La mia prima data del 2024 ai Magazzini Generali di Milano mi vede l’11 aprile partire da casa per un evento che in molti si sono segnati in rosso sul calendario, aspettando la fatidica serata con ansia.
Complice un pomeriggio caldo e soleggiato, mi metto in strada in anticipo per godermi quattro passi all’aperto prima di recarmi alla venue. Mentre faccio il millesimo giro dell’isolato non posso non notare persone che si dirigono al concerto, lo riconosco dal nome degli headliner sulle magliette, da soli, in coppia, in gruppo: l’evento di Barley Arts è sold out già in prevendita. Ricevo una benedizione divina sotto forma di un parcheggio libero nel quale mi fiondo come un puma, e dopo qualche minuto mi dirigo verso il locale per dare un’occhiata alla situazione.
All’ingresso ci sono fan che aspettano il loro turno di ingresso, ordinatamente; noi fotografi siamo divisi in due gruppi e chiacchieriamo del più e del meno, prima di entrare dall’ ingresso laterale del palco. Fortuna che esiste, la sala è già quasi del tutto piena. Ci sarebbe stato bisogno di un elicottero per arrivare nel pit, penso mentre osservo i cartelli in mano ai fan, scritte a mano, e richieste di plettri. Il palco è essenziale, non c’è nient’ altro che la strumentazione delle due band di stasera, nessun tipo di decorazione o scenografia, i nomi delle band verranno proiettati sul muro alle spalle degli artisti. Si respira un’aria frizzante, di attesa contenuta a stento, ed è già surriscaldata ancor prima che tutto abbia inizio.
Le luci sono completamente sul blu, le macchine del fumo entrano in funzione e mentre pensavo fossero solo delle prove, tutto questo segna l’ effettivo ingresso del gruppo opener per la prima volta in un tour europeo, le Conquer Divide, formazione alternative rock / metalcore di cinque vivacissime ragazze americane, canadesi e britanniche, in pista dal 2013 e con due album in attivo: l’ omonimo “Conquer Divide” uscito il 24 luglio 2015 per Artery, e il più recente ” Slow Burn” , uscito l’ 8 settembre 2023 per Mascot Records, il primo con la batterista Samantha Landa.
Quindi, in questo mare di nebbia e luci blu le ragazze fanno il loro ingresso davanti a un pubblico partecipe e curioso, penso siano una novità per molti, ma questa band non ci mette molto a sciogliere gli animi e ben presto si vedono scapocciate, mani e cellulari al vento a riprendere la loro performance. Nella scaletta di sette brani c’è di tutto per tutti, anche se si concentra sul loro ultimo album. Abbiamo due vocalist che lavorano in ottimo affiatamento, la bruna Kiarely Castillo la cui voce argentina fa a manate con i profondi e gutturali growl della bionda unclean voice Madison Spencer, tour member del gruppo.
Sono disinvolte e scatenate, e a volte appare qua e là l’emozione di essere per la prima volta in un tour decisamente importante; le due cantanti sono quelle che più interagiscono con il pubblico, le altre per lo più sono concentrate sui loro strumenti. Quello che rende questo loro live intenso, significativo e profondo, se ascoltato bene, è l’esposizione delle proprie emozioni da parte della band. Come nel brano “Paralyzed”, che parla di depressione, malattie mentali e la sensazione di essere troppo paralizzati, appunto, per andare avanti. Ne sa qualcosa la chitarrista Kristen Sturgis, infermiera di terapia intensiva, che nel periodo Covid ne ha viste fin troppe.
Combattono i loro demoni personali con la musica, in una miscela di Rock da arena e Metalcore violento ed energico, rigonfio di espressioni di vulnerabilità, frustrazione, ma anche speranza, come la luce in fondo al tunnel, specialmente nei brani recenti come “System Failure” che affronta disordini sociali, “Welcome2Paradise” e la distruzione ambientale, senza tralasciare persino riferimenti biblici in “New Heaven”: God, I need a new heaven, if I should die before I wake.
Il messaggio dietro questi brani è che nessuno è solo nel provare questi sentimenti dissonanti; qualcuno dirà che sono messaggi già sentiti, già esposti, nulla di nuovo, ma c’è tanto da percepire dietro queste ragazze che saltellano e caracollano per il palco, c’è molto oltre il growl, i riff di chitarra e il rullare furioso della batteria. Le Conquer Divide sono, a mio parere, una band introspettiva e personale seminascosta dietro una facciata aggressiva: interessanti, possono crescere ulteriormente ed essere conosciute anche fuori Europa. Alla fine del loro concerto lasciano velocemente il palco, giusto il tempo dei saluti e la foto di rito col pubblico alle spalle, e Kiarely che allunga una set list cartacea a un fan prima di smontare le loro attrezzature.
Adesso che gli animi sono stati riscaldati ben bene dalle Conquer Divide, aspettiamo tutti il pezzo forte della serata; per loro i fan sono arrivati da tutta Italia e sono di tutte le età. Parliamo delle The Warning, signori, le potentissime sorelle Villareal di Monterrey, Messico, che sono passate in breve tempo dai piccoli tour locali alla fama mondiale. Questo trio rock attivo dal 2012 sfoggia tiro, dinamica, riff di chitarra e basso distorto tra i più tosti, e direi che ne ho sentiti parecchi ultimamente. Giovanissime, basti pensare che la “grande” del gruppo, la bionda cantante e chitarrista Daniela, ha solo 24 anni.
Iniziano a suonare per gioco, è proprio il caso di dirlo, grazie ad un videogame chiamato Rock Band, anche se Daniela e la sorellina Paulina, futura batterista, già studiano pianoforte classico. Appena possibile si unisce anche la piccola di casa Villareal, Alejandra, che oggi ha vent’anni ed è la bellissima bassista del terzetto. Se ancora non l’ avete fatto, andate a vedere il loro video della cover di “Enter Sandman” dei Metallica, quella con cui hanno fatto impazzire il web, con una scatenata Paulina che pesta alla batteria e una Alejandra di appena dieci anni: c’è da innamorarsi. Il loro terzo album in studio, “Error”, uscito il 24 giugno 2022 per Lava Records, ha fatto fare a queste fanciulle il grande salto verso la celebrità con il brano “Money”, raggiungendo la Top 40 nella classifica Billboard Mainstream Rock Airplay. Le tre sorelle non solo sono state bravissime a navigare nella spietata industria della musica rock, ma hanno anche dimostrato di avere tutti gli attributi per rimanerci molto a lungo.
La preparazione del loro set è meticoloso, anche se relativamente rapido; un addetto sarà costantemente presente, a lato, a curare e accordare le chitarre di Daniela. Si smonta la batteria del gruppo precedente, dietro la quale i tamburi di Paulina attendevano già pronti; al segnale dei roadie, le luci in sala si abbassano ed è come buttare benzina sul fuoco: un boato degno di San Siro fa tremare anche il pavimento, e il nostro trio entra pressoché al buio, con Alejandra accompagnata da un tecnico alla luce della torcia di un cellulare.
Prende subito posto alla batteria, come su un trono, la vivace Paulina detta Pau, molto acclamata dai fan; dall’aria sbarazzina e impertinente, ci guarda fiera e sicura di sé, seguita a ruota dalle altre due. Tutte hanno l’espressione di chi sa di avere in pugno chiunque, lì dentro: Siamo arrivate, ecco il vostro premio, ci dicono con lo sguardo, regine assolute della serata.
Il pubblico se le mangia con gli occhi, e per tutto il tempo loro hanno interagito con genuino entusiasmo; ciascuna delle sorelle Villareal ha avuto il suo momento per brillare, che si trattasse dei devastanti assoli di chitarra di Dany, degli immensi, tonanti ritmi di batteria di Pau o delle avvincenti linee funky del basso della dolce Alejandra, i momenti epici si susseguivano senza sosta uno dopo l’altro. Anche le loro voci sono state sempre, costantemente, di altissimo livello, senza mai una sbavatura o un’imperfezione; sembrava che il locale fosse sempre sul punto di crollare sotto la potenza della voce calda di Daniela e delle sue sorelle.
Anche i giochi di luci sul palco erano degni di nota, cornice perfetta all’avvincente performance del trio: la musica parlava da sola, ed era senza dubbio l’arma più potente del loro arsenale. Vedere l’intera folla unirsi costantemente, applaudendo e cantando a ogni brano, senza che la band abbia mai avuto bisogno di intervenire, nemmeno una volta per sbaglio, la dice lunga su quanto siano magnifiche questa ragazze.
Brani come “More” e “Money” hanno visto i fan esaltarsi in cori da stadio, mentre anche le luci lampeggiavano al ritmo di Olè olè olè, Warning, Warning! Invece “Survive”, traccia del loro album di debutto ” XXI Century Blood” del 2017, è stata una scelta azzeccata che ha visto ciascuna sorella al centro dell’attenzione. Da Dany e Pau che si sono alternate come voci soliste al grandioso outro di basso di Ale, è stata una fantastica dimostrazione della loro potenza. Una traccia che sembra nata per essere suonata live, sempre con la totale ed entusiasta partecipazione del pubblico.
Le ultime tre canzoni del set sono eseguite in lingua madre; la prima è l’appassionata “Martirio”, traccia maestosa e bellissima da vivere live; segue “Narcisista” con Pau che prende le redini alla voce, lasciando tutti a bocca aperta per come riesca a far apparire semplice il cantare e suonare con estrema passione senza perdere un colpo: lo fa come se non avesse mai fatto altro nella vita!
Ultima la ruggente “Evolve”, melodia feroce, aggressiva, che ha fatto impazzire un’ultima volta i presenti in un modo sublime. Del resto già il loro nome parla chiaro: The Warning, attenzione, allarme , avvertenza : fan avvisati, mezzi salvati. Loro non si fermeranno mai, non riposeranno mai, non vacilleranno mai: macchine da guerra perfette, non c’è da stupirsi se band mondiali come Guns’ n Roses, Foo Fighters, Muse le hanno volute per aprire i loro concerti. La vocalist Daniela ha in rastrelliera una luccicante chitarra Manson, gialla, regalatole nientemeno che da Matt Bellamy dei Muse… parliamone.
Onestamente, è quasi impossibile esprimere a parole quanto sia stato bello questo spettacolo. Nei Magazzini Generali gremiti all’inverosimile, con fan in ogni angolo, in piedi su panche e ovunque fosse possibile, questa è stata una dimostrazione di abilità musicale in cui queste sorelle hanno dato tutto quello che avevano, e anche di più, premendo sull’accelleratore senza risparmiarsi. La loro presenza elettrizzante, la loro anima musicale risuonava in un’atmosfera fuori dal mondo, raggiungendo livelli di euforia indescrivibili.
Credo che The Warning siano il futuro del Rock, sono attive già da più di un decennio e posso solo immaginare quanto diventeranno forti, ancora di più di quel che già sono, man mano che continueranno a crescere, e sicuramente saranno tra coloro che passeranno la sacra fiaccola alla prossima generazione.
Articolo e foto di Simona Isonni
Set list The Warning Milano 11 aprile 2024
- Sick
- Z
- Choke
- Q + Q
- Dust To Dust
- Dull Knives ( Cut Better)
- More
- Money
- Survive
- Automatic Sun
- Error
- Disciple
- Hell You Call A Dream
- Martirio
- Narcisista
- Evolve