Avete presente quei 7-8 concerti che vi ricordate più vividamente di altri? Quelli che per la compagnia, per un incontro, per una canzone inaspettata vi portate dietro da anni e ve ne ricordate ogni momento? Ecco, il concerto di Patti Smith dell’11 dicembre nel Duomo di Siena è uno di quei concerti che, fino a che avrò la forza di parlare e di ricordare, citerò come uno dei più belli, emozionanti e intensi di tutta la mia militanza quarantacinquennale sotto palco.
Certo, perché assistere a un live della poetessa di Chicago è sempre un piacere enorme, che ho avuto la fortuna di provare molte volte; ma essere a un suo concerto dentro una location mozzafiato come il Duomo di Siena è sicuramente un fatto unico, difficilmente ripetibile. Nonostante tutte le poltrone siano occupate e un numero sicuramente oltre il migliaio di spettatori regali un colpo d’occhio spettacolare, la temperatura nel duomo è bassissima, tanto che intorno alle postazioni dei tre musicisti (Patti, il figlio Jackson alla chitarra acustica e Tony Shanahan all’elettrica e al piano), proprio sull’altare, sono state piazzate alcune stufe elettriche per cercare di dar loro un po’ di calore.
Un applauso scrosciante segna l’inizio del concerto, con Patti che ringrazia commossa per averla chiamata a suonare in un posto così bello, e inizia con “Grateful”, ovviamente in una versione scarnificata e minimale come il resto del set. Il concerto, organizzato con l’egida dell’Unicef e il cui incasso viene devoluto ai bambini di un orfanotrofio, prosegue con “Ghost dance” e con il commosso ricordo di Tom Verlaine e dei suoi Television, con una versione da brividi di “Guiding light”.
Immancabili i grandi classici del Patti Smith Group come “Dancing barefoot” dedicata a Shane MacGowan, o la meravigliosa “Beneath the Southern Cross” dedicata al marito di Patti, Fred “Sonic” Smith, scomparso ormai quasi 30 anni fa. Il clima natalizio viene sottolineato da “Happy Xmas” di John Lennon, dedicata a tutti i bambini palestinesi e ucraini che non potranno passare un Natale felice, e dal classico “O Holy Night”. Poi Patti decide di mescolare il sacro col profano, e dentro a un Duomo in ebollizione arrivano addirittura “Pissing in a River” e “Because the Night”, prima del bis richiesto a gran voce dal pubblico sotto l’altare di “People Have The Power”.
Poco importa se il riverbero naturale del duomo di Siena non è stato certo l’ideale per un concerto pop rock, e poco importa se l’impianto luci era quello di una semplice messa domenicale: ci è bastata Patti, con il suo incredibile carisma e il suo sorriso, davanti a uno spettacolo di affreschi mozzafiato.
Perché la signora Smith è ancora oggi una di quelle persone che con le sue parole e le sue note ancora sa indicarci la strada da seguire e quali sono le cose importanti a cui fare riferimento. E lei, con un’ora e poco più di canzoni e con il suo amore infinito verso gli esseri umani dimostrato anche in questo breve tour italiano, ce l’ha illuminata.
Articolo e foto di Michele Faliani
Set list Patti Smith 11 dicembre 2023 Siena
- Grateful
- Ghost Dance
- Guiding Light (Television Cover)
- Nine
- Dancing Barefoot
- Beneath The Southern Cross
- Happy Xmas (War Is Over) (John Lennon & The Plastic Ono Band Cover)
- O Holy Night (Adolphe Adam Cover)
- Peaceable Kingdom / People Have The Power
- Pissing In A River
- Because The Night
- People Have The Power