Vita, ovvero dolore e gioia nelle storie cantate di Nada. Vita, ovvero dolore e gioia nel concerto di Nada, una delle nostre cantastorie più profonde, più vere. Dopo un quarto di secolo in giro con Fausto Mesolella, c’è dolore e gioia nel ritrovare il coraggio di fare un certo tipo di spettacolo, quello in duo, dove chi ti accompagna deve “sentire” la tua musica, perché in questo caso sul palco non ci sono intrattenimenti, ma solo quella. Il giovane talentuoso Andrea Mucciarelli la accompagna ormai fedelmente in questi suoi “giri”, ed eccola sul grande palco del Teatro Politeama di Prato il 28 gennaio, uno dei pochi in Toscana, di questo inizio sciagurato di 2022.
Un’ora e mezzo di concerto, solo voce e chitarra acustica, come si diceva. Questo tempo passa veloce, eppure lento, perché spesso il respiro resta sospeso, l’emozione di questa voce, delle sue parole, ci inchioda nelle poltroncine di velluto. Nada canta dal 1969, e di anni ne ha quasi 69. La voce è sempre quella, forse anzi ancora più piena, e graffiante. Una voce che scava. Nella set list quella sua prima canzone conosciuta da qualsiasi italiano trova un suo posto, insieme a tutte quelle del successivo e corposo repertorio d’autore. Per lei ha scritto Piero Ciampi, ma tanto ha composto da sola, parole intense indissolubilmente intrecciate all’interpretazione vocale.
Nada è anche scrittrice, attrice, e tutto questo si fonde meravigliosamente sotto le luci lievi del palco, senza niente che possa apparire, con un vestito nero che è un sacco che la copre, e neanche un filo di trucco. La performance è un susseguirsi coinvolgente di racconti, di narrazioni, di interpretazioni di se stessa ma al presente, senza richiami nostalgici. Il concerto raggiunge il climax con “Le mie madri”, nessuno si muove, la voce ci entra dentro e si appiccica all’anima. Tutte le interpretazioni sono lunghe, non c’è fretta, c’è invece passione, totale.
E io, che a causa della penuria di concerti vado a vedere anche quelli che in altri tempi neanche avrei preso in considerazione, prendo una bella lezione: con la musica non avere pregiudizi, anche generi a te lontani possono sciaguattarti dentro, e farti uscire dal teatro sapendo che hai imparato qualcosa di nuovo su te stessa. Ecco cosa ci sbatte in faccia Nada con la sua musica: gioia di vivere nel presente, nonostante il dolore.
Articolo di Francesca Cecconi, foto di Giulia Breschi
Set list Nada 28 gennaio 2022
- Tutto a posto
- Senza un perché
- Guardami negli occhi
- Io vivo in una terra …
- Maremma
- Via di tutto
- Luna in piena
- Distese
- Le mie madri
- Sul porto di Livorno
- Ma che freddo fa
- Amore disperato
- Stasera non piove
- Una pioggia di sale
- Ti stringerò
- Grazie
- All’aria aperta