5 dicembre. Il freddo è finalmente giunto e quale migliore scusa per riscaldarsi in un locale a suon di buona musica? Stasera suona una delle band più interessanti del panorama romano: i Weird Bloom. Ho avuto modo di apprezzare la loro carica prorompente nel loro album “Stargate” (la nostra recensione) e sono proprio curioso di vederli dal vivo. Il 30 Formiche, venue della serata, è un luogo in cui ho già avuto modo di fotografare e vedere altri concerti e so già che mi aspetterà un duro lavoro viste le luci molto basse della sala concerti. Sicuramente un cruccio come fotografo, ma anche una caratteristica che rende i live in questo posto caratteristici.
La sala concerti è piccola e permette un rapporto molto intimo fra pubblico e band. Alle 22.30 si parte con un po’ di ritardo rispetto all’orario previsto. Nella sala piena di gente risuonano subito le note di “Young Men”. Un brano perfetto per far capire subito la pasta sonora dei Weird Bloom. Il gruppo è ineccepibile a livello tecnico e riproduce perfettamente il lavoro in studio. Avete presente quando ascoltate un gruppo su un disco e poi avete l’amara delusione di vedere che dal vivo sono peggiori delle vostre aspettative? Ecco, con i Weird Bloom questo pericolo non esiste.
Non soffermiamoci troppo sui tecnicismi perché comunque questa è un’esibizione live ed entrano anche in gioco altri fattori. Luca Di Cataldo, il frontman, tiene perfettamente il palco in modo intelligente e simpatico senza strafare troppo. Il resto del gruppo regala, oltre nel look azzeccatissimo, tutta l’attitudine che ci si aspetta da un gruppo che propone il Glam Rock degli anni Settanta.
Molto divertente e d’effetto l’intermezzo acustico regalato dalla band al pubblico. Il cantante e il bassista scesi dal palco hanno invitato il pubblico a sedersi con loro a terra. In un’atmosfera intima Luca di Cataldo è riuscito a proseguire la performance vocale senza microfono dimostrando la forte sinergia con il pubblico rimasto in silenzio. Terminato il momento intimista la band ha gradualmente riportato le dinamiche al loro standard sonoro.
Fra brani come la serata si è svolta divertendo il pubblico che non perdeva modo di ballare sulle note dei Weird Bloom. Le note di “Holographic Mirror” hanno segnato la fine della loro esibizione. La band romana ha saputo dimostrare tecnica, spettacolo, presenza scenica e tanto equilibrio con i volumi, cosa non sempre facile in club piccoli, proponendo uno spettacolo davvero piacevole.
Hanno continuato la serata i Komarov Magnificent Backflip. Non è la prima volta che assisto a concerti della scena garage e punk e ho sempre comunque avuto un impressione piacevole dell’attitudine che muove i gruppi della scena. Purtroppo mi trovo a dovermi ricredere su questo gruppo bolognese.
Partiamo dall’assunto che la potenza di un gruppo non è proporzionale ai decibel (già dal soundcheck si era palesata la difficile gestione del gruppo dei volumi), in musica esistono comunque le dinamiche che sono l’arma più preziosa di ogni musicista, quindi pestare sui piatti e tenere i volumi non adeguati in un locale piccolo non dimostra potenza, ma anzi riversa decibel inutili sul pubblico che magari non riesce neanche a capire gli strumenti cosa fanno. Si aveva quasi l’impressione che ognuno tendesse a prevalere sull’altro facendo a volte sparire la voce del cantante.
Di musicisti funambolici ne ho visti, ma l’esibizione non può essere incentrata sul frenetico movimento (poi sinceramente suonare spesso di spalle rende il tutto un po’ fastidioso) soprattutto perché, a volte, per suonare uno strumento in modo troppo alternativo si sbagliano le intonazioni delle note. Che dire, purtroppo dopo l’esibizione perfetta dei Weird Bloom ho assistito a un’involuzione musicale…magari in un altro contesto e con volumi diversi avrei avuto una diversa impressione dei Komarov Magnificent Backflip.
Articolo e foto di Daniele Bianchini
Set list Weird Bloom Roma 5 dicembre 2024
- Young Men
- Human Friend
- She can be explosive
- For You
- 2nd Bloom
- Saturday Night Its Breakin
- Sheeeep
- I Am A Razorblade
- Dum Dum Boogie
- Holographic Mirror