È uscito il 4 febbraio 2022 in digitale (vinile e cd disponibili dall’11 marzo, con edizione in vinile giallo solo per i negozi) il piccolo capolavoro del geniaccio delle sovra-incisioni e dei suoni acidi Oliver Ackermann, che ritorna con gli A Place To Bury Strangers. Ma prima di entrare nella conversazione e farvi capire quanto contorto possa essere il mondo del loro album “See Through You”, facciamo un leggerissimo passo indietro e dedichiamo una laurea honoris causa ad Oliver perché perdue decenni si è dedicato completamente al combinare il Post-Punk, Noise-Rock, Shoegaze e Psichedelia.
Il suo ultimo progetto con A Place To Bury Strangers è un esperimento sciamanico che si alterna fra dosi folli di mescalina, curve prese con il freno a mano ed eccezionali dimensioni atmosferiche, infine voci registrate completamente Low-Fi con cenni di Garage-Rock come piacciono a noi giovani. Il geniaccio poi crea la sua casa discografica, la Dedstrange, interrompendo pure i vincoli creativi e la canonizzazione del suono, quindi più libero di fare quel che gli pare senza tanti “se” e tanti “ma”.
Settimo album dunque, dopo una prolifica carriera fatta di collaborazioni e manipolazioni del suono; mantiene la matrice distruttiva e una distorsione costante su tutte le bellissime tracce di un disco che non ha niente da invidiare ai precedenti, e anzi ha un gusto più immediato, contorto e completo. Le chitarre buttate alla mercé di quel che capita, ma controllate in maniera meticolosa le batterie elettroniche filtrate alla Bontempi con la cassa in quattro che faranno emozionare e buttare giù una lacrimuccia a tutti i nostalgici, come me, di quella Noise estrema sfonda timpani.
Tredici tracce dedicate completamente alla ricerca, al confermare uno status immutato di compositore premium con tante stelle. Impossibile non apprezzare il lavoro stilistico di “Ringing Bells”, esempio perfetto del connubio fra Post-Punk e Noise-Psichedelica dove un cantato pacato si poggia perfettamente fra delay e quella costante distorsione come marchio di fabbrica. Colpisce il modo in cui l’album riesce a diversificarsi traccia dopo traccia e a creare differenti atmosfere e lucide evoluzioni stilistiche in modo impressionate. La distruzione e la decontestualizzazione del suono la si trova in maniera evidentissima in “Hold On Tight” dove le chitarre non hanno nessuna connotazione melodica, è semplicemente ritorno e distorsione.
Un disco che riesce in maniera molto generosa a soddisfare un pubblico esigente e a rispecchiare una corrente solida che non ha paura di spingersi oltre verso terre inesplorate, a non spaventarsi come per il puzzo che viene da un frutto di durian quando lo apri, ma dimostra il coraggio di addentarlo e apprezzare l’anticonvenzionale e il diverso.
Articolo di Alessandro Marano
Tracklist “See Through You”
- Nice Of You To Be There For Me
- I’m Hurt
- Let’s See Each Other
- So Low
- Dragged In A Whole
- Ringing Bells
- I Disappear (When You’re Near)
- Anyone But You
- My Head Is Bleeding
- Broken
- Hold On Tight
- I Don’t Know How You Do It
- Love Reaches Out
Line up A Place To Bury Strangers Oliver Ackermann – Voce, Chitarra e Basso / Sandra Fedowitz – Batteria / John Fedowitz – Basso