Il 25 ottobre il circolo culturale Colorificio Kroen di Verona ha ospitato gli ZEKE, vere leggende del Punk Rock e Hardcore. La serata ha visto un’affluenza incredibile: l’ammissione era a pagamento, ma i 18 euro spesi sono stati ampiamente ripagati da un’esperienza live da brivido.
Originari di Seattle e attivi dal ’92, gli ZEKE non deludono. Il loro sound, che mescola Punk Rock veloce e pesante a un tocco di Blues, ha scosso tutti i presenti. Definiti “i Motörhead del Punk”, hanno ispirato una generazione di musicisti con il loro approccio senza compromessi. RPM Online li ha descritti come un Hardcore fottutamente ipersonico, mentre Maximum Volume li celebra come i re dell’underground. Insomma, non sono solo una band, sono un’istituzione!
Il concerto ha visto la presenza dei membri originali Blind Marky Felchtone alla voce e chitarra, e Donny Paycheck alla batteria, accompagnati da Jason Freeman al basso e Jeff Hiatt alla chitarra. Il loro nuovo album “Snake Eyes” è stato accolto con entusiasmo, e la performance è stata caratterizzata da un ritmo furioso e vorticoso, avvolto da una marea di chitarre veloci. La voce di Felchtone era più affilata che mai, una vera forza della natura che ha fatto vibrare il locale e coinvolgere il pubblico.
Ad aprire le danze, i veronesi Brokendolls hanno scaldato il pubblico prima dell’arrivo della band principale. Con un’energia contagiosa, hanno dato il via a una serata all’insegna del Rock, preparando il terreno per il gran finale.
Quando gli ZEKE sono saliti sul palco, l’atmosfera è esplosa. Il Colorificio era stracolmo, con fan scatenati che non hanno smesso di interagire con la band, incitando, cantando e applaudendo a ogni pezzo. Era impossibile rimanere fermi: tutti erano coinvolti, e l’energia palpabile.
Il mix di nostalgia e freschezza nella loro musica ha fatto sì che anche i fan più giovani si sentissero parte di qualcosa di speciale. Gli ZEKE hanno saputo catturare l’essenza del Punk Rock, rimanendo fedeli alle loro radici ma senza mai annoiare il pubblico. Ogni brano eseguito era un viaggio, e il pubblico lo sapeva: le grida e i cori non si sono mai spenti.
Se cercate un’esperienza live che vi faccia sentire vivi, non potete perdervi gli ZEKE. Per me sono stati una vera scoperta. La loro energia sul palco era travolgente, l’adrenalina che ha acceso ogni angolo del locale. Ogni nota, ogni riff, ogni urlo di Felchtone sembrava amplificare l’entusiasmo del pubblico. Uscire dal concerto con un sorriso stampato in faccia è stato inevitabile. È stata una serata che ha lasciato il segno.
Articolo e foto di Daniela Martin
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