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The White Buffalo live Livorno

Il concerto celebra la vita in tutte le sue sfaccettature e lo fa con una delle qualità più dimenticate: l’onestà

Che emozione ritrovarsi stretti gli uni accanto agli altri nel The Cage di Livorno in un insospettabile piovoso e appiccicoso venerdì di maggio. C’è un desiderio palpabile di musica e di voglia di abbandonarsi a essa stasera. Il pubblico è eterogeneo, con qualche straniero che educatamente si fa largo per conquistare qualche metro, alcuni musicisti e anche qualche faccia davvero giovane che in cuor mio fa davvero ben sperare.

L. A. Edwards

L. A. Edwards che aprono il concerto vengono dalla California e per un attimo è come trovarsi in un campus universitario americano con la band che suona un brano dietro l’altro mentre tutti si divertono. Sono simpatici, con un suono che è figlio dei Wilco e nel quale è anche impossibile non sentire la mano protettrice di Tom Petty e sanno svolgere al meglio il loro compito di scaldare gli animi in attesa di Jake Smith, in arte The White Buffalo.

È il suo compleanno oggi ed è forse per questo che si fa attendere lasciandoci in compagnia della playlist personale pre-concerto con tanto di Morricone e Link Wray che scorre per ben tre volte prima che Jake faccia il suo ingresso insieme ai fedeli Matt Lynott alla batteria e Christopher Alan Hoffee, che si alternerà al basso, alla chitarra elettrica e alla tastiera nel corso della serata. Il concerto parte con “Not Today” dal suo ultimo disco “Year Of The Dark Horse” ed è subito chiaro che stasera suderemo e condivideremo ogni nostro stato d’animo con la band.

“Dinamica” è la parola segreta della serata: il trio e in particolare il batterista sono un cuore vivo e pulsante capace di controllare il volume e l’intensità di singolo colpo sulle pelli della sua batteria: “Stunt Driver” diventa così un rito sciamanico, un incredibile susseguirsi di stop e ripartenze, di alti e bassi che si abbattono sui corpi del numerosissimo pubblico (il concerto è sold-out) che si dimena, suda e balla senza inibizioni.

La voce di Jake Smith è unica e ha il potere di entrarti dentro come poche altre. Il suo registro basso è tanto potente quanto caldo come mai potresti aspettarti dal vivo: canzoni come “Set My Body Free”, “Sychamore” e la bellissima “Problem Solution” da quel meraviglioso disco che è “On The Widow’s Walk” sono solo alcuni esempi delle sua capacità di scrittore e interprete.

Una menzione a parte va però a “I Got You”: una canzone tesa, sofferta, in cui ogni parola ha il peso delle pietre lanciate durante una lapidazione, in cui l’amore è al tempo stesso una maledizione e l’unica cura possibile per sopravvivere.

Il concerto dei The White Buffalo celebra la vita in tutte le sue sfaccettature e lo fa con una delle qualità più dimenticate: l’onestà. Tre musicisti che diventano una sola cosa e si offrono al proprio pubblico senza filtri, ma con la forza della verità che si percepisce nei loro sorrisi complici e in ogni colpo di cassa e plettrata sulle corde. E di verità, noi, ne abbiamo tanto bisogno oggi più che mai.

Articolo di Jacopo Meille, foto di Francesca Cecconi

Set list The White Buffalo Livorno 19 maggio 2023

  1. Not Today
  2. Winter Act 2
  3. One Lone Night
  4. Set My Body Free
  5. Sychamore
  6. Stunt Driver
  7. Problem Solution
  8. Kingdom For A Fool
  9. Love Song #1
  10. Oh Darling What Have I Done
  11. Into The Sun
  12. C’mon Come Up
  13. This Year
  14. Come Join The Murder
  15. Rocky
  16. The Whistler
  17. I Got You
  18. The Plot
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