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Oliver Tree live Milano

Con la sua musica, i suoi travestimenti, le sue parrucche e le sue ciabatte da piscina ci ha lasciati con un insegnamento in più

Quando per la prima volta ho visto la locandina del concerto di Oliver Tree,ho pensato che sarebbe stato un concerto fuori dal comune e che mi sarei divertita molto. Mi sbagliavo: è stato un concerto molto fuori dal comune e mi sono divertita tantissimo! Il pubblico in attesa dell’apertura dei cancelli dei Magazzini Generali è costituito da ragazzi e ragazze giovanissimi, alcuni di loro sono vestiti come il loro idolo, portano gli stessi accessori, chiamano gli amici al telefono raccontando loro di essere in attesa del concerto. Si fanno selfie che condividono sui social, con le musiche di Oliver Tree come colonna sonora: questo artista californiano, classe 1993, col suo umorismo stravagante ha un vasto pubblico anche sul web. Entro nel locale che era già affollato, dia lì a poco non ci sarebbe stato più spazio nemmeno per uno spillo, l’evento era sold out!

Aprono la serata gli Attack The Sun, giovane e grintosa band alternative rock veneta che ha partecipato a Sanremo Rock nel 2018, e i Melancholia, band di Foligno che ha esordito a X-Factor 2020 e spazia tra sonorità synth-rock, elettroniche e rap (la nostra intervista).

Attack The Sun
Melancholia

Dopo la loro esibizione, il pubblico inizia a chiamare a gran voce Oliver Tree mentre stavano ancora smontando il set degli opener. Riesco a parlare con alcuni fan nelle prime file. Qualcuno è stanco per essere in fila fin dalle 14 per assicurarsi un posto in transenna, altri raccontano di aver mangiato un panino all’uscita da scuola e poi sono corsi a mettersi in coda. Quando lo vedrai, ti chiederai chi è questo pagliaccio, mi dice una ragazzina sorridente  e felice. Nel frattempo il locale si riempie al massimo della sua capacità, i ragazzi scalpitano spingendo le transenne, spuntano cartelli con frasi scherzose rivolte al divertente artista, spuntano parrucche simili alla sua, spuntano anche fan vestiti di tutto punto proprio come lui.

L’atmosfera è quella di una grande festa dove il festeggiato tarda ad arrivare, e quando finalmente fa il suo ingresso in scena viene accolto da ragazzi e ragazze in delirio. Scusate il ritardo, mi stavo sistemando i capelli per voi, si giustifica simpaticamente Oliver, che interagirà col suo giovanissimo pubblico per tutta la durata del concerto. Fa domande, ride con loro, racconta aneddoti della sua vita, li fa cantare, li fa saltare e loro non sono mai stanchi, cantano tutte le canzoni insieme a lui. Le cantano tutte davvero.
Oliver Tree, che ha portato la sua musica sui palchi di grandi festival internazionali come il Loolappalooza e il Coachella, nel suo album d’esordio “Ugly is beautiful” affronta tematiche importanti come la depressione, la solitudine, il bullismo. Il disco, uscito il 17 luglio 2020 dopo varie vicissitudini e ritardi, anche a causa della pandemia, si è spinto al quattordicesimo posto nella Billboard 200, la classifica dei dischi più venduti negli Stati Uniti.

Per presentare l’attesissima “Cowboys don’t cry”, Oliver si cambia d’abito e si presenta vestito proprio da cow-boy per la gioia di tutti, e dopo questa canzone seguono alcune tra quelle che più trattano quei temi delicati di cui dicevo prima, come”Cash Machine” e “Hurt”.

Nella prima parte del concerto Oliver Tree fa divertire il pubblico col suo fare strampalato e colorato; lo fa anche nella seconda parte, ma lascia loro anche un messaggio, una morale. Chiedendo prima se comprendono l’inglese, ricorda a tutti dite ai vostri familiari ed amici che li amate, sempre. So che sembra una cosa scontata e banale, ma non lo è, perché non potete mai sapere quando sarà l’ultima volta che li vedete. Ho perso un caro amico, l’ho visto pochi giorni prima della sua scomparsa e rimpiango di non avergli detto abbastanza quanto gli volevo bene. Non nasconde gli occhi lucidi dietro i suoi occhiali da sole, stavolta, e l’emozione è forte anche tra i presenti.

Quando il concerto è ormai al termine, Oliver si congeda dicendo Ricordate che non importano gli abiti che indossate, non importa quanto brutti pensiate di essere, siete tutti meravigliosi! Abbraccia i suoi musicisti e se ne va improvvisando un balletto divertente, accompagnato dall’ovazione dei giovanissimi fan, trattenuti a stento dalle transenne, a cui ha lasciato messaggi importanti.
“Pagliaccio” magari sì, ma un pagliaccio che con la sua musica, i suoi travestimenti, le sue parrucche e le sue ciabatte da piscina ci ha mandati tutti a casa con un insegnamento in più.
Grazie, Oliver Tree!

Articolo e foto di Simona Isonni

Set list Oliver Tree Milano 10 novembre 2022
1.Intro/Forget it
2.Alien Boy
3.Trumpet Song
4.All that
5.Fuck
6.Do you feel me
7.Miss you
8.Life goes on
9.Cowboys don’t cry
10.Swing and a miss
11.Cash Machine
12.Let me down
13.Hurt
14.I’m gone/Alien

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