Ci sono delle notti stellate in cui si respira un’aria un po’ particolare, quella al Phenomenon di Fontagneto D’Agogna (uno dei locali più belli d’Italia) il 2 dicembre è sicuramente tra queste, una notte ricca di sorprese e atmosfere indimenticabili. Sarà una notte di cavalieri, di gesta di eroi cantata in musica dagli artisti che si stanno preparando sul grande palco; complici lo spettacolare effetto di luci e fumo effetto nebbia sembra di essere immersi in una favola.
Il concerto inizia con i Draconicon, che uniscono suoni dark e gothic, per un concept in cui caos e follia vincono sull’ordine e la ragione; seguono gli Eternal Silence, potente symphonic metal band attiva dal 2008.
Dopo le loro esibizioni il pubblico si avvicina al palco e l’attesa rende i presenti un po’ impazienti. Le luci si abbassano e gli Haggard, imponente ensemble che questa sera conterà ben dieci artisti, fanno il loro ingresso capitanati da Asis Nasser, carismatico frontman nonché geniale e principale compositore. La band non smetterà mai di affascinare per tutta la durata del concerto, e veramente nulla è lasciato al caso.
Nati nel 1989, erano inizialmente in quattro e suonavano Technical Death Metal, uno stile poderoso, ma Asis ammira da sempre i grandi musicisti classici e le loro immortali composizioni. Avvicinandosi sempre più alla musica classica e resosi conto che il Metal, da solo, non fa più per lui, decide di provare ad unire i due generi, dando vita a qualcosa di unico, nel vero senso della parola, nel 1991. Tra loro figurano un tenore e un soprano, il violino, il flauto, il cello, e hanno anche un coro. Tantissimi dei loro fan non hanno nemmeno mai ascoltato Metal; gli Haggard sono qualcosa che ti coinvolge tantissimo, se sai cogliere lo stile portante. Personalmente, credo sia impossibile non innamorarsene.
Prima di iniziare a suonare, Asis nota in prima fila una giovanissima fan, le chiede se ha delle protezioni per le orecchie; alla risposta negativa, le regala un paio di ear plugs nuovi.
Il concerto inizia dolcemente, con la voce sublime di Janika Gross, soprano bella come uscita da un libro illustrato, e con le melodiose note dei musicisti classici; poi all’improvviso arriva la scossa metal, forte come un pugno nello stomaco, grazie al potente growling di Asis che fa da contrasto, le potenti chitarre e il basso. Il tutto sempre fuso con impareggiabile maestria. Tutti i loro brani presentano questi cambi repentini di intensità e di ritmo; i testi sono in inglese, tedesco e un ottimo italiano. Sicuramente gli Haggard sono tanto imprevedibili quanto geniali.
Quando Janika canta, letteralmente ipnotizza tutti quelli che sono presenti; nessuno fiata, nessuno si muove, come tanti bambini intenti ad ascoltare la più bella fiaba che parla di draghi, cavalieri coraggiosi e dame da salvare, di invenzioni ingegnose e maghi che tutto possono. In effetti i testi sono così, parlano del Bene e del Male, di luci e ombre, di misteri, di profezie, creazioni, invenzioni, personaggi che hanno fatto la storia del mondo, come la splendida “Eppur si muove”, dedicata a Galileo Galilei, un vero e proprio inno alla musica rinascimentale e che abbaglia per la sua vena compositiva insolita.
Grande successo anche per “Per aspera ad astra”, che ha il suo punto forte nel coro cantato per metà in inglese e metà in italiano, con un riff di chitarra a sostegno di quest’ultimo davvero da brividi, e per “Of a might divine”, forse la più medievaleggiante, in quanto per i primi minuti viene prodotta una melodia che profuma letteralmente di tempi antichi; il tutto viene poi improvvisamente sostituito da un’esplosione di aggressività ai limiti del Death Metal. “Seven from afar”, invece, altro brano accolto con grande entusiasmo, è la favola dei sette corvi dei fratelli Grimm, rivista da questi artisti.
Dopo la finta uscita di rito, rientrano tutti sul palco, presentati uno ad uno dal chitarrista Claudio Quarta.
Siamo alla fine del concerto, ma ho la sensazione che nessuno ci voglia davvero credere che siano gli ultimi due brani, vorremmo tutti ancora sentir cantare di pozioni magiche e gesta eroiche.
Asis saluta i fan dicendo loro che sarà presente per chiacchierare un po’ con chi lo volesse; si raccomanda che tutti tornino a casa guidando con prudenza, fa gli auguri di buon compleanno, cantati poi da Janika al suono del violino, alla piccola fan in prima fila commuovendola fino alle lacrime; poi il libro di favole si chiude, rimaniamo tutti abbastanza restii ad andarcene, ma la promessa di Asis che non passerà più così tanto tempo fino al prossimo concerto ci rassicura, insieme al suo sorriso, e solo allora possiamo davvero pensare di rientrare a casa. “E vissero tutti felici e contenti”, viene da dire, ma noi vi aspettiamo presto di nuovo sui palchi italiani con nuove storie e nuove avventure!
Articolo e foto di Simona Isonni
Set list Haggard Novara 2 dicembre 2022
1. In a fullmoon procession
2. Of a might divine
3. The hidden sign
4. In a pale moon’s shadow
5. Heavenly damnation+the final victory
6. Herr Mannelig
7. The observer
8. Prophecy fulfilled+And the dark night entered
9. Upon fallen autumn leaves
10. Per aspera ad astra
11. The day as heaven wept+The origin of a crystal soul
12. Tales of Ithiria
13. Awakening of the centuries
14. Seven from afar
15. Eppur si muove