6 settembre a San Piero a Sieve, in una piccola cittadina del Mugello, in Toscana, qui si chiude il tour estivo 2024 di Lucio Corsi, iniziato a fine maggio. Il concerto si svolge in uno spazio particolare, nella sala di K-Array, azienda che produce soluzioni audio di alto livello, ed è inserito nel programma “Dei Suoni i Passi” organizzato da Fabbrica Europa, che dal 1 all’8 settembre ha toccato con spettacoli di vario genere molti luoghi, anche insoliti, dell’Appennino sul versante fiorentino.
Si può pensare a tanti aggettivi per Lucio Corsi e la sua musica, io scelgo “eclettico” e “delicato”. Ogni volta che ho il piacere di vedere un suo concerto, resto sempre sorpresa da questo giovane artista e dalla sua fida band. Cresce, cresce, cresce, e così i suoi live, sempre più destrutturati ma omogenei e solidi al tempo stesso.
Lucio Corsi cresce nell’espressione della sua arte: sempre più sicuro di se stesso, si muove ora senza troppa timidezza, osando esprimersi in tutta libertà, senza alcun timore di esporsi come persona oltre che come musicista.
Cresce musicalmente, sempre più fluido, sciolto, così come cresce l’intesa con la sua band, libera come lui e capace di seguirlo nel suo essere istrionico, sempre compatta, precisa, con un tiro che aumenta di concerto in concerto, passando da ballad folk a pezzi hard rock senza perdita di smalto o incoerenze.
Sono Filippo Scandroglio “Chuck” alla chitarra, Giulio Grillo alla tastiera, Tommaso Cardelli “Charde” al basso, Marco Ronconi “Bronco” alla batteria e Jacopo Nieri “Iac” al piano. L’intesa tra Lucio e Filippo è davvero immensa, riescono a dialogare con le loro chitarre con una sintonia rara, e senza al tempo stesso lasciare gli altri sullo sfondo ma rendendoli complici di questa fratellanza assoluta. Lucio è accompagnato dalla sua acustica, le due Gibson, e ovviamente dalla sua “borsa degli attrezzi” in cuoio esce fuori l’armonica.
Il concerto, anche stavolta, sfora le due ore, con poche chiacchiere e una gran quantità di musica, e coinvolge gli oltre 100 partecipanti (sala stipata con persone in piedi) che fanno fatica a restare sulle sedie. E infatti ci alzeremo! E Lucio scende più volte dal palco per mischiarsi con noi, suonare e cantare in mezzo al pubblico, costringendo i due simpaticissimi e prontissimi roadie a rendere il tutto possibile districando cavi che vengono tirati dagli ampli senza tanti problemi da parte del Nostro.
Lucio presenta alcune delle sue canzoni, ci racconta brevi aneddoti sui fatti che le hanno ispirate, l’amore per la sua Maremma e gli spazi aperti in contrapposizione alla vita frenetica delle grandi città, poi della sya passione per la musica di Randy Newman.
O di quando nel 2012, ancora diciottenne, venne a Firenze per il concerto di Iggy Pop e grazie alla mamma di un’amica, io e alcuni amici riuscimmo ad arrivare sotto palco e sapevamo che si poteva provare a salire; ci ho provato varie volte e i buttafuori mi hanno rimesso giù; a un certo punto si sono distratti da un gruppetto di altra gente dalla parte opposta del palco, e allora ce l’ho fatta, e l’ho toccato!!! E ha davvero una pelle da iguana …
La parte centrale del concerto ha visto una performance solista di Lucio (canzoni 9-13 della setlist qui sotto), passando dalle chitarre al piano, senza che questo cambio di passo frammenti l’incedere fluido del concerto, la scaletta è davvero tutta ben calibrata, senza cali di tensione.
Lucio Corsi e band ci regalano anche la cover di “20th Century Boy” dei T-Rex, una versione esplosiva, un brano esplosivo, nato hard rock e qui lo resta, con un sound pieno, vigoroso, graffiante. Stupenda, e inaspettata. Alla fine, a grande richiesta, arriva bis, ma uno vero: per fare un bis si devono ripetere canzoni già fatte, giusto? E allora torna “Freccia Bianca” per salutarci.
Lucio come sempre ha pescato da tutto il suo repertorio, accompagnandoci non solo nel suo viaggio musicale, ma anche poetico. Ecco, sì, cosa contraddistingue Lucio Corsi nel panorama italiano della musica d’autore, è la sua poetica: semplice, gentile, personale, costruita non intorno all’intellettualismo, all’impegno politico, o all’essere letterariamente dotti.
Tutt’altro, lui riesce a narrarci storie semplici, basate sul mondo che lo circonda, in modo delicato, e come solo i veri sognatori, quelli che non hanno paura di esserlo e di essere giudicati per questo, sanno e soprattutto possono fare.
Lucio porta una ventata di purezza nel malato e drogato music business contemporaneo, le sue canzoni sono davvero popolari in tutte le accezioni migliori del termine, sono per il popolo, sono poesie per tutti, senza cercare a tutti i costi di essere sfacciatamente colte. Le canzoni di Lucio Corsi sgorgano da un’anima bella, schietta, altrimenti non sarebbero possibili.
Poi, ovviamente, di Lucio è già stato scritto molto, anche sulle nostre pagine, dei suoi riferimenti musicali, che vanno dal Glam al Pop, dal Folk al Rock, quindi non mi ripeterò. Posso solo dirvi che un suo concerto va assolutamente visto. Ve ne innamorerete perdutamente, e non ne perderete più nessuno qualora capiti dalle vostre parti.
E lo farà, perché Lucio Corsi è quasi perennemente in tour, come se la strada e il palco fossero la sua casa, è dove sta bene e sa di potersi esprimere regalando felicità, e una lezione di autenticità, coraggio, integrità. Ti aspettiamo per un nuovo tour invernale?
Articolo e foto di Francesca Cecconi
Set list Lucio Corsi San Piero a Sieve 6 settembre 2024
- Freccia Bianca
- Danza Classica
- La bocca della verità
- Amico vola via
- Trieste
- Bigbuca
- Orme
- Radio Mayday
- La lepre
- Senza titolo
- Francis Delacroix
- Zulu Time
- La ragazza trasparente
- Il lupo
- Magia nera
- Doctor Jekill and Mr. Hyde
- 20th Century Boy
- Astronave giradisco
- Cosa faremo da grandi
- Altalena Boy
- Freccia Bianca