Si è alzato un vento freddo e la temperatura è calata drasticamente a Firenze in questo 6 ottobre che sa finalmente di autunno. L’erba del Prato delle Cornacchie è umida; alzo gli occhi al cielo e vedo nubi dense sparse che volteggiano sopra gli alberi del parco delle Cascine. C’è un pungente odore di tartufo nell’aria … ma è solo perché c’è un food truck che offre un succoso hamburger con la salsa tartufata che deve essere piaciuto ai fan di Zucchero che si sono dati appuntamento all’anfiteatro Ernesto de Pascale per l’ultima data in calendario dell’estate fiorentina.
Zucchero Fornaciari si presenta sul palco insieme a Kay Dyson alla chitarre e corti e Doug Pettibone alla pedal steel guitar, chitarra elettrica, banjo, lap steel guitar e cori e un bel po’ di aiuti in base che hanno il compito principalmente di sopperire all’assenza di una sezione ritmica. La prima parte del concerto è esattamente quello che ci si può aspettare: canzoni lente, accordi dilatati, quel tocco d’America prettamente bianco dato dalla pedal steel e lap steel e la voce di Zucchero in primo piano. Se le vostre aspettative sono quelle di un fan in astinenza da concerto del suo beniamino, non potrete che essere felici, altro è se siete venuti per sentire uno dei più importanti cantautori italiani degli ultimi trent’anni. Suonare un set acustico non significa per forza rinunciare all’energia, alla dinamica specie nel caso di un musicista che si professa bluesman. Non c’è anima nella prima parte del concerto che solo la cover di Chuck Berry “Never Can Tell” eseguita da Kay e Doug dona un pizzico di brio e di vita.
Le cose cambiano nel secondo set; vuoi per le canzoni – “Indaco dagli occhi del cielo” e l’accoppiata “Dune mosse” e “Diamante – vuoi perché il trio sembra voler aggredire di più le canzoni che non limitarsi e suonarle. Ecco quindi “Bacco perbacco” e soprattutto “Hey Man” ambedue nel primo bis che spazzano via i miei dubbi di ascoltatore forse troppo esigente. In particolare “Hey Man” mi ricorda perché Zucchero è stato un’artista unico nel panorama italiano, capace di trovare un equilibrio tra influenze e generi apparentemente lontanissimi.
Mentre la gente sfolla velocemente l’anfiteatro, perché infreddolita e per le timide gocce di pioggia che iniziano a cadere, penso che anche quest’estate è arrivata al capolinea e la musica, quella suonata, si appresta a vivere un altro periodo di incertezza e un brivido scorre giù per la schiena.
Articolo di Jacopo Meille, foto di Michele Faliani
Track list Zucchero Firenze 6 ottobre 2021
- Testa o croce
- Il suono della domenica
- Un soffio caldo
- Spirito nel buio
- Soul mama
- Blu
- Voci
- Never is a moment
- Love is all around
- Never can tell
- Indaco degli occhi del cielo
- don’t cry Angelina
- E’ delicato
- Facile
- Rossa mela della sera
- Il volo
- Dune mosse
- Diamante
- Baila
- Diavolo in me
- Bacco Perbacco
- Hey man
- You are so beautiful