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Subsonica live Firenze

Samuel, Max Casacci, Boosta, Ninja e Vicio sono in splendida forma

Giovedì 11 aprile, il nuovo fantastico tour dei Subsonica arriva anche a Firenze, al Mandela Forum, ovvero il palazzetto dello sport, pessima acustica, ma unico spazio al chiuso della città per ospitare grandi eventi. E sì, l’evento è grande, in tutti i sensi. Il palco è lungo oltre 20 metri, profondo, spaziale. La tecnologia la fa da padrona, e il risultato è davvero quasi da realtà aumentata, imponente, inusuale per gli artisti nostrani.

Samuel, Max Casacci, Boosta, Ninja e Vicio sono in splendida forma, si sono ripresi da momenti diciamo un po’ grigi. Il Rock italiano nato negli anni ’90 non è mai stato in cima alla lista delle mie preferenze, tutt’altro, ma conservo un ottimo ricordo del loro essere non-divi, quando li conobbi nel backstage dell’anteprima del Pistoia Blues Festival 2012, davvero semplici, alla mano, disponibili, a differenza di altri soggetti che credono di aver scritto la storia del Rock italiano (quando no). Il loro percorso ha subito sussulti, la virata all’Hip Hop mi ha lasciata spiazzata, ma ecco che sono risorti dal pantano dove si erano infilati, producendo un buon ultimo disco, e producendo un tour davvero stimolante.

Con questi presupposti, mi reco felice e bendisposta al concerto, così come altre centinaia di fan, pronti a ballare, cantare, far festa. E così sarebbe stato, con una folla danzante e gioiosa. Ma è dal giorno seguente che non riesco ad andare avanti nello scrivere di questo bello spettacolo, dove l’unica pecca sembrava essere il suono non perfetto, a tratti distorto, ma è solo colpa dell’acustica del palazzetto, solo rare volte sono capitati tecnici capaci di farne di perfetti.

Non trovo le parole, l’entusiasmo si è offuscato. La mattina dopo ci siamo alzati con la notizia scioccante di uno spettatore morto per un diverbio con uno dei uno degli addetti allo smontaggio del palco del concerto. Per fortuna è stato individuato e arrestato, imprigionato nel carcere di Sollicciano. La giustizia farà il suo corso, ma ha imbrattato questo evento con un manto di dolore, scioccando la città.

Lascio dunque che parlino le immagini, mi perdonerete, e vi rimando alla lettura della nostra recensione del concerto a Mantova, data zero del tour.

Articolo e foto di Francesca Cecconi

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