Siamo all’Arena di Vienna, un luogo storico della protesta giovanile. Quasi 47 anni fa, la notte del 27 giugno 1976, sulla scia di una tendenza internazionale dell’epoca, iniziava l’occupazione del l’Ausslandsschlachthof (macello estero) da parte del collettivo “Arena”. Gli attivisti, che si facevano chiamare anche “arenauti”, misero a punto i primi piani collettivi per salvare l’edificio storico del mattatoio di St. Marx erano che era considerato di valore architettonico e degno di essere conservato.
Si dice che più di 200.000 persone abbiano visitato il sito durante l’occupazione tra cui il cantante Leonard Cohen. Negli anni successivi, grazie all’iniziativa degli “arenauti”, in tutta l’Austria sorsero centri culturali e giovanili alternativi. Purtroppo, però, gli “arenauti” non riuscirono nel loro intento di salvare l’Ausslandsschlachthof: il nome “Arena” è rimasto anche se il luogo è cambiato trasferendosi nel vicino Inlandsschlachthof (macello nazionale), l’attuale Arena, che in seguito ha acquisito notorietà soprattutto per i concerti rock.
Sono le 20:05, il palco della sala grande è stato lasciato da The Inspector Cluzo da appena una ventina di minuti e i rodies, muovendosi svelti e sicuri, hanno ri-assemblato il set composto di tre pedane mobili. Quella centrale, non c’è dubbio, è destinata a Mark Oliver Everett alias Mister E. Everett, barba da hipster e capelli perennemente fuori posto, che mette efficacemente in musica una vita tormentata e intensa.
Dopo l’università si trasferisce a Los Angeles dove si trova a fare innumerevoli lavori diversi, per arrivare alla musica professionale come tecnico del suono e assistente al backstage. Contemporaneamente, in quegli anni stava registrando sul suo quattro piste i pezzi che nel 1991 lo porteranno a firmare un contratto con la Polydor.
Nel 1995 l’incontro di Mark Everett con Tommy Walters (basso) e Butch (batteria) porterà alla formazione degli Eels. La loro musica si può definire come un misto di Rock alternativo, Indie Rock, Pop e Folk, con testi spesso malinconici ma anche ironici.
Vienna è il quattordicesimo appuntamento del “Lockdown Hurricane 2023 Tour” degli Eels che conta in tutto 26 date. È iniziato al Rock City di Nottingham nel Regno Unito il 26 marzo scorso e terminerà il 30 aprile 2023 al La Riviera di Madrid. In questa prima parte del tour gli Eels sono stati accompagnati da un’ottima band di apertura: The Inspector Cluzo (la nostra recensione).
Calano le luci e risuonano le note leggermente distoniche ma riconoscibili di “Così parlò Zaratustra” di Strauss. Entrano i musicisti tra gli applausi del pubblico, tutti in completo scuro e papillon. Iniziano a suonare “Steam Engine” Proseguono senza soluzione di continuità per cinque brani “Amateur Hour”, “Me and the Boys”, “Watcha Gonna” e “Do About It” e “Good Night on Earth”.
Mentre I musicisti riprendono fiato e accordano basso e chitarra, Mister E prende contatto con il pubblico ci è voluto tanto ma c’è l’abbiamo fatta, siamo a Vienna. I presenti apprezzano e applaudono. Ci sarà una gara oggi – dice Everett – ogni musicista ha un Apple watch che conteggerà il movimento fatto. Durante tutto il concerto, infatti, apparirà di tanto in tanto sullo schermo dietro alla band il volto di ciascuno dei quattro musicisti e la scritta “Exercise goal achieved” (obiettivo dell’esercizio raggiunto).
La musica riprende, la voce di Mark Everett, un po’ graffiante e nasale, riesce sempre a trasmettere molta emozione. “Anything for Boo” e “Jeannie’s Diary“, fino alla intensa “I Need Some Sleep” che fa parte della colonna sonora di Shrek II, dall’album “Beautiful Freak” del 1996. È il momento di rallentare, una piacevole pausa di riflessione ma poi i brani si inseguono, uno dopo l’altro, per più di due ore di musica.
Nella parte finale arriva prima “Novocaine for the Soul” sempre da “Beautiful Freak” e poi, dopo una lunga pausa iniziano i bis: “Last Stop: This Town” dall’album Electro-Shock Blues del 1998, e “Friendly Gost” dall’album “Soul Jacker”. Uscita di scena e poi, sull’onda degli applausi, nuovi bis: “Earth to Dora” e “Wonderful, Glorious” dagli omonimi album. Si chiude con la “God Gave Rock and Roll to You” cover degli Argent resa celeberrima dai Kiss.
Gli Eels non si sono risparmiati, carichi di energia positiva, hanno tenuto con loro un pubblico caldo ed entusiasta che li ha applauditi e sostenuti in questa maratona. La loro musica ci ha trasportati in un mondo fatto di emozioni e riflessioni, in cui la melodia e il testo si fondono per creare un’esperienza unica. “Exercise goal achieved”: splendido.
Articolo di Mario Molinari, foto di Francesca Cecconi
Setlist The Eels Vienna 14 aprile 2023
- Also sprach Zarathustra (Richard Strauss)
- Steam Engine
- Amateur Hour
- Me and the Boys (cover NRBQ)
- Watcha Gonna Do About It (cover Small Faces)
- Good Night on Earth
- Anything for Boo
- Jeannie’s Diary
- 3 Speed
- The Gentle Souls
- I Need Some Sleep
- Peach Blossom
- Who You Say You Are
- That Look You Give That Guy
- It’s a Motherfucker
- The Deconstruction
- I Like the Way This Is Going
- Dog Faced Boy
- You Really Got Me (cover The Kinks)
- Drummer Man (coved Nancy Sinatra)
- Novocaine for the Soul
- I Like Birds
- Are We Alright Again
- Baby Let’s Make It Real
- Friendly Ghost
- Last Stop: This Town
- Earth to Dora
- Wonderful, Glorious
- God Gave Rock and Roll to You (cover Argent)