Questo report è, contemporaneamente, la storia di tre fantastiche sorelle messicane e di un’odissea autostradale: solo il cielo sa cosa ho passato il pomeriggio di giovedì 18 luglio per recarmi al BOnsai di Bologna per il loro concerto di casa Barley Arts, tra cantieri, code da bollino super nero, deviazioni che mi hanno fatto gustare la campagna parmense sotto un solleone impietoso, idem per il rientro anche se almeno il sole era finalmente tramontato. Arrivo al parco delle Caserme Rosse sentendomi come una patatina in una friggitrice ad aria, croccante fuori e morbida dentro, ritiro il mio pass e mi dirigo verso il palco: molti fan erano già arrivati e sostavano nelle zone d’ombra sotto gli alberi, e la “The Warning Army” si era impossessata da tempo della transenna.
Questa volta non ho il mio consueto tempo per la ricognizione e le chiacchiere, pochi minuti e con il sole ancora piuttosto alto si dà inizio al live, aperto dai romani Life In The Woods. Belli e curati nel loro outfit che strizza l’occhio alla moda rockabilly, nonostante l’afa che non perdona, questo giovane trio ci presenta la sua potente anima rock tornando su un grande palco e ci riporta ai tempi di quando i loro genitori avevano la loro stessa età, anche prima probabilmente.
Occhio però, questi ragazzi non restano legati al passato, ma sono decisamente proiettati in un futuro molto evidente, cavalcando stili e sonorità anni ‘60 e ‘70, passando direi dagli Struts, tanto per fare un esempio, macinando assoli di matrice hard rock, stoner, psichedelica, e rimanendo forse in un territorio più ricercato, più di nicchia, nel senso positivo del termine ovviamente, territorio non semplice, e più comune altrove che in Italia.
Sono entusiasti di presentarci il loro vigoroso debut album “Looking For Gold” , uscito il 17 maggio 2024 per Universal Music Italia, dove possiamo trovare tutte le loro caratteristiche salienti, la potentissima voce di Logan Ross, figlio legittimo del Rock’n’Roll e del Blues, mentre la sezione ritmica formata dal bassista Frank Lucchetti e dal batterista Tomasch Tanzilli (solo a me ricorda Luke Goss dei Bros?) colpisce per competenza e abilità a interpretare un Rock decisivo e possente. Il pubblico? Spazia dai più giovani, cresciuti a pane e Rock da genitori altrettanto rockettari, ai “boomer” che hanno fatto del Largo ai giovani il loro credo.
Un gruppo destinato a crescere e a cavalcare la cresta dell’onda, da ascoltare, perché no, in auto con i finestrini abbassati e il volume a manetta; magari seduti su una Plymouth Fury del ‘58, ma sono solo i gusti di chi scrive, forse qualcuno riesce anche a indovinare il film che la vede protagonista.
L’uscita dei Life In The Woods è salutata da un tripudio di applausi e di Bravi! E arriviamo al momento di preparare il grande palco per chi, al momento, è nel backstage e riusciamo a intravvedere qua e là.
Si scopre la batteria che era stata nascosta sotto un telo scuro, si accordano chitarre, si posizionano microfoni. Tanti i bambini tra il pubblico, che indossano magliette come vestitini, cercando il posto migliore in transenna con l’aiuto di mamma e papà.
Per una sera, Bologna diventa caliente come Monterrey, in Messico, città natale delle The Warning, intenso e dardeggiante trio rock composto nel 2012 dalle sorelle Villareal Velez; nate sotto il segno del pentagramma è proprio il caso di dirlo, dato che iniziano a cantare e suonare fin dalla più tenera età, stelle nascenti della musica Rock senza confini.
Dopo il pazzesco sold out di Milano nell’aprile di quest’anno (il nostro report), le nostre chicas tornano in Italia per presentare il loro quarto, recentissimo album in studio “Keep Me Fed”, uscito il 28 giugno 2024 per Lava – Republic Records e anticipato da singoli come “MORE” e “S!ck”, che ha scalato la Top 8 di Active Rock e le prime posizioni della Mainstream Rock Chart di Billboard.
Le prime note introduttive si librano nell’aria: in alto i cuori, le mani e le voci, voliamo tutti nel cielo dall’emozione, e accolte da un pubblico ebbro di felicità le nostre sorelline prendono possesso dello stage. La prima a domarlo è Paulina, detta Pau, che entra fiera a passo marziale, occhiali da sole e testa alta, regina incontrastata della batteria, dove si siede a ricevere l’ovazione dei fan che a stento si contengono; segue Alejandra, la cucciola di casa Villareal, occhi dolci da cerbiatta che conferma la sua combo letale di bellezza mozzafiato e abilità fuori dal comune col basso. Ultima la vulcanica Dany, bionda vocalist e chitarrista instancabile, che assieme alle sorelle si gusta l’infinito applauso del BOnsai.
La scena ora è completa, le leggende di Monterrey sono davanti a noi nella loro bellezza e maestria, forti come la loro terra, più calienti del sole che ancora ci mette alla prova, femmine come tutte le cose belle della vita: la gioia, la felicità, la meraviglia, la magia. Esistono cose e situazioni a cui tutti noi, da sempre, siamo abituati a dare un giudizio di grandezza, come suonare al Royal Albert Hall, oppure a San Siro, o ancora giocare una partita all’Olimpico; le The Warning stasera aggiungono un grande tassello in più alla lista e al loro tour, con questa stupenda data italiana sul palco bolognese.
Quindi, dopo aver catturato occhi e cuori del pubblico con la loro intensa presenza scenica ed energia sul palco, le The Warning fanno cantare tutti per tutta la durata del concerto, con le loro tipiche sonorità rock old school, condite da Metal quanto basta qua e là, e una forza viva e pulsante attraverso la serata (non direi notte, essendo partite alle 20.30 ), collezionando esplosioni di applausi e complimenti.
Trasudando sicurezza, fierezza e carisma, le ragazze danno via al set con il loro grande successo “S!ck”, seguita da “Z” e “Choke”, e mentre le prime due trasmettono una grinta contagiosa e senza pari da subito, la terza suona quasi come una ballata inizialmente, e invece scherzone, nient’affatto: il basso trascinante di Ale e l’aggressiva batteria di Pau si sviluppano fino a quando il ritornello esplode con Dany che regala una melodia ascendente molto forte.
L’innegabile alchimia tra le sorelle ci fa sentire tutti speciali e fortunati a essere sotto il loro palco, con grandissima partecipazione di persone della loro stessa nazionalità che cantano in spagnolo insieme agli altri titoli come” Que Màs Quieres” , il che è stato di per sé impressionante, e dimostra che non importa l’idioma in cui viene eseguito un brano, poiché è la Musica che unisce.
I have a question for you, Bologna: are you ready for more? Chiama Dany, immune alla calura e alla fatica, per poi continuare la cavalcata con uno dei brani tratti dal loro nuovo album: “Six Feet Deep” mette in risalto il meglio della loro carriera, in cui si avverte chiaramente il lavoro e l’impegno per arrivare a questo risultato. La batteria impietosa, unita alla voce graffiante, ha un effetto meraviglioso, che risulta altrettanto speciale nel disco, ma vissuto live ha tutto un altro sapore.
Parlando di batteria e di una infervorata Pau, la troviamo così tanto infervorata che a un certo punto la batteria cede parzialmente sotto i suoi bpm forsennati. Osserva il service accorso a sistemarla senza spostarsi, mentre Ale e Dany ci osservano divertite: As you can see, Paulina has destroyed her drums! Osanna nell’alto dei cieli e cori da stadio per Pau e le sorelle Olè olè olè, Warning, Warning!
Ci accompagnano costantemente, mentre lo spettacolo continua in uno scambio cuore a cuore tra i fan e le ragazze che eseguono tracce elettrizzanti, da lasciare senza fiato a furia di applausi, headbanging e canti in coro. Se ne accorge Dany, che tutti conoscono i testi a memoria, e si complimenta coi fan: Wow Bologna, you’re very professional! Muchas gracias Italia!
Toccante e intimo il momento in cui sempre la nostra energica Dany si lascia andare a un pensiero personale: We’re from Monterrey, Mexico, and I still can’t believe we rocked you all that live so far away! I palmi delle mani di tutti si infiammano a suon di applaudire, ma questo non c’è nemmeno bisogno di dirvelo. Mentre la serata volgeva al termine, le The Warning ci lasciano con la voglia di averne di più: non ci bastano mai queste principesse, non ne abbiamo mai abbastanza delle loro sferzate di tecnica, tiro, talento e presenza magnetica.
Noi nel prato, accaldati, impolverati e in un bagno di sudore, dimentichi grazie a loro delle nostre condizioni di fan provati da un pomeriggio infuocato; le ragazze sul palco, a distribuire a piene mani la forza del loro genuino entusiasmi, e consolare il nostro broncio all’annuncio dell’ultima canzone è ancora una volta compito di Dany: We have one last song for you! Yes, I know … but we’ll be back soon!
Ci riempiamo allora il cuore con la finale “EVOLVE”, traccia del 2021, dal testo impegnato e profondo circa la pericolosa ossessione tipicamente umana per l’evoluzione, cosa che spesso ci porta a lasciarci alle spalle la nostra umanità. Viaggio musicale guidato dalle tre sorelle, dove la voce di Dany ribolle di intensità, creando una tensione palpabile prima di scoppiare in un ritornello che libera tutta la forza e la potenza che le The Warning portano in ogni loro esibizione.
Gracias, Bologna!, foto di rito con i fan in delirio alle spalle, lancio di bacchette da parte di Pau e plettri di Dany, e le ragazze scappano velocemente nel backstage, lasciandoci tutti un po’ orfani, stasera.
Gracias a voi, ragazze prodigio: un concerto come questo vale bene tutte le code, il traffico, gli appelli ai santi del calendario, e ci aspettiamo che quel We’ll be back soon! Urlato da Dany diventi presto realtà.
Articolo e foto di Simona Isonni
Set list The Warning Bologna 18 luglio 2024
- S!CK
- Z
- CHOKE
- Escapism
- Què Màs Quieres
- Six Feet Deep
- Satisfied
- MORE
- MONEY
- Burnout
- Consume
- DISCIPLE
- Hell You Call A Dream
- Automatic Sun
- MARTIRIO
- Narcisista
- EVOLVE