26/12/2024

Vinicio Capossela, Taneto di Gattatico (RE)

27/12/2024

Fast Animals And Slow Kids, Napoli

27/12/2024

Edoardo Bennato, Roma

27/12/2024

Quintorigo e John De Leo, Torino

28/12/2024

Fast Animals And Slow Kids, Molfetta (BA)

28/12/2024

PFM, Senigallia (AN)

28/12/2024

PFM, Isernia

28/12/2024

Beatrice Antolini, Rosà (VI)

28/12/2024

Cleopatras, Firenze

28/12/2024

Quintorigo e John De Leo, San Martino Buon Albergo (VR)

30/12/2024

Fast Animals And Slow Kids, Catania

30/12/2024

PFM, Roma

Agenda

Scopri tutti

Pere Ubu live Pisa

Voce ancora integra ed espressiva, capace di passare dal falsetto alle urla disperate

Quando un paio di mesi fa fu annunciata l’unica data italiana dei Pere Ubu al Giardino Scotto di Pisa, ebbi immediatamente la sensazione che il concerto del 18 luglio, organizzato dal locale Caracol, sarebbe stato non solo affollatissimo, ma anche una specie di riunione di amici.

Concerto sold-out, con la capacità ricettiva già quasi raggiunta in prevendita e entusiasmo che ha sorpreso perfino l’agenzia di booking, sbalorditi dal fatto che Thomas ha spinto il concerto fino ai 90 minuti di durata, bis compreso, che è un’autentica rarità quando di solito si ferma poco dopo l’ora di spettacolo. Sul palco, insieme al leader e fondatore, ormai costretto sulla sedia a rotelle a causa di problemi alle articolazioni delle gambe, la moglie Kiersty Boon al theremin, Graham Dowdall e Alex Ward alle chitarre e Keith Moline alla batteria – sintetica, così non devo portarmi dietro piatti e tamburi mi ha detto ridendo.

E nonostante David Thomas sia rimasto immobile per tutto il tempo, muovendosi solo per accendere una quantità industriale di sigarette, il suo carisma è rimasto immutato. Una voce ancora integra ed espressiva, capace di passare dal falsetto alle urla disperate di “The Modern Dance” e ai ruggiti blues à la Captain Beefheart.

Una scaletta imperniata, ma non troppo, sull’ultimo lavoro in studio della band – “Trouble on Big Street”, uscito giusto un paio di mesi fa – con classici come “30 seconds over Tokyo” o “Chinese radiation” che sono state dylaniate, ovvero completamente ri-arrangiate tanto da renderle quasi irriconoscibili; le due chitarre di  Dowdall e Ward, quest’ultimo anche al clarinetto, a fondersi in un delirio di suoni e di armonie dissonanti, supportate anche dal theremin di Kiersty, e dalla voce incredibile di David Thomas, purtroppo ingabbiato sulla sua sedia a rotelle ma ancora con tanta voglia di sperimentare, provocare e urlare al mondo il proprio dolore. Un leone ferito che ha ancora energie e testa per lottare, e per regalare al pubblico serate magiche come questa.

Articolo e foto di Michele Faliani

Set list Pere Ubu Pisa 18 luglio

  1. Love Is Like Gravity
  2. Moss Covered Boondoggle
  3. Crocodile Smile
  4. 30 Seconds Over Tokyo
  5. George Had a Hat
  6. Let’s Pretend
  7. Nyah Nyah Nyah
  8. Chinese Radiation
  9. Movie In My Head
  10. Worried Man Blues
  11. Crazy Horses (The Osmonds cover)
  12. Running Dry (Requiem for the Rockets) (Neil Young & Crazy Horse cover)
  13. Goodnight
  14. Sleep
  15. The Modern Dance
  16. Final Solution
© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!