A Paolo Nutini è andato il compito il 16 luglio di chiudere la 41ma edizione del Pistoia Blues Festival. Seconda volta per il giovane artista sul palco di Piazza Duomo, esattamente a 10 anni di distanza dalle serate che avevano visto presente anche, e per l’ultima volta, B.B. King. Un’emozione forte per lui, che ha condiviso con il suo caldissimo pubblico questo ricordo.
Un tutto esaurito sin dai primi giorni dell’immissione in prevendita dei biglietti nonostante la data facesse parte di un tour con varie tappe nella nostra penisola e in Europa. Presente dunque una marea umana di persone adulte, ma di ogni età, molto coinvolte ma anche decisamente composte, senza alcun caos o disagio nonostante la calca in tutta la piazza e sulle tribune.
L’artista scozzese ma di origini chiaramente toscane, tradite dal cognome locale, ha presentato dal vivo brani dal suo disco “Last Night In The Bittersweet”, appena uscito a otto anni di distanza dal precedente lavoro. Considerato un fenomeno per il suo enorme successo, dovuto a un mix di fattori riconducibili tutti al talento, all’intelligenza, al lavoro duro e coerente, Nutini ha saputo come nessuno coniugare molti e diversi tra loro generi musicali in un unicum personale e magistralmente interpretato, grazie anche alle corde vocali che possiede, un dono della natura davvero raro, ma che sa far lavorare a suo piacimento grazie allo studio e alla creatività artistica.
Nutini mischia Soul, Folk, Classic Rock, Post-Punk, Krautrock, Elettronica, Brit Pop, New Wave, e sceglie di abbellire il suo concerto proiettando, non solo sullo schermo dietro ai musicisti ma anche sulle facciate dei palazzi storici di Piazza Duomo, immagini psichedeliche per forme e colori.
Il resto è musica, solo musica, i testi sono cantati insieme al pubblico, quasi per intero. Nutini ci regala anche momenti acustici, ma la maggior parte del concerto è accompagnato dalla sua talentuosa band di sei elementi, che si districano tra chitarre elettriche e acustiche, tastiere, sax, percussioni, oltre naturalmente a sezione ritmica davvero affiatata.
Non mancano ovviamente i suoi grandi successi, ma dal fervore in piazza in verità tutti i brani risultano essere grandi successi. Lui si concede timide e brevi chiacchiere con il pubblico, che davvero non ha bisogno di essere incitato, scende dal palco per cantare dal pit di sicurezza, sale sulle transenne, stringe le mani, si coinvolge completamente. Chiude con una gemma preparata appositamente per il pubblico italiano, “Guarda che luna”, incantando davvero tutti.
È un concerto altamente positivo, la musica è vera, è bella, è di alta qualità, e ti fa sperare che per i giovani di oggi ci sia ancora speranza di avere musicisti coetanei che suonano, che hanno idee, che sono veri artisti, in barba a tutto quel mercato di robaccia fatta a tavolino, ops, al cellulare, che si spaccia per musica ma in verità serve soltanto a rintontire le menti, non a farle espandere, a non renderle felici, come invece Nutini sa davvero fare.
Articolo di Francesca Cecconi, foto di Michele Faliani
Set listi Paolo Nutini 16 luglio 2022 Pistoia
- Afterneath
- Lose it
- Scream
- Acid Eyes
- Stranded Words
- Radio
- Dream A Little Dream Of Me
- Last Request
- Coming Up Easy
- Cherry Blossom
- Petrified In Love
- Jerry Don’t Be Hasty / New Shoes
- Pencil Full Of Lead
- Candy
- Everywhere
- Through The Echoes
- Iron Sky
- Shine A Light
- Guarda che luna