04/12/2024

Thornhill, Paderno Dugnano (MI)

04/12/2024

Vinicio Capossela, Padova

04/12/2024

Julie’s Haircut, Bologna

04/12/2024

King Hannah, Torino

04/12/2024

Tornhill, Milano

04/12/2024

Giulia Mazzoni, Prato

05/12/2024

J. Bernardt, Segrate (MI)

05/12/2024

Helmet, Bologna

05/12/2024

Justin Adams & Mauro Durante, Roma

05/12/2024

Estra, Torino

06/12/2024

Therapy?, Milano

06/12/2024

Fast Animals And Slow Kids, Venaria Reale (To)

Agenda

Scopri tutti

Giuda live Bologna

Un concerto di settantacinque minuti volato via in un attimo e che ti lascia solamente la voglia di rivederli

Giuda ph_PaoloNocchi

È la sera di una giornata tardo primaverile al Covo, storico locale bolognese che ha alle spalle più di quarant’anni di concerti e ha ospitato nomi importanti della scena indie italiana e internazionale. Il caldo estivo non ha ancora avvolto la città con il suo abbraccio e nel cortile interno del locale dove si sta per tenere lo show, tutti seduti in posti numerati, si può ancora respirare piacevole brezza.

Alle 20:50 si parte, sì è presto, ma bisogna rispettare il coprifuoco. La luce solare è ancora presente ma già i riflettori del palco iniziano a farla da padrone. Un veloce intro eseguito dal frontman con sintetizzatore e la band ci catapulta nel riff di “Overdrive”, opening track dell’ultimo lavoro datato 2019 (qui la nostra recensione), e il pubblico, nonostante l’obbligo di rimanere sulla propria sedia, canta a squarciagola il testo assieme a Tenda, il carismatico leader della band capitolina.

Nemmeno il tempo di sentire l’ultimo ritornello che passiamo alla carica prorompente di “Tartan Pants”. La band è affiatata e coesa, lo si può vedere nei loro sguardi complici e nell’energia che sprigiona durante l’esibizione. Lunghi anni di gavetta e miriadi di concerti in Italia, Europa e Stati Uniti hanno dato i loro frutti. Mi aspettavo almeno una piccola pausa al termine di questi due brani ma niente: ecco partire “Back Home”, seguito da “Coming Back To You”, secondo estratto da “Racey Roller”, loro album d’esordio nel lontano 2010, e qui le sonorità sono più rock‘n’roll, quello che ti fa scuotere la testa al primo ascolto e che a fatica ti fa rimanere seduto.

Giuda ph_PaoloNocchi

Senza rendercene conto passiamo al medley di “Get It Over”, nel quale il cantante torna dietro alle tastiere, “Space Walk” e “Watch Your Step”, tre brani che perfettamente si adattano a questa scelta esecutiva; i Giuda sono sempre più energici e nonostante il palco non sia molto spazioso (l’enorme amplificazione che si sono portati dietro lo riempie per metà), i chitarristi riescono agilmente a muoversi e a duettare assieme.

Giuda ph_PaoloNocchi

Non ci sono proprio le pause in questo concerto, non c’è presentazione dei brani, e in realtà non ce n’è nemmeno bisogno perché chi stasera è qua conosce a menadito ogni singola strofa e ogni singolo ritornello; le canzoni si susseguono senza sosta come se fossero la traccia di un unico album, la compattezza sonora della band ne esalta la qualità compositiva che arriva da un passato diviso tra i sobborghi di Londra e locali di New York, un Glam Rock ottimamente fuso con il primo vigoroso Punk britannico.

Giuda ph_PaoloNocchi

Dopo brani come “You Got The Power”, “Number 10” (dedicato al capitano della Roma, Francesco Totti, di cui i ragazzi sono grandi tifosi) e “Hey Hey” arriviamo alla prima pausa in attesa dell’encore che prevede quattro grandi brani. Qui il frontman cede il posto di cantante a Lorenzo, chitarrista del gruppo, in “Hold Me Tight”, ballata in perfetto stile surf rock, per poi tornare a dominare il palco sulle note di “Wild Tiger Woman”, “Bonehead Waltz” e “Roll On” che conclude la serata assieme ai sentiti ringraziamenti del gruppo verso i loro fan.

Giuda ph_PaoloNocchi

I Giuda sono una realtà nazionale che merita di essere conosciuta, autori di un sound genuino ed energico, con già una nutrita fanbase in Europa e oltreoceano. Quando si va ad un concerto dei Giuda ci si trova davanti uno spettacolo diretto, senza troppi fronzoli, ma è questo il loro punto forte, poiché ti contagiano con quella carica tipica degli anni Settanta riuscendo a farla loro e a renderla attuale, un concerto di settantacinque minuti volato via in un attimo e che ti lascia solamente la voglia di rivederli.

Articolo e foto di Paolo Nocchi

Set list Giuda Bologna 1 giugno 2021

  1. Overdrive
  2. Tartan Pants
  3. Back Home
  4. Coming Back To You
  5. Maybe It’s All Over Now
  6. Medley (Get It Over – Space Walk – Watch Your Step)
  7. Born Under A Bad Sign
  8. You Got The Power
  9. Get On The Line
  10. Teenage Rebel
  11. Number 10
  12. Hey Hey
  13. Interplanetary Craft
  14. Hold Me Tight
  15. Wild Tiger Woman
  16. Bonehead Waltz
  17. Roll On
© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!