Il Six Bars Jail di Firenze è un Folk Club costituito da un gruppo di soci della SMS Serpiolle il cui scopo è quello di condividere con amici, appassionati e chitarristi l’interesse per la chitarra acustica e in particolar modo per la tecnica del fingerstyle. E per la prima volta mi ci sono trovato la scorsa domenica 7 maggio, per andare a vedere Jon Gomm.
Ho scoperto un posto fantastico, organizzatissimo, ma soprattutto un posto dove una cinquantina di anime appassionate della sei corde si sono realmente ritrovate e strette intorno all’esibizione, tanto intima quanto straordinariamente unica, di questo grande chitarrista inglese, nato a Blackpool nel 1977.
In realtà non c’è tanto da scrivere su un concerto del genere, bisognerebbe goderselo e basta, ma alcune parole sono inevitabili; la tecnica di Jon Gomm è personalissima, si tratta sì di fingerstyle, ma un misto tra Michael Hedges e Stanley Jordan.
Accordature aperte, percussione, hammer on, e una sviluppatissima tecnica di tapping a più dita, quasi ad avvicinarlo in alcuni momenti più a un pianista che a un chitarrista, con una cosa differente da tutti gli altri: Jon canta anche, e pure molto bene, rendendo lo spettacolo vario e molto più ricco di qualsiasi altro shredder o chitarrista virtuoso, fedele al suo chitarrone e e alla sua pedaliera essenzialissima.
Il grande musicista, che già conoscevo, non è paragonabile in sé al poterlo scoprire come personaggio nella dimensione live, ha saggezza, black humour, e parla anche molto di sé, rivelando una certa sensibilità che naturalmente si riversa nella sua art of playing.
Ci ha deliziato in due tempi con brani suoi e una manciata di cover, palesando un’umiltà di fondo fuori dal comune, concedendo un paio di bis, facendoci pure cantare melodie a voci miste e completamente in acustico, tra le nostre fila in platea.
Tutti noi ci siamo divertiti e spellati le mani dalla gioia, poi gli abbiamo acquistato i cd, fatto la fila per farceli autografare, insomma una serata vera, bella, emozionante, in un posto degno di tale rappresentazione, anche se lontano dallo showbiz e dalla folla, fatto da gente che ha immenso amore e rispetto prima di tutto per la musica, e poi per gli artisti, cosa sempre più rara oggigiorno. Sinceri complimenti per tutti.
Articolo di Francesco Bottai, foto di Francesca Cecconi
Setlist Jon Gomm Firenze 7 maggio 2023
- Telepathy
- Deep Sea Fishes
- Schedrik v hrad
- High and Dry
- Passionflower
- Cocoon
- Ain’t Nobody
- Surrender
- Hey Child
- The Ghost Inside You
- Everything
- Gloria
- Song for a Rainy Day