Torna il Seravezza Blues Festival, naturalmente accompagnato dalla finale del contest “Road to Seravezza Blues”, che si è svolta venerdì 19 luglio, nel bellissimo Parco di Palazzo Mediceo della cittadina versiliese. Sei i gruppi rimasti in gara dopo aver superato la fase di selezione, ma stasera uno di loro, I Shot A Man, non ha potuto presenziare. La giuria tecnica, di cui Rock Nation faceva parte, ha avuto l’arduo compito di decretare i vincitori, dovendo scegliere tra proposte di alto livello, tutte intrise di Blues, classico oppure personalizzato e anche contaminato da altri generi. I criteri di valutazione comprendevano qualità della performance, attinenza al genere, originalità.
TAG – The Artist Garage, realtà italiana nata per supportare artisti e manager lungo tutta la filiera del settore musicale, offre ai vincitori il missaggio delle registrazioni dal vivo. TAG pubblicherà anche la compilation ufficiale del contest, “The Fancy Blues Compilation”. I primi classificati riceveranno inoltre una cassa monitor messa a disposizione dal negozio Musicland di Viareggio. La serata è stata presentata da Daniele Sabatti, nel giro conosciuto come lo “Zio Rock”.
Aprono la serata Flamingo Band, da Macerata, che hanno proposto brani originali e inediti, un Blues contaminato da venature di Soul, R’n’B e Jazz, provenienti dal loro album di esordio, pubblicato anche su cd.
Filippo Marangoni voce e chitarre, Mauro Rocchi al basso, Massimo Raimondi batteria e cori, Marco Tifi tastiere e Hammond, Danilo Censi alle percussioni, sono musicisti di lunga esperienza e si sente; il loro Blues risulta infine molto classico, ineccepibilmente eseguito.
Segue la Bibi Blues Band, da Milano, capitanati dalla vocalist Silvia Rumi, con Marcello Romani alla chitarra, Flavio Manzotti al basso, Fabio Madeddu alla batteria e Guglielmo Angioni alle tastiere.
Ventennale esperienza con collaborazioni di livello, nel 2023 hanno partecipato a Sanremo Rock, esperienza che gli ha fruttato un contratto discografico. Nonostante questo bel biglietto da visita, non hanno saputo emozionare, la loro presenza scenica su un palco così grande è risultata non adeguata.
Terzi a salire sul palco, e terzi classificati, sono DimeBlend, dalla Svizzera italiana, nati dall’incontro tra il chitarrista Max Frapolli e la vocalist Chiara Ruggeri, nota nel suo paese per aver partecipato allo show nazionale The Voice of Switzerland nel team della gloria locale del Blues Philipp Fankhauser.
Si presentano sul palco insieme a Mauro Fiero al basso, Claudio Bodini alle tastiere ed Elia Squartini alla batteria. Brani originali pienamente blues ma con un vibe rock che rende la loro proposta vivace, e che valorizza l’enorme potenzialità della bella voce di Chiara.
Cala il buio e arrivano The Rootworkers, anche loro dalla provincia di Macerata, la band più giovane della serata, che ci hanno sorpreso per il loro blend di Blues, Hard Rock e Psichedelia, con tinte black e acid. La band ci propone solo brani originali dal loro bellissimo mini album “Attack, Blues, Release”, pubblicato anche su cd.
Enrico Palazzesi voce e chitarra, Andrea Ballante chiatarra, Enrico Bordoni batteria e Lorenzo Cespi basso hanno messo su un repertorio che graffia dalle atmosfere hendrixiane, con un tiro pazzesco. Una band che può riuscire ad avvicinare al Blues anche i più giovani, e secondo noi, avrebbero dovuto vincere il contest, ma sono purtroppo arrivati secondi. Band da seguire.
Ultimi sul palco ma primi al contest, sono i Road Lights Band, da Domodossola. La loro proposta è una rivisitazione dei grandi classici della tradizione blues con due brani inediti. Giulio Taddei voce e chitarra, Atos Marzaroli armonica, Andrei Cocor basso e Samuele Esposito alla batteria, sono una band live al 100%, e l’affiatamento si sente.
Il loro Blues è più classico che classico con si può, sottolineato dalla presenza dell’armonica suonata appunto in modo tradizionale. Ottima esecuzione, ma nessuna novità in casa Blues.
Nell’attesa di conoscere i risultati del contest, una gran ritorno sul palco del Seravezza Blues Festival: i Mandarin Punch, vincitori della scorsa edizione.
Avevamo avuto modo di vederli anche nell’edizione 2022, dove nonriuscirono a centrare l’obiettivo, e possiamo testimoniare dell’immensa crescita della band, ormai pronta a qualsiasi dimensione di palco.
Articolo di Francesca Cecconi, foto di Simone Tofani