Roma 9 novembre 2024. La fila di persone fuori i cancelli di Largo Venue è alquanto lunga. Si possono percepire vari accenti a riprova che questo concerto ha attirato persone da varie parti d’Italia. Nulla di strano, difatti, stasera sul palco saliranno gli Starsailor, un gruppo importante nel filone Brit Pop del nuovo millennio, con una ventennale carriera alle spalle. Il concerto degli Starsailor fa parte della Biennale MArteLive (il nostro articolo), il più grande festival multidisciplinare diffuso d’Europa che, nella rassegna musicale #ALTRNTV, ha visto tantissimi artisti esibirsi in varie venue capitoline.
La serata si apre alle 21:15 con l’esibizione di An Early Bird, il progetto solista del cantautore napoletano Stefano De Stefano, che canzone dopo canzone, riesce a conquistare il pubblico con una bellissima miscela di Indie Folk riuscendo a coinvolgere pienamente il pubblico.
Racconta, durante l’esibizione, di aver collaborato con James Walsh, frontman degli Starsailor, alla realizzazione del brano “Quite a Find”. Questa collaborazione ci fa capire quanto l’universo acustico di An Early Bird sia complementare agli headliner che andremo ad ascoltare stasera. Innegabile la vena British sia nelle composizioni che negli arrangiamenti.
Dopo mezz’ora di musica An Early Bird saluta il pubblico tra gli applausi. Ci si prepara al cambio palco. Il tecnico delle chitarre sale, le accorda e scende. Ci siamo. Tutto è pronto e infatti ecco salire sul palco accolti da un caldo applauso gli Starsailor.
Si parte alla grande con “Into The Wild” un brano che lentamente avvolge con il sound inconfondibile della band tutta la venue. Gli Starsailor calcano le scene da ben 24 anni e sanno davvero come tenere un palco dimostrandosi una perfetta macchina live. Nessuno esce troppo dal proprio ruolo, tutto gira in perfetto equilibrio ponendo al centro la loro musica.
James Walsh alternerà la sua Fender Telecaster con la sua Guild acustica in più di qualche brano per regalarci delle canzoni più morbide come sonorità come la bellissima “Better Times”. Inutile dire che il pubblico è composto da molti fan di questa band che non perde di cantare ogni singola canzone con trasporto.
Il gruppo conclude con “Four to the Floor” un brano che si apre con il suo intro inconfondibile di tastiera, suonata da Barry Westhead, un brano che dimostra, visti i suoi 21 anni, come la musica del gruppo inglese invecchi bene e con dignità.
Chiaramente non può finire così, si percepisce che il gruppo non è ancora pronto a salutare il suo pubblico, così ritorna di nuovo per regalare altre due canzoni. Un encore sentito ed emozionante che corona una performance musicale perfetta, forse un po’ penalizzata sotto il profilo visivo da un accentramento di luci sul frontman con la conseguente messa in ombra del resto della band.
Articolo e foto di Daniele Bianchini
Set list Starsailor Roma 9 novembre 2024
- Into the Wild
- Poor Misguided Fool
- Alcoholic
- After the Rain
- Way to Fall
- Fever
- Better Times
- Keep Us Together
- Lullaby
- Where The Wild Things Grow
- Love Is Here
- Tie Up My Hands
- Tell Me It’s Not Over
- Silence Is Easy
- Four to the Floor
- Heavyweight
- Good Souls