Gli Alcatrazz del 2023 si rifanno espressamente al loro debutto del 1983 “No Parole From R’n’R” senza temere il confronto. Jimmy Waldo e Gary Shea, membri originari della band insieme a Joe Stunp alla chitarra, al roccioso cantante scozzese Doogie White e a Larry Paterson riescono così a trovare un equilibrio tra gli elementi hard rock tipicamente inglese con il tocco metal americano.
Sia chiaro: chi ha amato il periodo di “Disturbing The Peace” e “Dangerous Games” ben poco troverà in queste tracce che sembrano attingere dai migliori Rainbow dell’era Dio senza dimenticarsi “Down To Earth” che segnò il debutto di Graham Bonnet, “Take No Prisoners” – su Silver Lining nei negozi e in streaming dal 19 maggio – parte con forse la canzone, almeno per il sottoscritto, più debole del disco: “Little Viper” è sì hard & heavy, ma manca un po’ di personalità e soprattutto di un ritornello all’altezza dei successivi. Va bene partire con un pezzo aggressivo ma avendo nel proprio “arco” canzoni come “Battlelines” o “Gates Of Gallery” è davvero difficile comprendere una tale scelta.
Poco male però perché la successiva “Don’t Get Mad… Get Even” ristabilisce l’ordine con una canzone che vede ospite le Girlschool ai cori e che fa battere i piedi e scuotere la testa come avremmo voluto fin dall’inizio. E che dire di “Strangers”: epica, potente e con Doogie davvero a suo agio.
Il disco è un treno in corsa e non mostra cedimenti o sussulti mantenendo salda la direzione con “Alcatrazz” e “Power In Numbers” a colpire particolarmente nel segno, confermando che la band è tornata per restare e sopratutto per suonare dal vivo quanto più possibile.
Articolo di Jacopo Meille
Track list “Take No Prisoners”
- Little Viper
- Don’t Get Mad…Get Even (feat. Girlschool)
- Battlelines
- Strangers
- Gates of Destiny
- Alcatrazz
- Holy Roller (Love’s Temple)
- Power in Numbers
- Salute the Colours
- Bring on the Rawk
Line up Alcatrazz: Jimmy Waldo tastiere / Gary Shea bass / Doogie White voce / Joe Stump: chitarra / Larry Paterson batteria