Venerdì, quale modo migliore di chiudere la settimana, faticosa e uggiosa, se non con sano live Rock’n’Roll? Il 16 febbraio mi dirigo a Bottega26 a Poggibonsi (SI), per uno dei concerti rock di punta della loro – bella, as usual – stagione invernale: ci sono i Giuda! In redazione siamo estremamente affezionati a questa band, il loro ultimo album E.V.A. è stato il primo che abbiamo recensito quando abbiamo aperto il giornale, giusto per dare un’idea chiara della nostra linea editoriale a venire. Come narrato in precedenza su questa pagine, Bottega26 è un bel locale accogliente, ottimi suoni, ottime luci, ottimi drink. Ci si sta proprio bene, e vale la pena guidare nel nulla per raggiungerlo, nascosto tra capannoni industriali sul confine tra Firenze e Siena.
I Giuda saliranno sul palco soltanto a mezzanotte, li precedono due band alle quali viene affidato il gravoso compito di aprire ai romani, compito non facile, ma il pubblico reagisce abbastanza bene, pur senza riservare loro l’accoglienza turbolenta e sanguigna che vedremo poi con gli headliner.
I primi in scena sono i lucchesi Sinners Squad, band nata nel 2017 dalle ceneri di vari altri gruppi con l’intento di suonare un Punk Rock diretto e crudo, senza volersi legare a un particolare sotto-genere o percorso, tant’è che il loro secondo album “Fulltime Loser”, uscito proprio il 16 febbraio, è totalmente autoprodotto, auto-distribuito e auto-promosso.
Con tipico e finalmente genuino atteggiamento punk rock, i cinque musicisti, di età davvero varia, ci presentano una scaletta di 10 brani di cui ben 7 da questo nuovo lavoro, insomma quasi un release party. Sintonia, passione, buona tenuta di palco. Da tenere d’occhio.
È poi la volta dei Cesoia, quartetto bolognese che si autodefinisce “skinhead rock’n’roll”. Mah, decisamente non all’altezza di stare sul palco di questo locale, e tantomeno di aprire ai Giuda. Non si degnano proprio di avere un minimo di interazione con il pubblico, pensando di essere in sala prove a farsi i cazzi propri. Passiamo oltre.
Ecco, ecco, finalmente il palco viene risistemato per gli headliner, mentre i tecnici posizionano gli ampli e poco più – niente pedaliere stratosferiche o effetti speciali, se non una piccolissima macchina del fumo – il pubblico si accalca fitto fitto sotto palco, e il pogo inizia quasi subito appena i nostri cinque attaccano le prime note.
Pogo, circle pit, canti, tutto sanguigno ma senza stress da concerto metal, ci siamo sentiti subito una grande famiglia, noi della bolgia con i cinque musicisti sul palco. Line up che negli anni ha visto più mutamenti, ma le redini sono tenute ben salde dal chitarrista Lorenzo Moretti, regista della band, e dall’immenso carisma del vocalist, Tenda. La scaletta comprende brani da tutta la loro carriera, solo tre provengono dall’ultimo lavoro, che risale ormai al 2019.
Poche band riescono a coinvolgere in questo modo il pubblico, peraltro affatto composto da ragazzini, e farti sentire come suonassero non sul palco ma in mezzo a noi. L’empatia e l’energia di Tenda, supportato da un muro di suono compatto e granitico, ci fanno scorrere via il concerto in un soffio, invece passa quasi un’ora e mezzo, tutto di musica, niente chiacchiere.
Tanta esperienza, e ancora tanta, tanta passione. In verità dietro la professionalità emerge evidentemente la sempre presente voglia di divertirsi pure loro durante il concerto, e questo li avvicina ancora di più al pubblico, il tutto diventa una festa collettiva.
Prima del concerto li incontro nel camerino per due parole al volo. Chiedo loro cosa hanno fatto dall’uscita di E.V.A. La pandemia ha cambiato un po’ di cose, prima eravamo sempre in tour, poi appena le cose sono riprese purtroppo molti dei locali dove suonavamo hanno chiuso… per fortuna ora vediamo un po’ di ripresa, e noi appunto vogliamo riprendere a fare concerti. Intanto abbiamo iniziato a scrivere pezzi per un nuovo disco e presto annunceremo un nuovo tour, via, insomma, sembra che stia tornando tutto alla normalità, anche alla nostra normalità.
Prima dell’estate uscirà un nuovo singolo in occasione appunto del nuovo tour, mentre il prossimo album dovrebbe uscire entro la fine dell’anno. Lorenzo butta giù le idee, poi in sala prove ci lavoriamo, tanto, ci vuole davvero tanto perché un pezzo trovi la forma definitiva. Ecco perché passa tanto tempo tra un album e l’altro (ridono); prima viene la musica, i testi vengono sempre dopo, perché sono cuciti addosso alla musica, cerchiamo sempre gli incastri giusti.
E nel 2025 nuovo tour per lanciare il nuovo disco, che sarà come sempre scritto e arrangiato da noi e prodotto da Danilo Silvestri. Al momento, anche mentre scriviamo i nuovi pezzi, ci preme tornare on the road quanto prima possibile e il più possibile!
Alla fine, al bachino del merch, dove i fan sperano di accaparrarsi qualche edizione speciale in vinile altrimenti introvabile nei negozi – i Giuda sono maestri in quest’arte di stuzzicare i collezionisti – non resta più niente. Resta invece la certezza che li rivedremo live quanto prima, perché i Giuda, si sa, non possono vivere a lungo lontano da un palco.
Articolo e foto di Francesca Cecconi
Set list Giuda 16 febbraio 2024 Poggibonsi
- Tartan Pants
- Back Home
- Coming Back to You
- Maybe it’s All Over Now
- Medley: Get it Over, Space Walk, Watch Your Step
- Born Under a Bad Sign
- You Got The Power
- Get on the Line
- Teenage Rebel
- Number 10
- New Age
- Hey Hey
- Interplanetary Craft
- Slot Machine
- Hold me Tight
- Wild Tiger Woman
- Bonehead Waltz
- Roll On