Siete mai entrati in un bar di periferia, uno di quei posti caratteristici lontani dai locali alla moda dove ancora si respira aria di casa?! Immaginate di sedervi al banco e mentre sorseggiate un ottimo distillato dal gusto rotondo e avvolgente il tizio accanto a voi vi racconta la sua incredibile storia, e voi, spettatori di questo momento unico, vi mettere comodi prestando attenzione. Questa è la sensazione che abbiamo avuto ascoltando “Meme K Ultra” , uscito il 25 marzo per l’etichetta La Tempesta Dischi. Un disco coinvolgente, che porta con sé questa atmosfera di familiarità e allo stesso tempo stimola l’interesse come una storia mai ascoltata prima. E i nostri narratori sono i Tre Allegri Ragazzi Morti insieme ai Cor Veleno.
Il loro tour estivo sui palchi dei principali festival italiani li ha portati il 14 giugno all’Ultravox di Firenze. Come già preannunciato nell’intervista che abbiamo avuto con Giorgio Cinini, in arte Grandi Numeri, dei Cor Veleno (nostra intervista) il live si presenta strutturato in tre parti: Quello di “Meme K Ultra”, quello dei Cor Veleno e quello dei Tre Allegri Ragazzi Morti.
Ma partiamo dall’inizio, quando sul palco ancora buio arrivano i musicisti; un breve intro e Davide Toffolo fa il suo ingresso sulle prime battute di “La gente libera”, singolo, insieme a “A me di Roma piace il rap”, che ha anticipato l’uscita dell’album. Si prosegue con “Chiedo il nome” “A volte ci consola” “Come le onde”. In un perfetto flusso i brani si susseguono uno dietro l’altro. L’impronta stilistica dei Cor Veleno si percepisce nella maggior parte dei brani, che però trovano una perfetta sinergia con la musicalità dei TARM intrisa da venature funk e rock. Le basi sono efficaci e in equilibrio perfetto tra le melodie e le metriche mitragliate dei testi, che risultano intelligenti e attuali. Il tutto senza dare per scontato che le due band, che possono vantare più di 25 anni di carriera nel mondo della musica, riescono a tenere il palco senza sovrastarsi e mantenendo ognuno la propria identità.
Poi giusto un momento per riprendere fiato e i Cor Veleno diventano protagonisti della scena; con il loro hip hop urbano e il loro beat old school ci trasportano indietro di vent’anni nelle strade delle periferie romane. In scaletta c’è “Cor Veleno” che si porta dietro una carica emotiva intensa nei suoi riff melodici, e poi “Trastevere”, pochi fronzoli, giro di basso spinto e si attraversano le strade del quartiere nei loro versi. Questi rapper “sparano dritto”, ma non urlano, invitano all’ascolto. Niente “dissing” nei testi dei loro brani, piuttosto ricordano e omaggiano gli amici.
Ancora un cambio di palco ed ecco i Tre Allegri Ragazzi Morti. I suoni si alleggeriscono, ritmiche reggae e brani dalle chitarre decisamente rock fanno ballare il pubblico. Con l’esecuzione de “Il mondo prima” parte il pogo sotto al palco e un nuvolone di polvere si solleva da terra avvolgendo le persone che scatenate continuano a saltare. A guardarlo da fuori sembra di essere tornati indietro di venti, venticinque anni, in quell’atmosfera da concerto in cui ti riempivi non solo di buona musica ma anche di grandi esperienze, poi tornavi a casa stanco, sporco e con un pezzo di vita in più nel cuore.
Quando tornano sul palco anche i Cor Veleno ci si avvia verso la fine del concerto. “La tua anima che balla” “L’effetto del merlo” “A me di Roma piace il rap” tratti dal loro ultimo album, e “In questa grande città”, un featuring dei TARM con Jovanotti, fanno da chiusura a questo live così ricco di emozioni e strutturalmente degno di nota. Ma c’è anche un fuori scaletta. Mentre il pubblico continua ad applaudire, i TARM intonano una canzone popolare della loro terra natia, il Friuli. Un omaggio sentito sopra e sotto al palco, vista la risposta di un pubblico coinvolto che canta a squarciagola un ritornello appena imparato.
Adesso è davvero finita, e mentre scivoliamo via verso l’uscita torniamo a riflettere sul valore di questi musicisti e su quel fil rouge che ci ha tenuti legati per tutto il tempo in questa dimensione sospesa nel tempo. Un bellissimo ritorno al passato mantenendo però una fresca attualità. I Tre Allegri Ragazzi Morti e i Cor Veleno hanno trovato una perfetta sinergia sul palco, hanno tirato fuori un album ricco di riferimenti musicali che sfociano in qualcosa di nuovo rispetto alla loro impronta stilistica e hanno racchiuso tutto questo in un live che vale la pena di essere visto.
Articolo e foto di Giulia Breschi
Set list TARM e Cor Veleno Firenze 14 luglio 2022
- Intro
- La gente libera
- Chiedo il nome
- A volte ci consola
- Come le onde
- Meme k ultra
- Mica serve avere fatto la guerra
- La musica sai che cos’è
- Meglio andarsene affanculo
- CV / Le guardie, i pompieri e l’ambulanza
- CV/ Non me ne fotte un cazzo
- CV/ Trastevere
- CV/ Cor Veleno
- CV/ Il nome del tuo esercito
- CV/ Ciao fratè
- TARM/ Puoi dirlo a tutti
- TARM/ La faccia della luna
- TARM/ Occhi bassi
- TARM/ Voglio
- TARM/ Il mondo prima
- TARM/ Mio fratellino ha scoperto il rock’n’roll
- TARM/ La mia vita senza te
- La tua anima che balla
- L’effetto del merlo
- A me di Roma piace il rap
- In questa grande città