23/11/2024

Davide Van De Sfroos, Milano

23/11/2024

Public Service Broadcasting, Milano

23/11/2024

Holden, Roncade (TV)

23/11/2024

Ancillotti, Pistoia

23/11/2024

The Winstons, Torino

23/11/2024

Genus Ordinis Dei, Bologna

23/11/2024

Savana Funk, Arco (TN)

23/11/2024

Animaux Formidables, Prato

23/11/2024

Non Voglio Che Clara, Firenze

23/11/2024

Avion Travel, Jesolo (VE)

23/11/2024

Teho Teardo & Blixa Bargeld, Treviso

23/11/2024

Altre Di B, Bologna

Agenda

Scopri tutti

Rachele Bastreghi live Firenze

“Un giorno da Psychodonna” è un concerto disegnato, presentato a Firenze in prima nazionale

La stagione 2024 del Musicus Concentus di Firenze prosegue il 1 marzo alla Sala Vanni con un nuovo concerto, sempre molto particolare e raffinato, garanzia del loro cartellone; ma stavolta è qualcosa di più, è un evento che unisce musica e fumetti: “Un giorno da Psychodonna” è un concerto disegnato che nasce dalle canzoni di “Psychodonna”, il primo full lenght solista di Rachele Bastreghi uscito nel 2021 (dopo l’ep “Marie” del 2015) e dai disegni di Alessandro Baronciani, che sono accompagnati dal musicista e produttore Mario Conte.

La data zero del tour di questo progetto è stata a Firenze, proprio perché l’idea è nata qui: mettere in scena il tema dell’album in musica dal vivo ma anche con i disegni dal vivo. Immaginatevi la narrazione che sottende lo spettacolo: un giorno nella vita di una ragazza che ha, finalmente, una “stanza tutta sua”, un posto dove rinascere ogni mattina, rivoluzionando e inventando un nuovo mondo possibile dopo il tramonto.

Un live intimistico, grazie anche all’atmosfera medievale affrescata della sala che ospita l’evento, quasi al buio, con luci di palco fisse e più che soffuse, dove Rachele Bastreghi canta, intrattiene, recita, suona tastiere e chitarra, sostenuta magistralmente da Mario Conte alle tastiere, piano e synth, mentre Alessandro Baronciani disegna con svariate tecniche pittoriche e grafiche in diretta, da un tavolino piazzato proprio sotto palco. I suoni sono perfetti.

Rachele alterna i momenti agli strumenti con lunghi momenti alla sola voce, si dà completamente, accompagnando anche con gestualità spontanea, movimenti quasi teatrali, espressioni intense e concentrate ogni passaggio, è davvero tutt’uno con la sua musica. Batte i tacchi degli stivaletti sulle assi del palco, ne fa uno strumento percussivo, e naturalmente non manca il suo amato tamburello, che suona proprio poco ma è sempre lì sulla tastiera, quasi a darle sicurezza.

Questo non deve far pensare che sia stata totalmente concentrata su se stessa, affatto. Sempre presente, è riuscita da subito a stabilire e mantenere un contatto senza filtri, vero e caloroso, non calcolato, con il pubblico, senza mai distrarci dalla musica.

Non sono mancati momenti ironici e autoironici, gestiti sempre con spontaneità, come quando si rende conto di aver sbagliato qualcosa nell’esecuzione di un brano e ferma tutto, chiede scusa perdonatemi, ma questa è la prima, spero che capirete … Mario Conte non sbaglia una nota invece, non solo per la sua immensa professionalità, base insostituibile sulla quale è costruita la trama musicale della serata, ma anche per la connessione perfetta con Rachele. È lampante che i due si sono misurati su tante sfide insieme.

Alessandro Baronciani è fumettista, illustratore, art director, grafico, ma anche musicista – il suo progetto autoprodotto indipendente “RagazzaCD” lo ha realizzato proprio con la collaborazione di Rachele Bastreghi – e sui fogli di carta dipinge non solo scene ma anche note, e noi vediamo sul maxi-schermo immagini che completano lo spettacolo senza esserne mero compendio ma parte integrante. Disegni sui quali passano anche parole di Rachele, ma anche di Alda Merini.

Rachele ci fa alzare tutti in piedi, e non è facile, tanto intensa è l’immersione in questa musica, che non è da stadi, non è da pogo, e il pubblico è mediamente adulto, anche se non mancano anche giovanissimi. Non sono l’unica ad avere un po’ di lucciconi agli occhi, l’atmosfera è densa, emotivamente pregnante, i testi sono forti, poetici. Dopo poco più di un’ora gli artisti ci salutano, niente bis, ma è stato davvero perfetto così, un concerto senza orpelli e messe in scena che non siano arte.

Però Rachele e Alessandro non escono dalla sala, macché. Una volta finito scendono semplicemente dal palco per stare insieme al pubblico, mentre Alessandro appronta un tavolino dove vende a una cifra simbolica i tanti disegni e artwork prodotti durante il concerto, Rachele chiacchiera con tutti, firma autografi, si lascia riprendere in selfie dove fa la scherzosa, e addirittura esce dalla sala per andare nel chiostro antistante per continuare a parlare con chiunque.

Una serata fuori dal comune, fuori dagli schemi, fuori dal mainstream, quello che ti aspetti da questa artista, anzi, molto di più.

Articolo e foto di Francesca Cecconi

Set list “Un giorno da Psychodonna” 1 marzo 2024 Firenze

  1. Poi mi tiro su
  2. Lei
  3. Come Harry Stanton
  4. Senza essere x
  5. Penelope
  6. Folle tempesta x
  7. L’aeroplano x
  8. Crisi metropolitana x
  9. Psychodonna
  10. Resistenze
© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!