Il caldo afoso del 26 agosto non è riuscito a fermare l’energia degli Struts. L’emozione era palpabile per l’ultima data del tour estivo svoltatosi a Empoli, nella la terza data del Beat Festival. Glitter, eyeliner, stivaletti di pelle, fumogeni e luci coloratissime. Luke Spiller, il frontman, appena salito sul palco promette di dare il massimo, è l’ultima data del tour e sta sera vuole festeggiare.
La scaletta viene aperta con “Dirty Sexy Money” seguita da “Body Talks”, la band inglese è irrefrenabile. Basta poco per accorgersene, Luke è nato per stare sul palco. Si muove con una naturalezza che pochi performer possono vantare di possedere. L’influenza di Freddie Mercury e Mick Jagger è lampante non solo per la scelta tecnica ma anche stilistica, eppure il cantante riesce a creare qualcosa di estremamente personale. È difficile condividere il palco con un fenomeno come Spiller eppure il bassista Jed Elliott e il chitarrista Adam Slack non sono stati da meno. Jed, seppur sempre concentrato, è in continuo in movimento.
Ride con i fonici, raggiunge Adam per cantare insieme i cori, scambia battute con il batterista Gethin Davis. Avendo conosciuto la band nel backstage posso affermare che invece Adam è più introverso rispetto al compagno Jed, questa differenza si nota sul palco ma non impedisce al chitarrista di regalarci una grande performance.
Il concerto continua con “Fallin’ with me”. A fine brano i musicisti si mettono a scherzare con il pubblico e partono due versioni improvvisate e non finite di “Seven Nation Army” dei White Stripes e “Jumpin’ Jack Flash” dei Rolling Stones. Non solo la band si sta divertendo da matti ma anche il pubblico non riesce a non essere contagiato dalla simpatia del gruppo. Giù risate per Jed che non sa le note dei pezzi improvvisati e Luke che non si ricorda i testi delle canzoni.
Basta, è il momento di tornare seri e la scaletta continua con “Too Good at Raising Hell”. Un’energia incredibile è presente non solo sul palco ma anche tra il pubblico. Saltano e cantano tutti, la forza degli Struts è contagiosa. La scaletta continua inaspettatamente con “Kiss This”, convinta avrei sentito solo al momento dell’encore. Continua con “Primadonna Like Me” che non delude mai. Spiller prende poi la parola: Amo l’Italia. Voi italiani ci regalate la vostra energia ogni volta che ci esibiamo per voi. Non solo, avete un cibo buonissimo e vi vestite da paura, amo il vostro stile! È come se ogni volta vi doveste vestire bene anche non avendo nessun posto dove andare. E attaccano brillantemente con “All Dressed Up (with nowhere to go)”.
Segue “In Love with a Camera” e durante l’intro di chitarra di “One Night Only” dal pubblico qualcuno inizia a cantare “Don’t look back in Anger” degli Oasis. Volete sentire gli Oasis? – urla Luke ridendo – allora accendete le torce e cantate con me! A metà scaletta la band regala una cover rock di “Royals” di Lorde. Scelta apparentemente bizzarra ma che a rifletterci bene ha perfettamente senso. Parlando con Luke nel backstage prima del concerto, mi ha confessato di aver quasi smesso di ascoltare Rock per dedicarsi al cantautorato femminile. Questi sono The Struts, una band che non si accontenta mai pronta a mettersi in discussione e regalare qualcosa di innovativo.
Verso fine scaletta la band presenta il brano che darà nome al loro prossimo album in uscita a novembre “Pretty Vicious”. La scaletta finisce con “Out Your Money on Me”. Passa però poco e Luke torna sul palco eseguendo una versione solo piano e voce di “Bohemian Rhapsody”. Una performance da brividi, un pezzo non facile eseguito alla perfezione. Il concerto chiude definitivamente con “Could Have Been Me”, cavallo di battaglia della band con cui andarono virali su Tik Tok durante la pandemia.
Metto le mani avanti dicendo che non sono una grande appassionata della band eppure devo ammettere che è stato uno dei concerti più divertenti a cui abbia mai assistito. Una band preparata, divertente e con grande personalità. Hanno il grande talento e privilegio di essere una band più valida live che non sui loro album. Un concerto da non potersi assolutamente perdere.
Articolo di Ambra Nardi, foto di Irene Arditi
Per la foto in home page si ringrazia Stefano Mattii
Set list The Struts Empoli 26 agosto 2023
1. Dirty Sexy Money
2. Body Talks
3. Fallin’ With Me
4. Seven Nation Army (snippet)
5. Jumpin’ Jack Flash (snippet)
6. Kiss This
7. Primadonna Like Me
8. All Dressed Up (With Nowhere To Go)
9. In Love With A Camera
10. Don’t Look Back In Anger (snippet)
11. One Night Only
12. Mary Go Round
13. Low Key In Love
14. Royals (Lorde Cover)
15. Guitar Solo
16. Wild Child
17. Pretty Vicious
18. I Do It So Well
19. Where Did She Ho
20. Pur Your Money On Me
21. Bohemian Rhapsody
22. Fire (Part 1)
23. Could Have Been Me