è la canzone che convince di meno – troppo vicina al mondo hip-hop – a Gardone acquista un mood più blues, con un solo quasi mistico, che sembra piovere dal cielo più che dalle dita del chitarrista.
È stato uno show che ha saputo catturare tutta l’attenzione del pubblico, come d’altronde Gary Clark è stato in grado di catalizzare su di lui tutta l’energia della platea che, in alcuni tratti, è apparsa quasi in estasi, incapace cioè di far defluire le emozioni se non alla fine dell’esecuzione. Un suono che ha catturato, e dal quale era difficile davvero distrarsi; un flusso unico che ha avuto bisogno di grande attenzione per manifestarsi in tutta la sua potenza creativa.
Nel finale, poi, dopo quasi due ore di spettacolo, sul palco i due musicisti hanno regalato le ultime emozioni. Una serata davvero di gran classe, con due musicisti che stanno facendo la differenza non in un mondo musicale sperimentale, ma all’interno di un genere – quello del Blues – dove innovare non è affatto facile. La qualità intrinseca dei due, dunque, è ancora più elevata, e la si è vista e sentita tutta nella serata del Duse di Gardone Riviera.
Un concerto dove innovazione e tradizione si sono fuse insieme, e dove la contaminazione l’ha fatta da padrone. Il tutto creando un flusso musicale che ha saputo generare emozioni forti nel pubblico presente, accarezzato dalla brezza lacustre che arrivava dal pineto del Vittoriale. Quando le luci si sono accese, ben oltre dopo la mezzanotte e mezza, il pubblico è come se si fosse svegliato di colpo da una bella favola.
Purtroppo, al termine di questo concerto dove il suono ha davvero trasfigurato la nostra esistenza, ognuno è dovuto tornare a casa a fare i conti con la propria realtà quotidiana.
Articolo di Luca Cremonesi, foto di Roberto Fontana
Set list Gary Clark Jr 10 luglio 2024 Gardone Riviera (BS)
- Maktub
- When My Train Pulls In
- What About Us
- JPEG RAW
- The Healing
- To The End Of The Earth
- Alone Together
- What About The Children
- Feed The Babies
- Triumph
- Our Love
- Bright Lights
- Habits
- Palace Of The King
- Whole Lotta Lovin’