Il 21 dicembre alla Ca’ Bottona di Costermano sul Garda il pubblico ha avuto la fortuna di assistere a un concerto che non è stato solo un live, ma un’autentica scarica di adrenalinico Rock’n’Roll. Thee Andy Macfarlane Two Man Orchestra, con il suo sound brutale e viscerale, ha portato sul palco tutta la potenza di un Rhythm’n’Blues che sa di fumo e zolfo.
Il duo, che di orchestra ha solo il nome (e anche quello scelto con un po’ di ironia, in un’epoca dove i nomi lunghi sono sinonimo di grande stile), è composto da Andy Macfarlane, già noto come frontman di The Hormonauts e RnR Kamikazes, e Nicolò Fiori, contrabbassista altrettanto leggendario nei Kamikazes. Il loro set ha messo subito in chiaro una cosa: se cercate un sound moderno che respira la storia del Blues e del Rock’n’Roll, questo è il posto giusto.
Ma cos’è che rende così speciale questa Two Man Orchestra? La risposta è semplice: la forza della loro intesa e la potenza di un setup che, a prima vista, potrebbe sembrare quasi minimale. La “valigia”, che funge da gran cassa. Andy, con la sua chitarra evoca il Blues più puro, e lo distilla in un sound che sa di viaggio nel profondo Sud degli Stati Uniti, tra il Mississippi e il cuore di Chicago. Ogni nota, ogni riff è energia selvaggia, che sembra quasi risvegliare i fantasmi del Rock’n’Roll delle origini.
Nicolò Fiori, con il suo contrabbasso, dà un apporto fondamentale: lo strumento crea il groove perfetto per un Rhythm’n’Blues che è tanto primitivo quanto contemporaneo, arricchito da sfumature rockabilly che non passano inosservate. Una performance che non ha paura di graffiare.
Quello che abbiamo ascoltato alla Ca’ Bottona è un assaggio di “My Old Suitcase”, il disco d’esordio del duo uscito a giugno 2024 su BoBo Records. Questo album segna il ritorno alle radici del Rock’n’Roll di Andy Macfarlane, un viaggio tra le pieghe del Blues, del Rockabilly e del Punk.
La valigia, simbolo del loro sound, è un perfetto oggetto di culto: una macchina del tempo che porta con sé il meglio di una tradizione musicale che va dalla polvere di un vecchio road trip al futuro in technicolor del Rock’n’Roll. La sensazione che lascia il disco, è che Thee Andy Macfarlane Two Man Orchestra non sia solo un omaggio al passato, ma una boccata d’aria fresca per un genere che non smette mai di evolversi, pur mantenendo il suo spirito ribelle.
Quello che colpisce del live è l’energia pura che il duo riesce a sprigionare senza l’ausilio di una band più ampia, senza fronzoli né orpelli. La scena è essenziale: un palco che sa di strada, di motel di passaggio, di suoni che rimbalzano tra vecchi locali fumosi. La forza del concerto è proprio in questa semplicità: due uomini, una chitarra, un contrabbasso e una valigia, che bastano a creare un’atmosfera unica. Ogni pezzo diventa un piccolo viaggio e le note volano via.
Articolo e foto di Daniela Martin
