“The essential live” tour di Gary Lucas ha fatto l’unica tappa italiana a Prato il 30 ottobre 2021. Un concerto di nicchia, di quelli che ti godi perché intimi e schietti.
Credo sia decisamente inutile dilungarsi sulla figura di questo leggendario e influente chitarrista, uno dei migliori di sempre, un fuoriclasse, un fantasista, un compositore eclettico, originale e integro nel proprio approccio alla musica. Le collaborazioni blasonate sono numerose, ma Gary Lucas ha un lungo percorso personale che testimonia la capacità di comporre e suonare con linguaggi diversi e lontani tra loro, che nella fusione diventano il suo stile unico e emozionante, lieve e complesso.
Ed emozionante è stato questo concerto, tutto esaurito e in una location davvero particolare, nella bella hall del Beste Hub, fabbrica pratese di tessuti in edificio razionalista magistralmente ristrutturato e rigenerato per usi non solo produttivi ma anche culturali, in quella fusione avanguardistica che la città toscana cerca da tempo e che sta trovando in nuovi linguaggi urbani assolutamente geniali.
Incontriamo Gary prima del concerto, sta bevendo un tè nonostante sia stato imbastito un bel banchetto per lui perché non bevo più da tempo, ho una certa età, tra qualche mese faccio settant’anni e voglio tenermi in forma, però odio fare ginnastica o andare in palestra e allora cerco semplicemente di avere una vita sana e equilibrata. È quello che è sul palco, una persona serena e spontanea, innamorato come il primo giorno della musica e dello strumento lo accompagna da sempre.
Sale sul palco con due chitarre soltanto, con l’acustica farà la maggior parte dei pezzi, anche perché l’elettrica a un certo punto non gli risponde come lui pretende, e allora via, riprendo l’acustica, sì, perché è facile essere bravi con una potente chitarra elettrica e un muro di amplificatori dietro, ma se si sa suonare si suona anche con questa e un amplificatorino …
Potrei dirvi che nella scaletta abbiamo volato con lui dal Rock, al Blues, al Free Jazz, alla World, alla Psichedelia, tra armonie, atonalità, aritmie, attraverso brani strumentali e brani cantati, ma insomma in verità una scaletta non c’era. Gary si improvvisa il concerto, tanta è la sua naturalezza e padronanza non solo dello strumento, ma proprio del fare musica. Eccezione hanno fatto due brani preparati perché hanno visto ospite alla voce Marco Caporicci, vocalist giovane ma di lunghissima esperienza, per due gioiellini che hanno fatto gongolare tutti noi presenti, ovvero “Mojo Pin” e “Grace”, forse tra i brani composti da Gary più osannati in assoluto nella storia della musica popolare moderna.
Oltre un’ora e mezzo di musica, con qualche intervallo di brevi chiacchiere, come fosse tra amici, e così ci racconta della moglie che è rimasta a Syracuse N.Y., di come procederà il tour europeo, non lungo come lui avrebbe desiderato perché adora suonare sul vecchio continente, e poi della imminente festa di Halloween, che è la sua preferita. Intanto scorrono, senza fretta, con lunghe esecuzioni: Fantasia on Menphis, King Strong, Posion Tree, Let My People Go, Hugh’s Graveyard Stomp, Music For The Golem, Dance On Destiny, Grace, Mojo Pin, Bra Joe From Kilimangiaro, Fellini Casanova, Fata Morgana, Theme From La Strada.
Sciamiamo lentamente fuori con un sorriso stampato in faccia, forse un po’ increduli di aver visto un così bel concerto in un così bel luogo, dove non c’era alcuna distanza né fisica né emotiva tra artista e noi pubblico, pur seduti immobili in religioso silenzio. Un’esperienza più che un concerto e basta. Dopo, davanti a una birra, si discute se la magia si è compiuta o era in parte una proiezione delle nostre – alte – aspettative. La conclusione è risultata che è stato tutto reale, una magia talmente “vera” da lasciarci un’impressione surreale. Rivediamoci, Gary.
Articolo e foto di Francesca Cecconi
Set list Gary Lucas Prato 30 ottobre 2021
- Fantasia on Menphis
- King Strong
- Posion Tree
- Let My People Go
- Hugh’s Graveyard Stomp
- Music For The Golem
- Dance On Destiny
- Grace
- Mojo Pin
- Bra Joe From Kilimangiaro
- Fellini Casanova
- Fata Morgana
- Theme From La Strada