Il 27 giugno destinazione Vicchio, piccola cittadina del Mugello, su per l’Appennino. Viaggiare in mezzo ai boschi con animali di varie misure che ti parano la strada, per arrivare e poi penare a parcheggiare, sì, ne vale la pena. Ecco una delle rare apparizioni del progetto Stazioni Lunari, banda di musicisti che non saliva su un palco dalla festa di capodanno 2024 in piazza a Scandicci, nell’hinterland fiorentino.
Stazioni Lunari è uno spettacolo musicale live itinerante ideato vent’anni fa da Francesco Magnelli, regista della serata, un vero e proprio direttore d’orchestra, un’orchestra popolare. Condividono il palco musicisti di grande levatura, ruotando negli anni, ma ognuno di loro porta di volta in volta una forte identità personale portando alla realizzazione di un concerto di un’autenticità musicale fuori dal comune.
È Ginevra Di Marco come sempre a fare la padrona di casa, o meglio di stazione, che favorisce commistioni fra i diversi mondi musicali degli ospiti, interagendo con loro, con una risultanza musicale che attraversa la tradizione della musica popolare, vissuta come parte attiva del nostro patrimonio artistico e culturale.
Ma non vorrei perdere troppo tempo a presentare questo progetto a chi malauguratamente non lo conosce. Chi sono (attualmente)? Stasera sono: Ginevra di Marco voce, Francesco Magnelli piano e tastiere, Piero Pelù voce, Finaz voce e chitarre, Don Bachi basso, Orla chitarre, Nuto batteria e percussioni, Roberto Beneventi fisarmonica, Andrea Salvadori chitarre, tzouras e mandolino, Pino Gulli batteria. Credo che basti ad introdurre questa serata “spaziale”.
Il concerto li vede alternativamente sul palco tutti insieme, con qualche alternanza qua e là, per esempio Piero Pelù appare soltanto quando deve cantare, mentre Finaz suona per tutto il concerto. I brani della scaletta pescano dal repertorio di Ginevra, di Piero, della Bandabardò; il brano finale, previsto per essere eseguito tutti insieme, doveva essere “Fuochi nella notte di San Giovanni”, ma su proposta di Pelù diventa “Bella ciao”.
La scelta è perfetta per incorniciare lo spirito della piazza, gremitissima; il pubblico stasera è stato co-protagonista, con una partecipazione incredibile: balli, canti, cori, e anche mosh! Pubblico fatto da persone di tutte le età, bambini inclusi, e tutte le canzoni sono state cantate a squarciagola, sia che fossero di Ginevra, che della Bandabardò che di Piero Pelù, senza distinzione.
Tanti i momenti particolarmente intensi, mi ha emozionato in particolare la loro versione di “Amandoti” dei CCCP, cantata insieme a tutta la piazza (guardate il video nelle nostre storie Instagram), e “Gigante” interpretata da Pelù accompagnato soltanto da Finaz alla chitarra acustica elettrificata, una versione davvero intima e rara.
“Bella ciao” è stata appunto un’esperienza collettiva magica, di coesione, di fratellanza. Fa bene esserci, a queste feste musicali collettive, fa bene come non mai, nonostante le molte imperfezioni tecniche del service incaricato di gestire suoni e soprattutto luci.
Set list Stazioni Lunari 27 giugno 2024 Vicchio (FI)
- Rumelaj
- Vento in faccia
- Sette sono i re
- Tziganata
- Johnny
- Canzone arrabbiata
- Io sto bene
- E allora il cuore
- Cohiba
- Cuore di vetro
- Novichok
- Del mondo
- Depressione caspica
- Maledetto cuore
- manifesto
- Lacio drom
- Beppeanna
- Malarazza
- Gigante
- Ubriaco canta amore
- Amandoti
- Bella ciao